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    ARRESTATA LA DIRETTRICE DI UN UFFICIO POSTALE IN PROVINCIA DI CASERTA CHE SI SAREBBE APPROPRIATA DI 600MILA EURO DEI CORRENTISTI - UNA VOLTA ACCORTASI DI ESSERE SOTTO INDAGINE, LA DONNA AVREBBE CHIAMATO LE IGNARE VITTIME ESORTANDOLE A NON RILASCIARE DICHIARAZIONI AGLI INQUIRENTI - L’INCHIESTA E’ PARTITA DALLA DENUNCIA DI UN CORRENTISTA CHE…


     
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    (ANSA) - NAPOLI, 24 LUG - Nel suo ruolo di direttrice di ufficio postale si sarebbe appropriata di 600mila euro dei correntisti, e una volta accortasi di essere sotto indagine, avrebbe chiamato le ignare vittime esortandole a non rilasciare dichiarazioni agli inquirenti: è l'accusa contestata ad una funzionaria delle Poste italiane in servizio nel Casertano, arrestata e condotta ai domiciliari dalla Guardia di Finanza su ordine del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i reati di peculato e autoriciclaggio.

    ufficio postale ufficio postale

     

    Alla indagata è stato notificato anche un provvedimento di sequestro di 600mila euro. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Procuratore Pierpaolo Bruni) e realizzata dalla Guardia di Finanza di Capua con la collaborazione del servizio Antifrode delle Poste Italiane, è partita dalla denuncia di un correntista casertano, e ha permesso di ricostruire un intricato sistema di appropriazione dei soldi dei clienti, che sono stati poi contattati telefonicamente quando la funzionaria ha scoperto di essere sotto indagine; la direttrice ha usato anche terze persone per far avvertire i correntisti.

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