Angela Frenda per corriere.it
silvio e barbara berlusconi
«Un trattamento disumano, quello che mi stanno riservando». In una giornata di grande preoccupazione per la salute del padre, mentre è ancora in quarantena insieme con i suoi figli a Villa Certosa, Barbara Berlusconi avrebbe solo voglia di chiudersi a riccio con tutto e tutti.
Non le piace quello che ha letto sui giornali stamattina: lei dipinta come la persona che ha trasformato in cluster la residenza sarda dell’ex premier. Ma, soprattutto, la primogenita di Berlusconi e di Veronica Lario non condivide il modo in cui tutta la vicenda è stata gestita e interpretata, addossando a lei responsabilità pesanti e, a suo parere, ingiuste.
silvio e barbara berlusconi
Così, alle pochissime persone alle quali ha risposto al telefono non ha fatto che ribadire il suo pensiero: «Nei giorni in cui vivo momenti di grande angoscia per la salute di mio padre penso sia disumano essermi trovata su tutti i media come l’untrice ufficiale della persona a cui voglio più bene. Vorrei proprio capire su quali basi sono stata indicata con certezza come la responsabile. Tra l’altro, i tempi e i ripetuti tamponi negativi fatti da mio padre dimostrano il contrario. La caccia all’untore è una cosa da Medioevo, e la trovo umanamente inaccettabile oltre che scientificamente indimostrabile».
Cos’è e quali sono i sintomi dell’infezione che ha colpito Berlusconi
Non ci sta, insomma, Barbara, a interpretare il ruolo della colpevole, proprio mentre le condizioni del leader di Forza Italia diventano comunque più serie di quanto si potesse ipotizzare inizialmente. E lei, che di quell’uomo è la figlia, sente di avere addosso, oltre alla naturale ansia per un genitore, anche la responsabilità di essere additata pubblicamente come colei che quella malattia l’avrebbe portata in casa. Un «trattamento disumano» del quale dà la responsabilità ai media, va bene, ma anche a un certo mondo vicino al padre che, forse, non la ama poi così tanto.
BARBARA BERLUSCONI E SILVIO
E pensare che, ritagliandosi un ruolo più defilato, dopo l’esperienza dirigenziale al Milan, credeva di essersi oramai salvata da certi veleni interni. Questa ultima vicenda, però, le sta dimostrando il contrario. Ma quello che non accetta è la ricostruzione fatta della sua estate, nella quale la si dipinge come una irresponsabile che sarebbe andata per feste e movida, senza alcuna cautela. «No, non ci sto a sentirmi dire questo.
SILVIO E BARBARA BERLUSCONI
Non mi riconosco in questa specie di ritratto. Non ho condotto alcuna vita sregolata in Sardegna. Le volte che sono uscita la sera in tre mesi si possono contare sulle dita di una mano. Mai come quest’anno sono stata praticamente sempre a Villa Certosa: altro che movida… Pannolini, piuttosto!».
Ma è soprattutto sulla tempistica che Barbara insiste per allontanare i sospetti, le ipotesi velenose, le illazioni: «Dopo tre tamponi e un test sierologico negativi è molto improbabile che papà abbia preso il Covid 19 da me. Lui è risultato positivo molto dopo, e ultimamente il periodo di incubazione del virus si è ridotto». Insomma, il messaggio è chiaro: non buttatemi addosso fango, non addossatemi colpe non mie. Soprattutto in un momento in cui la tensione per la salute di Silvio Berlusconi è altissima. E lei, da figlia, chiede di poter vivere questi momenti senza ricostruzioni «indimostrabili e strumentali». Aggiungendo: «Credo di averne diritto».
SILVIO BERLUSCONI E BARBARA COI CAPELLI ROSSI A MILANELLO SILVIO E BARBARA BERLUSCONI silvio berlusconi con barbara ed eleonora