Che bruttissimo incidente per Bagnaia. Veramente terrificante pic.twitter.com/m5vKkB5eCB
— He's got the whole world in his hand (@L5Lorenzo) September 3, 2023
Paolo Lorenzi per il Corriere della Sera - Estratti
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Tornare in sella subito è la migliore medicina per superare lo choc di un incidente che poteva avere conseguenze drammatiche. È una regola che i piloti conoscono bene a cui non si sottrae neanche Pecco Bagnaia. Venerdì il campione del mondo salirà sulla Desmosedici nelle prove del Gp di Misano.
Non sarà al cento per cento, il dolore è ancora forte, la caduta ha lasciato il segno, nessuna frattura ma contusioni multiple. Una sofferenza acuta, ma solo nel corpo. «Pecco è tranquillo — raccontava ieri Davide Tardozzi, il team manager di Ducati Corse — soprattutto è determinato a gareggiare a Misano domenica prossima».
Non stupisce, i piloti di moto son fatti così: persino con le ossa malconce, fanno di tutto per correre. Domenica sera Bagnaia è tornato a casa, accudito dalla fidanzata Domizia Castagnini, anche lei sconvolta dalle terribili immagini dell'incidente, vissute in diretta al box. Pecco sbalzato per aria, la moto di Binder che lo travolge, incolpevole, lui steso a terra, i soccorsi che si attardano in pista attorno al pilota.
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Una scena che ha scioccato tutti. Poteva finire molto maschio. All'uscita dall'ospedale di Barcellona Bagnaia camminava con una stampella, zoppicante ma rincuorato. «Sono stato davvero fortunato, devo dire grazie» le sue parole.
Dopo la paura, il sollievo e l'analisi di quanto accaduto.
L'incidente resta però avvolto dal mistero. Ducati conferma i dati della telemetria da cui non risulta nessuna anomalia, sulla moto come sulla condotta del pilota, che qualcosa di insolito l'aveva però avvertito già prima del via.
«Avevo poco grip al posteriore fin dal giro di warm up — ha raccontato il piemontese —.
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Non è stata una caduta normale».
Di gomme nessuno vuole parlare, per evitare polemiche con il fornitore Michelin, tirato in causa in passato da Bagnaia, in occasione di altre cadute secondo lui inspiegabili. Meglio pensare al prossimo impegno. «Farò di tutto per esserci» ha confermato l'interessato che, raggiunta la casa, ha provato a staccare la spina.
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Il suo incidente ha messo in ombra quello di Enea Bastianini, conciato molto peggio. Il romagnolo responsabile della carambola innescata in partenza, pochi secondi prima che Bagnaia incappasse nella sua caduta, ha infatti riportato una frattura del malleolo mediale tibiale e una frattura complessa del metacarpo della mano sinistra. Tornato subito in Italia è stato sottoposto a un doppio intervento chirurgico presso l'Ospedale di Modena, eseguito dai professori Fabio Catani e Luigi Tarallo: l'esito è positivo, ma starà fermo circa un mese.
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