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    "BABY BOSS DI GOMORRA COME I NARCOS" - GIOVANISSIMI, ARMATI E SENZA REGOLE: L’ANTIMAFIA LANCIA L’ALLARME ROSSO SULLE FEROCI BANDE DI MINORENNI FUORI CONTROLLO – “MILIONI DI CITTADINI DI NAPOLI E DINTORNI VIVONO SU DI UNA POLVERIERA” - IL SINDACO DE MAGISTRIS SULL’ ACCOSTAMENTO CON MESSICO E COLOMBIA FRENA: ‘MI SEMBRA FUORI LUOGO’


     
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    Antonio E.Piedimonte per la Stampa

     

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    Baby-gang e "nuova" camorra: è allarme rosso. Lo dicono i dati dell' Antimafia, della Procura minorile e del Consiglio superiore della magistratura. Investigatori, magistrati e giudici non usano mezzi termini e confermano quanto si era delineato già nel recente passato: una mutazione del dna camorristico.

     

    A dettar legge ormai non sono quasi più le vecchie cosche-famiglie (in grado di gestire grandi organizzazioni) ma piccole quanto feroci bande composte da giovani e minorenni fuori controllo. Come se si fosse passati da un ondivago e sincopato Far West a magmatici scenari di stampo sudamericano.

     

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    Dopo l' arresto o la morte dei grandi boss, le armi sono passate a un esercito di ragazzini impegnati in un conflitto perenne, senza criterio e senza regole, una guerra che si può definire a «bassa intensità» ma soltanto perché viene recepita in tutta la sua gravità solo quando le pallottole colpiscono un innocente, circostanza che qui è più frequente che altrove. Sull' emergenza partenopea si è soffermata pure la Direzione nazionale antimafia: «Milioni di cittadini di Napoli e dintorni vivono su di una vera e propria polveriera. In una situazione di pericolo che non trova paragoni in nessuna altra parte del Paese.

     

    Vale in questo senso l' esempio del Messico e ancor prima della Colombia, che pur essendo realtà molto più estreme di quella campana tuttavia ci consentono di comprendere quale sia la strada verso cui ci si avvia». Parole che hanno turbato "minimizzatori" e "negazionisti" oltre, comprensibilmente, il sindaco ed ex magistrato Luigi de Magistris: «Mi sembra un accostamento fuori luogo», ha detto.

     

    Gli scugnizzi del crimine come i narcos sudamericani? Niente di nuovo (baby killer e piccoli boss erano all' opera già nel secolo scorso) ma dalle gesta di "E.S.17" e della sua «Paranza dei bimbi» in poi il quadro generale si è incancrenito. Un segnale importante perciò il plenum straordinario del Csm tenutosi ieri a Napoli. Nel corso dell' incontro - anticipato dall' ennesima stesa (in piazza Mercato) - è stata approvata la risoluzione (giustizia minorile) dei consiglieri Paola Balducci, Antonello Ardituro e Francesco Cananzi.

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    Nel documento si parla tra l' altro di «gravi carenze educative» e di «sottocultura dell' illegalità», quindi anche di sospensione della responsabilità genitoriale per i camorristi. Un aspetto fondamentale della questione sul quale si è soffermato il procuratore generale Luigi Riello: «È l' uscita di sicurezza per il minorenne che altrimenti è destinato, quasi per "legge dinastica", a perpetuare lo stile di vita dei genitori». E sempre sull' emergenza minori vanno ricordati gli allarmi della procuratrice minorile Maria de Luzenberger e del cardinale Crescenzio Sepe, che ieri ha ribadito: «È una piaga, un tumore che invade perché cresce sempre di più».

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