
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
ATTACCATEVI ALLA POMPA! – IL GOVERNO NON HA RINNOVATO IL TAGLIO DELLE ACCISE SUI CARBURANTI. DOMANI SARÀ L’ULTIMO GIORNO IN CUI SI POTRÀ FARE BENZINA CON LO SCONTO DI 18 CENTESIMI AL LITRO – ALTRA NOVITÀ PER GLI AUTOMOBILISTI: DAL PROSSIMO ANNO GLI AUMENTI DEI PEDAGGI SULLA RETE AUTOSTRADALE SARANNO STABILITI PER DECRETO MINISTERIALE, CON LA FIRMA DI SALVINI E GIORGETTI…
Fausto Chiesa per www.corriere.it
La manovra 2023 destina la maggior parte delle risorse contro il caro-energia (21 dei circa 35 miliardi totali) e ha permesso tra l’altro di contenere le bollette grazie alla conferma dell’azzeramento degli oneri generali di sistema e degli oneri per lo smantellamento del nucleare. Ma c’è una misura che il governo non ha confermato per il 2023: il taglio delle accise sui carburanti.
salvini e le accise sulla benzina 4
Quindi, il 31 dicembre 2022 sarà l’ultimo giorno in cui si potrà fare benzina con lo sconto di 18 centesimi al litro. Dal primo marzo e fino al primo dicembre 2022 lo sconto era di 30 centesimi al litro, ma il governo Meloni lo aveva già ridotto alla fine di novembre. Ulteriore novità per gli automobilisti è che un decreto ministeriale, firmato dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e da quello dell’Economia e delle finanze, stabilirà l’entità degli aumenti delle tariffe dei pedaggi sulla rete autostradale italiana a partire dal 2023.
I rincari
Sull’eliminazione dello sconto sono contrare le associazioni dei consumatori. Secondo i calcoli di Centro Consumatori Italia, con la fine della riduzione delle accise sui carburanti, le spese per i trasporti su gomma aumenteranno di 5,2 miliardi nel 2023 e i rincari alimenteranno anche l’inflazione, che salirà dello 0,4% a causa dell’aumento dei costi del trasporto merci.
Se la si guarda dalla prospettiva del costo sulle casse dello Stato, la misura è costosa: quando era piena, dal 22 marzo al 30 novembre, è costata circa 7,3 miliardi di euro e tutti i cittadini ne hanno beneficiato a prescindere dal reddito.
Prezzi ai minimi da giugno 2021
I prezzi di benzina e diesel sono comunque scesi rispetto a qualche mese fa grazie al calo delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali. E la costante discesa dei prezzi dei carburanti ha già compensato l’aumento delle accise. La benzina è ai minimi da un anno e mezzo.
Secondo le rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della verde è sceso a 1,625 euro al litro, a un valore che non vedeva da giugno del 2021. Il diesel è invece arrivato a 1,689 euro, ovvero al livello più basso da poco meno di un anno, precisamente dal 31 gennaio 2022.
rincari benzina diesel
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