Ivan Zazzaroni per il Corriere dello Sport - Estratti
lotito cairo
Il Consiglio dei Ministri non ha concesso la proroga di due mesi del Decreto Crescita che sparirà tra due giorni, a mezzanotte. Con i botti. Ha insomma buttato via il bambino e l’acqua sporca (traduco per le numerose proprietà straniere: throw out the baby with the bathwater).
In Italia sappiamo fare soltanto così: non cerchiamo di migliorare una norma dimostratasi sbagliata poiché ha prodotto danni seri al sistema, la cancelliamo direttamente.
Questo giornale è sempre stato contrario alla tassazione agevolata indiscriminata per i professionisti “importati”: i nostri club, soprattutto quelli minori, vi hanno fatto ricorso senza criterio finendo per riempire gli organici di stranieri dal valore assai discutibile e, di riflesso, deprimendo gli italiani, in particolare i giovani.
cairo lotito
Pensavamo tuttavia che la norma potesse essere corretta facilmente proprio per aumentare la qualità del nostro calcio e conservarne la competitività internazionale. In che modo? Limitandone l’applicazione ai giocatori e ai tecnici di maggior prestigio, ai Lukaku, ai Giroud, ai Mourinho, ai Thuram, ai Tomori, ai Beltran, ed escludendo tanti professionisti di livello medio e basso. In altre parole, un Decreto Crescita riservato esclusivamente alle eccellenze riconosciute.
Noi - e altri come noi - che dopo ogni sconfitta della Nazionale rimproveriamo al nostro campionato di non esprimere più italiani di valore, non potevamo - per coerenza e sensibilità - sostenere un obbrobrio del genere. Lo dovevamo soprattutto ai vari Casadei, Sassi, Zacchi, Ghilardi, Giovane, Guarino, Cambiaso, agli Esposito e a Fiumanò, Pafundi, Montevago, Baldanzi, Fazzini, Lipani, ragazzi che hanno il sacrosanto diritto di crescere e misurarsi con la serie A, anche in squadre non di prima fascia.
ivan zazzaroni foto di bacco