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    AZZURRO COVID - QUATTRO MEMBRI DELLO STAFF DELLA NAZIONALE POSITIVI AL COVID. CALCIATORI IN ISOLAMENTO? - SCONCERTI DOPO LA VITTORIA DEGLI AZZURRI CONTRO LA LITUANIA: "L'ITALIA GIOCA ALLA MANCINI, UNA VIA PERSONALE CHE HA CANCELLATO A TORTO O RAGIONE OGNI SEGNO ITALIANO. SE AVRÀ FORTUNA TROVERÀ NEL MUCCHIO L'UOMO IN PIÙ, IL FUORICLASSE DI UN MESE, UNO ALLA CHIESA O UN FANTASISTA ALLA SENSI. ALTRIMENTI…" - VIDEO


     
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    Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"

     

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    Il primo lungo lavoro di Mancini si è chiuso in Lituania. Sono passati tre anni e mezzo da quando la Svezia ci mise fuori dal Mondiale. Cinque giocatori degli undici che furono eliminati sono ancora titolari: Bonucci, Chiellini, Jorginho, Florenzi e Immobile. Tre entrarono durante la partita, El Shaarawy, Belotti e Bernardeschi, due erano in panchina, Donnarumma e Insigne. Mancini ha rifatto più di mezza squadra e oggi si prepara a continuare il rinnovamento. Il gruppo che andrà agli Europei va considerato quello che andrà anche ai Mondiali del prossimo anno, con qualche piccola innovazione di prassi.

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    La partita di ieri era pensata più con questo scopo che come riferimento attuale. È stato un lavoro complesso, Mancini ha inventato una generazione senza avere grandi basi tecniche. Se pensiamo alla vera Nazionale precedente, quella di Lippi, troviamo che era fondata su Totti, Del Piero, Pirlo, Buffon, Cannavaro, Inzaghi, De Rossi e già ci meravigliammo nel vederla vincere.

     

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    Quei giocatori oggi non ci sono più, esiste una nuova idea di Nazionale, una squadra che cerca di pensare come avesse un torneo continuo da rispettare. Mancini ha portato cioè l'indipendenza dell'Italia, la libertà di scelte che fa di una selezione nazionale una squadra vera, con psicologia da campionato. Con quello che ha avuto, ha fatto un lavoro eccezionale. La sua Italia si è inserita per idee in un'Europa malandata non solo dal Covid, ma da un'ambiguità di gioco dovuta a Guardiola.

     

    evani mancini evani mancini

    Lui ha inventato il possesso palla e lui lo ha trasformato poi in una verticalità diversa. Arrivando i suoi epigoni con tre anni di ritardo, questo è il momento in cui il mondo è nel mezzo tra il vecchio Guardiola e il nuovo. Cioè senza parole, nessuno sa più giocare un calcio utile.

     

    Nemmeno l'Italia, che infatti gioca alla Mancini, una via personale che ha cancellato a torto o ragione ogni segno italiano. Se avrà fortuna troverà nel mucchio l'uomo in più, il fuoriclasse di un mese, uno alla Chiesa o un fantasista alla Sensi. Altrimenti dovrà combattere ogni partita come in Lituania. Riuscendo comunque alla fine a vincere.

    roberto mancini ospite di ti sento roberto mancini ospite di ti sento

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