Da gazzetta.it
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Il c.t. dell'Italia Roberto Mancini non si scompone certo dopo il pareggio di Bergamo contro l'Olanda, con relativo sorpasso della polonia in testa al girone A della Nations League: "L'Olanda è una squadra forte, con ottimi giocatori. Ci hanno messo in difficoltà, ma ci può stare, non ci accadeva da tanto tempo.
Abbiamo attaccato noi, lo hanno fatto loro. Ma le occasioni più clamorose le abbiamo avute noi. Se a questo punto avremo più pressione nel match contro la Polonia? Nessun problema, vinceremo entrambe le partite e ci qualificheremo per la fase finale".
Il c.t. poi dedica un pensiero alla città di Bergamo, simbolo della lotta al Covid: "Ci ha fatto piacere giocare qui, con tutti i sindaci dei paesi vicini in tribuna". Così invece Leonardo Spinazzola: "Contro un grande avversario, potevamo chiuderla all'inizio facendo il secondo gol. Miglioreremo. Ora sappiamo che dobbiamo battere la Polonia, ci faremo trovare pronti".
ITALIA-OLANDA
FABIO LICARI PER GAZZETTA.IT
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Non era l’Olanda di Amsterdam, come ha promesso De Boer, e neanche l’Italia è la stessa. Momento un po’ così per noi, s’era visto in Polonia. Così anche contro gli oranje non si va oltre l’1-1 che consente momentaneamente alla Polonia di andare in testa al gruppo.
Situazione fluida, sicuramente più della manovra azzurra. Ancora la solita storia: errori in zona gol (clamorosi quelli di Immobile), maluccio Verratti e Jorginho, male Chiesa. Molta stanchezza. Serviva qualche cambio in più. Non sono mancati i momenti di bel calcio, ma a corrente alternata.
E mai una squadra ci ha schiacciato come l’Olanda da quando siamo "questa" Italia. Il bellissimo gol di Pellegrini (16') presto equilibrato da Van de Beek su azione del migliore, Frankie De Jong, gran giocatore. Un 1-1 che lascia qualche interrogativo. Sotto rete serve altro. Caputo? Belotti?
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OLANDA A TRE
L’andata ad Amsterdam ha fatto scuola e Mancini ripropone gli stessi undici, confermando la mediana con Verratti, Jorginho e Barella, schierando Immobile (era il suo turno) e ripresentando Chiesa e Pellegrini al posto di Zaniolo e Insigne, infortunati rispetto alla prima sfida. L’Olanda è in campo a sorpresa a tre. Subito spettacolo, con un’Italia che pressa altissima, recupera palla, e sa rinculare per lanciare lungo per le verticalizzazioni delle punte. Sul filtrante straordinario di Barella ecco che Pellegrini brucia la difesa olandese dal lato di De Vrij e al 16' siamo avanti. Ci si illude.
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MAI CINICI Poi però si ripropone il tema della scarsa concretezza: Immobile sbaglia due volte, anche Chiesa fallisce, e l’Olanda si carica mentre noi caliamo di ritmo. Verratti non ha la solita regia a tutto campo, a destra l’asse D’Ambrosio-Chiesa è aggredito da Blind che diventa il terzo attaccante. Si esalta De Jong nella doppia fase ed è il barcellonista a innescare Blind che da sinistra mette al centro per Depay e poi Van De Beek, l’1-1 è inevitabile. L. De Jong si mangia un gol fatto, anche Bonucci ha una bella occasione di testa, c’è equilibrio.
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CHE ERRORE Purtroppo nella ripresa la storia non cambia. Donnarumma risponde alla grande su Depay a tratti incontrollabile, ma l’Italia ha un grandissima occasione con Immobile che si trova solo davanti a Cilessen e spara sul portiere, errore imperdonabile. Kean e Locatelli (per Chiesa e il nervoso Verratti) danno un po’ di respiro, il parigino affonda più volte a destra, ma l’Olanda è solida. Florenzi entra e si passa al 3-5-2 con l’Olanda che si accontenta e si difende. Non siamo lucidi. Pari giusto.
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