Roberto Bordi per il Giornale
Soluzione salomonica per il Ministero dell'Istruzione, rimasto senza guida dopo le dimissioni rassegnate il giorno di Natale dal grillino Lorenzo Fioramonti.
AZZOLINA
Durante la conferenza stampa di fine anno a Palazzo Madama, il premier Giuseppe Conte ha spiegato: "Ho pensato di nominare la sottosegretaria Lucia Azzolina ministra della Scuola e Gaetano Manfredi, presidente della Crui, ministro dell'Università e della Ricerca. Affiancherò il neo ministro per una ricognizione di un mese in cui sentiremo tutti gli stakholders", aggiungendo che "nel 2020 introdurremo l'Agenzia nazionale della ricerca che possa fungere da coordinamento ai vari livelli".
Si chiude così, con l'annuncio di una doppia nomina (e di un doppio stipendio), il dibattito sul successore di Fioramonti. Subito il favorito era il presidente della commissione bicamerale Antimafia, Nicola Morra, scavalcato in extremis da Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi.
CONTE AZZOLINA
Nomi sgraditi a una parte della maggioranza. Compresi alcuni deputati del M5s che, ha scritto Il Messaggero, hanno criticato la scelta "politicamente inopportuna" di Azzolina "di partecipare, da deputato membro della commissione Istruzione, al concorso" da preside. Concorso in cui l'attuale sottosegretario è risultata idonea, malgrado l'esistenza di un palese conflitto d'interessi che ha spinto l'allora collega di Azzolina, Gelsomina Vono (ora passata a Italia Viva), a presentare un ricorso.
La scarsa preparazione di Azzolina
lucia azzolina
Nessun problema, invece, per Azzolina, che a chi le chiedeva conto della vicenda aveva detto di stare studiando per il concorso dal 2017. Niente di male, dunque. Almeno per lei, che risulta iscritta in graduatoria in attesa di reclutamento.
Nel frattempo continua a lavorare al Miur. Finora con la carica di sottosegretario, a breve come ministro della Scuola. Chi lo ha fatto fino a Natale, Lorenzo Fioramonti, si è fatto conoscere per alcune proposte quantomeno discutibili come la sugar tax. Per non parlare dello scandalo degli insulti social ad alcuni esponenti del centrodestra, che gli erano quasi costati la poltrona.
Ma Fioramonti, che secondo qualcuno potrebbe uscire dai 5s per formare un gruppo autonomo alla Camera, almeno era preparato. Eccome se lo era. Professore di economia politica all'Università di Pretoria, in Sudafrica, parla alla perfezione quattro lingue. Mentre Azzolina mastica a malapena l'inglese. Per non parlare della sua (im)preparazione informatica.
"Azzolina si è strameritata uno zero in informatica"
azzolina manfredi
A dirlo, in una lettera pubblicata sabato su Repubblica, è Massimo Arcangeli, presidente della Commissione per l’accesso al ruolo di dirigente scolastico che ha giudicato l’attuale sottosegretaria. "Non ci siamo prodotti né in genuflessioni né in accanimenti, e alla fine Lucia Azzolina, malgrado io stesso le abbia fatto una domanda sull’interculturalismo caduta nel vuoto, se l’è cavata: almeno la normativa – dirò del resto più avanti – la conosceva", ha spiegato Arcangeli, che ha voluto rispondere al dubbio (insinuato dalla possibile erede di Fioramonti) "che una combriccola di giudici prevenuti poteva avercela con lei".
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In effetti, nonostante l'idoneità ottenuta, la prova orale di Azzolina al concorso da preside non era andata poi così bene. Lo svela lo stesso Arcangeli. "Non ha risposto a nessuna delle domande d’informatica, al punto da strameritarsi uno zero (il massimo era 6). Ho un nitido ricordo di quella prova - racconta ancora Arcangeli - come pure di quella volta ad accertare la conoscenza della lingua inglese. Il voto ottenuto dalla candidata Azzolina fu allora il più basso fra quelli maturati dal quintetto della mattinata: 5 su 12".
Chi è Lucia Azzolina
37 anni, Lucia Azzolina è stata eletta per la prima volta in Parlamento nel 2018. Originaria di Florinda (Siracusa) ma trapiantata in Piemonte, si è laureata in filosofia all'Università di Catania (triennale e specialistica). Dopo avere frequentato la Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario (SSIS), per l’abilitazione all'insegnamento della storia e della filosofia, ha iniziato a insegnare nei licei di La Spezia e Sarzana.
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Quindi si è iscritta alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Pavia, dove si è laureata nel 2013, continuando a insegnare nelle scuole superiori. Attiva per molti anni nel sindacato Anief, è tornata a insegnare nel 2017. Un anno dopo si è candidata alle Politiche nelle fila del Movimento 5 Stelle, risultando eletta nel listino proporzionale. Nel 2019 è stata nominata sottosegretario all'Istruzione del Conte II, fino alla promozione a ministro della Scuola appena annunciata da Conte.
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