Rosario Dimito per “il Messaggero”
MONTE DEI PASCHI
Si avvicina al capolinea il futuro del Montepaschi, istituto salvato nel 2017 dalla ricapitalizzazione precauzionale di 5,4 miliardi sottoscritta dal Tesoro che oggi possiede il 64%. I revisori hanno espresso dubbi sulla continuità aziendale nel caso dovesse restare in versione stand alone.
GUIDO BASTIANINI
Ciò significa che certe esternazioni di esponenti di M5S e di parte del Pd toscano (quest' ultimo per ragioni di territorio e di consenso locale) contrarie all'aggregazione con altre realtà, possono sempre meno avere accoglienza: pertanto l'istituto dovrà trovare un partner bancario per una fusione.
Il candidato naturale su cui scommette il mercato e la politica è Unicredit dove tra 20 giorni si insedierà alla guida Andrea Orcel: nei colloqui degli ultimi giorni con gli investitori, il banchiere è stato abbottonato spiegando di non aver ancora visto le carte né avuto colloqui, rinviando ogni decisione ai mesi futuri.
andrea orcel di unicredit
Ma se Unicredit si mostrasse indisponibile a un intervento, sia pure supportato da una dote, il governo ipotizza lo spezzatino tra Gae Aulenti (rete toscana), Mcc-Pop Bari per la rete Sud e Bper per la ex Antonveneta.
LO SPEZZATINO
Ma a Siena non ci sono troppe alternative. Nei documenti predisposti per l'assemblea del 6 aprile da parte di Pwc dopo aver consultato Bce, ci sono «richiami sull'esistenza di una rilevante incertezza in merito alla continuità aziendale».
monte dei paschi di siena
Nelle carte disponibili sul sito della banca i revisori mettono l'accento su quanto scritto dai consiglieri di Rocca Salimbeni nel paragrafo sulla bozza di bilancio riguardante la continuità aziendale. Vi si legge: «Siamo giunti alla conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della banca di continuare ad operare come entità in funzionamento».
Emergono dubbi, insomma, su un futuro stand alone. «Tale incertezza - si afferma nel bilancio - è mitigata dal possibile scenario della soluzione strutturale (la fusione, ndr) e dal pieno supporto dell'azionista di controllo» all'aumento «necessario per garantire il rispetto dei requisiti di capitale». Nel piano strategico al 2025 è previsto, nel 2021 un aumento di capitale fino 2,5 miliardi. r. dim
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