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    ANTONIO BASSOLINO, “IL LOU REED DELLA SINISTRA ITALIANA” – ASCESA, CADUTE E RESURREZIONI DELL’EX SINDACO DI NAPOLI CHE OGGI SARA’ A ROMA ALLA CONVENTION DI PISAPIA – RENZIANO ANTE LITTERAM, SOMIGLIA A MATTEUCCIO ANCHE NEI DIFETTI: "ACCENTRATORE, PRESUNTUOSO, DIFFIDENTE, INCAPACE DI ASCOLTARE CHI GLI VUOLE BENE, SPERICOLATO"


     
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    Pierluigi Diaco su Il Corriere del Mezzogiorno-Corriere della Sera 

    DOMENICO DE MASI E ANTONIO BASSOLINO DOMENICO DE MASI E ANTONIO BASSOLINO

     

    Ieri, a Cava de’ Tirreni, il Lou Reed della sinistra italiana, il compagno Antonio Bassolino, non ha alzato il pugno sinistro, ma la pressione emotiva di un popolo che - la storia lo testimonia - ha sempre fatto politica affidandosi ai colpi accelerati dei battiti cardiaci dei suoi militanti.?

     

    Oggi, a Piazza Santi Apostoli, pieno centro di Roma, il Pietro Ingrao parteneopeo tornerà a fare ciò che in questi anni gli è mancato come l’aria: l’interprete di quell'ormai sgualcita speranza che, come lo stesso Ingrao privatamente sosteneva, solo se spacciata come atto poetico può scaldare i cuori infranti di un popolo, quello di sinistra, condannato a sentirsi costantemente e perdutamente tradito.

     

    Peccato, perché Bassolino - icona indiscussa di una napoletanità orgogliosamente ferma alla prosa nostalgica di Giuseppe Patroni Griffi e ai film di Lina Wertmuller, un po' attore e tanto regista, di sicuro sapiente sceneggiatore - invece di scomodare l’abusata speranza potrebbe appellarsi alle sue più intime fragilità per tornare a mietere il consenso sperato: ammettere che la sofferenza e la solitudine sono state le sue più leali compagne di questi anni e che l’elaborazione delle diverse sconfitte politiche non è mai stata consumata del tutto. ?

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    Ciò che può mettere oggi a disposizione della sua gente non possono essere delle soluzioni immediate ai problemi che da decenni affliggono Napoli e la Campania, ma prima di tutto la sua drammatica e sincera testimonianza di uomo ferito, di politico navigato ma perso nelle acque profonde del dubbio. Le stesse acque alle quali, immerso nei suoi soliloqui notturni, il compagno Bassolino ha dato voce e parola. Acque gelate, nascoste negli abissi più profondi del Golfo di Napoli: qui il Nostro si è andato oniricamente a rifugiare molto spesso per risolvere i problemi con il suo “io” e quindi, inevitabilmente, con il suo egotismo smodato, croce e delizia di passate e gloriose stagioni politiche. ?Viene eletto per la prima volta sindaco nel 1993. In quell'anno Matteo Renzi diventa maggiorenne.

     

    BASSOLINO DA RENZI A NAPOLI BASSOLINO DA RENZI A NAPOLI

    Il possibile candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, è uno studente di seconda elementare. Altri tempi, altri leader, altre ideologie. Bassolino sceglie: la sua formazione è a sinistra, scuola Pci. "Sempre e per sempre, dalla stessa parte mi troverai", per citare Francesco De Gregori. Da funzionario di partito percorre tutti i gradini dell’apparato, diventa l’icona democratica di un socialismo alla Marinara e infine la prova che il comunismo non uccide i bambini, ma solo (e un po' vigliaccamente) il bambino che c’è dentro chi lo ha sposato e frequentato in gioventù. ?Il resto è storia recente: cadute e resurrezioni, i vertici internazionali e la vergogna dei rifiuti in mondovisione, i processi e le assoluzioni, la rabbia e l’orgoglio.

     

    La stessa rabbia e lo stesso orgoglio, forse, che da qualche mese attraversano il mondo interiore di Matteo Renzi. Perché in fondo Bassolino è stato renziano prima che Renzi nascesse come fenomeno politico. Il modello del sindaco era la creazione di una leadership forte e di una squadra di collaboratori a lui fedelissima. I maligni vanno oltre: "Antonio somiglia a Matteo anche nei difetti: accentratore, presuntuoso, diffidente, incapace di ascoltare chi gli vuole bene, spericolato".

    BASSOLINO BASSOLINO

     

    "Difetti in parte risolti ed esorcizzati grazie alle sonore sconfitte incassate negli ultimi anni", assicura chi lo conosce bene. ?Non avendo prova di cotanta maturazione, non resta che affidarci alla nota vulnerabilità di Antonio Bassolino, sperando che nella sua ultima e pericolosa sfida politica decida di passare dalla prima persona singolare alla prima persona plurale. Non confondendo più la sinistra con il suo inconscio e la speranza con le sue ambizioni. ?Buona fortuna.

    bassolino e alessandra mussolini bassolino e alessandra mussolini bassolino con berlinguer bassolino con berlinguer pier luigi diaco pier luigi diaco BASSOLINO BASSOLINO antonio bassolino antonio bassolino RENZI BASSOLINO BY BENNY RENZI BASSOLINO BY BENNY

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