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    "ARRIVA SEMPRE UNO PIÙ PURO CHE TI EPURA" – LA MASSIMA CITATA DA MASSIMO DE CARO VALE PER I LIBRAI ANTIQUARI MA ANCHE PER TUTTI I PROTAGONISTI DELLA DISPUTA SU "MAX FOX" DI LUZZATTO – TOMASO MONTANARI, CHE GLI RIMPROVERA DI METTERE IN GIOCO LA VERITÀ STORICA, ANNI FA SCRIVEVA MAIL CONTRO COLLEGHI CON I QUALI OGGI PUBBLICA LIBRI. E CHE DIRE DEI SUOI CAMBI DI CASACCA? – MA VALE ANCHE PER LUZZATTO CHE AVREBBE POTUTO SCRIVERE UN LIBRO SU SE STESSO E SPIEGARE PERCHÉ SPARÌ DAL "CORRIERE" DOPO LA RECENSIONE DI "PASQUE DI SANGUE" DI ARIEL TOAFF...


     
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    MASSIMO DE CARO, CONDANNATO A SETTE ANNI PER FURTO DI LIBRI ANTICHI, S’INCAZZA E SCRIVE UNA LETTERA ALL’ASSOCIAZIONE LIBRAI ANTIQUARI D’ITALIA, DICENDO IN SOSTANZA CHE SONO PEGGIO DI LUI – L’ENTE HA DEFINITO IL DIBATTITO SUL LIBRO DI SERGIO LUZZATTO, CHE RACCONTA LA SUA STORIA DA FALSARIO, UNA “DISCUTIBILE OPERAZIONE MEDIATICA” – TRA CONTI IN SVIZZERA E ACQUISTI IN NERO, I LIBRAI ANTIQUARI NON SEMBRANO ESSERE TANTO MEGLIO…

     

    https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/volano-tomi-massimo-de-caro-condannato-sette-anni-furto-libri-201920.htm

     

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    Alla fine di tutto, cari Luzzatto, Montanari, Mughini, quello che resta è proprio la massima ripresa da  Massimo De Caro:  “Non fate finta di fare tutti i puri perché altrimenti, arriva uno più puro che ti epura”. Questo vale per i librai antiquari come scrive De Caro, accipicchia! Ma vale per tutti noi: quanti libri antichi acquistati regolarmente da antiquari o all’asta abbiamo a casa dei quali, per esempio, non conosciamo le origini? E ciò vale anche per i protagonisti di questa disputa.

    sergio luzzatto max fox sergio luzzatto max fox

     

    Tomaso Montanari (con Carlo Ginzburg, Montanari si muove sempre con pesi massimi della stessa estrazione) rimprovera a Sergio Luzzatto di mettere in gioco nel libro “Max Fox” la verità storica su quanto avvenuto nella Biblioteca dei Girolamini, accertata anche da un Tribunale (che ha condannato Massimo De Caro, che sottraeva i libri), per esplorare suggestioni d’invenzione. Ma questo è ciò che ha sempre fatto Luzzatto! Lo ha fatto con il libro su “Padre Pio”, per esempio, lo ha fatto quando ha scritto l’”Atlante della Letteratura italiana”, lo ha fatto quando ha recensito il libro di Ariel Toaff “Pasque di sangue”, che percorreva strade alternative, o superate, sul tema. Quando Montanari gli ha risposto "ok, fallo" non sapeva che questo è proprio il metodo di Luzzatto?

     

    Tomaso Montanari Tomaso Montanari

    Se uno insegna storia, non è obbligato a far solo conformistici libri di storia! Così come Montanari che insegna Storia dell’arte, non è obbligato a fare solo libri filologici. Prova ne sia che i suoi ultimi su Bernini e il Barocco nulla aggiungono alla conoscenza già raggiunta mentre pullulano i suoi pamphlet giornalistici su artisti inflazionati (“La madre di Caravaggio è sempre incinta”), mostre, musei… Montanari è uno storico dell’arte ma, oggi, è anche un giornalista, un politico e può, legittimamente, essere tutto questo insieme.

     

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    Questo vale anche per Luzzatto, però! Il quale, dal canto suo, avrebbe fatto bene – come scrive Ferrara – a scrivere un libro su se stesso. Avrebbe così potuto spiegare uno degli aspetti più oscuri della sua carriera: perché dopo aver recensito il libro di  “Pasque di sangue” (di cui forse detiene forse l’unica rarissima copia, visto che fu ritirato dal mercato) lasciò o fu allontanato dal “Corriere della Sera”?

     

    Il 6 febbraio 2007 Luzzatto fu chiamato dall’allora direttore Paolo Mieli a recensire il libro di Ariel Toaff, figlio del rabbino capo di Roma, “Pasque di sangue”, nel quale si rimetteva in circolazione l’idea (non la certezza) che durante i secoli bui gli ebrei avessero festeggiato la Pasqua sacrificando un bambino cristiano.

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    Ne seguirono mesi infuocati: il padre, Elio Toaff, prese le distanze, al figlio fu negato di vedere il padre, l’università israeliana dove insegnava lo scaricò, l’editrice il Mulino fu costretta a ritirare il libro, Carlo Ginzburg attaccò l’autore e, infine… pluf anche il recensore, Sergio Luzzatto sparì dal “Corriere”. Qualcuno lo ha epurato? Forse sarebbe stato un libro migliore di “Max Fox” scritto su De Carlo.

     

    Tomaso Montanari Tomaso Montanari

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Lo stesso vale per Montanari: anni fa inviava e scriveva o inviava mail contro colleghi con i quali, oggi, pubblica libri. Anni fa aspirava a entrare in esclusivi salotti poi accusati di non fare il bene dei nostri Beni culturali. E che dire dei cambi di casacca politica? Prima a sinistra con Settis (che lavorava, al contempo, per Prada), quindi vicino ai Cinque stelle - lo si vociferava assessore a Roma -. Fallita Roma andò più a sinistra, poi divenne Leu, poi via da Leu e ritorno verso “Il Fatto” e, ogni volta, gli ex amici diventavano avversari e viceversa. Può spiegare tutto questo movimento in un libro? E’ solo impegno civile o ricerca di qualcosa? Cautela, ragazzi! Ricordiamoci l’imperituro motto: “Arriva sempre uno più puro che ti epura”.

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    TOMASO MONTANARI TOMASO MONTANARI

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