a cura di GLUCK per Dagospia
attilio fontana e letizia moratti
Danno fiato alle trombe i gazzettieri ambrosiani: dopo mesi di ritardo e di Aria (fritta) grazie alle tanto vituperate Poste (dai liberisti à la carte) finalmente è partita la campagna per le vaccinazioni.
Ma invece di chiedersi quanti morti (e ricoverati) gravi potevano essere salvati dalla tomba e dalle terapie intensive se la Moratti, tra Welfare e Wellness non avesse fatto flop, i due Fontana, Luciano (Machete) e Attilio (“Attila” Pirellone), parlano di (ri)scatto della regione che vanta il triste record di oltre 30 mila.
luciano fontana
Seduto ai giardinetti della Guastalla (maltenuti), un sindacalista dei pensionati sbotta:” Ma chi paga il conto per i disastri provocati dai politici che governano la Regione?” E di rincalzo, dichiara alla “Repubblica” il farmacologo Silvio Garattini: “Mi auguro ci sia un cambio di passo sulle vaccinazioni, non uno dei tanti calendari che mutano…” Si dimetterà Fontana? Ah saperlo!
UN “CAMICE DI FORZA” PER ATTILA FONTANA
Al bar “Jamaica”, chiuso per affollamento dai carabinieri e ritrovo dei reduci di un’epoca artistica anni Sessanta ormai scomparsa, il giovane professore di Brera commenta: “Lo spettacolo offerto in questi mesi da chi ci governa in Regione è a dir poco scandaloso se non criminale visto il numero dei morti per Covid.
FONTANA CAMICE DI FORZA – BY BOCHICCHIO
Detto questo auspico che il presidente Attilio Fontana si dimetta per le sue incapacità di amministratore e non per effetto dell’inchiesta sui camici avviata dalla magistratura. Si torni al giudizio politico e non ai teoremi di Mani pulite”.
Dunque, ben venga un “camice di forza” (istituzionale) – le dimissioni -, e non una lunga gogna mediatico giudiziaria per l’ex sindaco di Varese. Insomma un’altra voluntary, ma senza l’aiutino della mamma…
LE TRUPPE KAMEL(LATE) SUL FATEBENEFRATELLI
“Chissà come la prenderanno a Roma e in Vaticano l’annunciato sbarco della famiglia Rotelli nell’isola fluviale Tiberina per conquistare l’ospedale-monumento Fatebenefratelli sorto nel Tempio di Esculapio?”. La domanda la pone un navigato cronista che da anni segue le trame sanitarie che hanno scosso, scandali compresi, le finanze e l’etica papale.
kamel ghribi
A guidare l'attacco c’è il Gruppo San Donato guidato dalla triade Angelino Alfano (ex Forza Italia), Kamel Ghribi (finanziare d’assalto) e Paolo Rotelli, figlio di quel Giuseppe che negli anni bazoliani del Corriere acquistò (perdendoci milioni) l’11 % dell’Rcs per tirarla fuori dai soliti guai debitori. E caro gli costò pure il salvataggio del San Raffaele trascinato da Don Verzè sull’orlo del fallimento. Ma a guidare le truppe kamel(late) c’è, appunto, il misterioso finanziere tunisino, Kamel Ghribi che opera con la sua GK Investimenti Holding Group. Della serie Caravan petrol(dollari).
paolo rotelli angelino alfano
LA PAX ARMATA AL TRIBUNALE
Sosteneva lo scrittore Ambrose Bierce che la pace è soltanto un intervallo ingannevole fra due momenti di guerra. È quanto accaduto al Palazzaccio di Corso Vittoria dopo la tregua (armata) siglata tra Roberto Bichi e Francesco Greco dopo il duro botta è risposta tra il presidente del Tribunale e il procuratore capo (in via di pensionamento) per effetto dell’assoluzione degli imputati nel processo per corruzione Eni-Nigeria.
ROBERTO BICHI
Con i pubblici ministeri, sconfitti in aula, che contestato pesantemente i magistrati giudicanti, ricevendo pure la solidarietà del loro capo, Greco. Ma la nota congiunta dei protagonisti della rissa non mette fine al tramonto del simbolo inscalfibile di Mani pulite: “Nessuna vicenda processuale potrà in alcun modo scalfire la cultura condivisa dei pm che non vince e non perde i processi ma li istruisce in conformità alle norme costituzionali, e del giudice terzo che decide in piena autonomia”.
francesco greco
A volte certe smentite non fanno altro che nascondere la verità che c’è dietro.
ESEMPI DI STUPIDITA’ CONTEMPORANEA, OGGI
Dalle parti di via Dante ripesco nel chiosco dei libri usato un prezioso volumetto di Roberto D’Agostino dal titolo “L’insostenibile pesantezza del sublime” (Mondadori, 1989) con tanti esempi di stupidita contemporanea: cotti in flagrante, orizzonti di boria, far di necessità tv…Urge aggiornamento del delizioso prontuario opera del tenutario di questo disgraziato sito…
ROBERTO D'AGOSTINO - L’insostenibile pesantezza del sublime
CAMERA(NA) CON SVISTA DA NIGUARDA A PORTOFINO
Colti in flagrante. Ricordate la dama di stampo sabaudo (A.C) che insieme a due altri Vip è sospettata di aver salto la fila (o la via crucis meneghina) per ricevere il vaccino al Niguarda e che oggi su “Repubblica” si dichiara prigioniera a Portofino? Bene, adesso che la signora si è fatta paladina del motto gentilizio “anche i ricchi piangono”, ne possiamo svelare l’identità: Antonella Camerana, che, giustamente, con la sua intervista surreale ha provocato l’attenzione (risentita) di Dagospia, dei social e di quanti in via Tibaldi, i poveri-fortunati con vista sulla Bocconi e non sul mare del Tigullio, si mettono in fila per ricevere il pasto quotidiano.
LE UOVA DI VALENTINO E L’ALLOCCO MENEGHINO
GIANCARLO GIAMMETTI E LE UOVA CON L'EFFIGE SUA E DI VALENTINO
Allocco e i suoi fratelli. In piena quaresima, alla pasticceria “Marchesi” di via Monte Napoleone un signore brizzolato mostra alla commessa la foto, postata su Instagram da Giancarlo Giammetti, delle uova di Pasqua incartate con l’effige sua e del suo sodale di sartoria, lo stilista Valentino. Stupita, la gentile commessa resta senza parole di fronte all’insolita richiesta. Rivolto, un po’ stizzito, alla compagna l’allocco dice alla compagna: “Allora tentiamo al bar Cova”. Già, il famoso cercare il pelo (modaiolo) nell’uovo pasquale.
antonella camerana
L’INSALATA RUSSA SERVITA DAI MEDIA
Come certi soufflé la spy story che annunciava un casareccio “russiagate” alla matriciana si è sgonfiata sui giornali a pochi giorni di distanza. “Intrigo internazionale a Roma/ La talpa dei russi”, titolava in prima pagina a caratteri forti “la Repubblica” del primo aprile. Ma sin dalle prime indiscrezioni si era capito che il capitano di fregata, Walter Biot, con villetta a Pomezia e paghetta in rubli, non poteva competere con l’agente segreto Mark Wolf.
A Palazzo Clerici, sede dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale) oggi presieduto dall’ambasciatore Giampiero Massolo - che è stato anche a capo del DIS, servizio informazione e sicurezza a Palazzo Chigi -, si fa osservare con scetticismo che per rubare quelle informazioni oggi ci sono strumenti tecnologici assai sofisticati.
LA TALPA DEI RUSSI - REPUBBLICA E IL CASO BIOT
Per aggiungere: “A quanto leggo dai resoconti sui giornali, ho l’impressione che la rete di Aleksej Nemudrov fosse più interessata a fare affari nel ricco Nord, con qualche collegamento con la Lega di Salvini, che a carpire dei segreti militari”.
Alexey Nemudrov WALTER BIOT valentino garavani giancarlo giammetti giancarlo giammetti e le amiche giancarlo giammetti WALTER BIOT valentino, giancarlo giammetti e gli amici nella tenuta in francia