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Un forte picco della volatilità del mercato azionario italiano è atteso all'inizio di dicembre in corrispondenza con il referendum costituzionale. Lo scrive la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria. La volatilità è misurata sui prezzi delle opzioni sull'indice azionario; da un grafico pubblicato nel rapporto si vede un picco della volatilità implicita che a dicembre balza oltre il 4 per cento.
IGNAZIO VISCO RELAZIONE 2016
Dall'inizio dell'anno, osserva il rapporto di via Nazionale, c'è un differenziale elevato tra la volatilità implicita del mercato italiano e quella dell'area dell'euro. La forbice si è aperta all'inizio di quest'anno quando sono iniziate le vendite massicce sui titoli delle banche italiane. L'indice azionario, sottolinea via Nazionale, «continua a risentire della debolezza del settore bancario, per il quale le valutazioni degli investitori sulla redditività si mantengono sfavorevoli».
mps
Bankitalia si è soffermata anche sul caso bancario più delicato del momento, quello di Mps. Monte dei Paschi, afferma Via Nazionale, sta cercando di realizzare un piano «complesso» e «i rischi di attuazione derivano principalmente dall'elevata volatilità che ha di recente caratterizzato i mercati azionari».
Il rapporto ricorda, prima di descrivere per sommi capi le caratteristiche dell'operazione che Rocca Salimbeni sta cercando di realizzare (cessione dell'intero portafoglio di sofferenze da coprire con un aumento di capitale da 5 miliardi), l'antefatto che ha portato all'adozione di quel piano «complesso»: la bocciatura allo stress test di luglio.
SPREAD BORSE PIAZZA AFFARI
Mps è stata l'unica banca del campione a fallirlo nella situazione di stress (il Cet1 risultava addirittura negativo, ndr). Risultato negativo che secondo via Nazionale è dipeso «in larga misura» dalla metodologia utilizzata dall'Eba che «mal si adatta» a una banca come Mps per la quale «è in corso una profonda ristrutturazione».