Dagonota
ENRICO MORANDO
Con un singulto di onestà intellettuale, il ministero dell’Economia manda un messaggio “forte e chiaro” alle ansie referendarie di Renzi: bambole non c’è una lira. Quindi, lo sconto Irpef resta nel cassetto.
A dirlo senza peli sulla lingua è Enrico Morando in un’intervista su “la Stampa”. Il vice di Padoan fa i conti della spesa e spiega che non, visto anche il calo del pil e le mance pensionistiche, non c’è spazio per abbassare aliquote e scaglioni Irpef. E si giustifica: “nei nostri piani è previsto nel 2018”.
RENZI PADOAN
Morando anticipa anche il tentativo in corso di aumentare il deficit del 2017. “Ne stiamo discutendo con Bruxelles”. Se la flessibilità di bilancio non dovesse arrivare, per Matteuccio si metterebbe male. Nella Legge di Stabilità potrà elargire solo qualche promessa economica. E tutte riservate alle imprese.
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Lo stesso vice ministro sembra scettico nell’intervista alla possibilità di estendere la quattordicesima ai pensionati: “dovrebbe trattarsi di un aumento comprensibile e percepibile dai pensionati”. Come a dire, le ipotesi che circolano offrono solo qualche spiccio.
VINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIA
Insomma, nonostante i proclami ufficiali e politici di Padoan (nella manovra ci saranno misure a favore della crescita), il ministero dell’Economia spiega che la Legge di Stabilità difficilmente potrà essere utilizzata da Ducetto di Rignano come leva per vincere il referendum: i soldi sono pochi e quelli disponibili sono destinati a scongiurare l’aumento dell’Iva od a fare sconti fiscali alle imprese.
Ma l’endorsment di Confindustria per il “si” potrà essere sufficiente per restare a Palazzo Chigi?