Barbara Costa per Dagospia
Caro Dago,
un sacerdote risponde
rassegno le mie dimissioni dalla rubrica di sesso che mi hai affidato, perché in rete c’è chi di sesso e porno, pur con zero esperienza diretta, si erge a dar lezioni a tutti, anche a Rocco Siffredi.
Tale luminare è Padre Angelo Bellon, docente di teologia morale, e anima della rubrica “Un Sacerdote Risponde” su Amicidomenicani.it. A Padre Angelo, tanti fedeli chiedono nozioni di sesso e porno. Ho dato un’occhiata al lavoro di questo mio virtuoso collega, e una cosa è certa: ne sa una più del diavolo.
http://www.amicidomenicani.it/sacerdote.php
Lo sapevi che chi va sui siti porno non erediterà il regno dei Cieli? I porno sono film dannati, inducono alla masturbazione, dannazione suprema e peccato mortale. Padre Angelo dice che vedere film violenti è diseducativo ma non è peccato, i porno invece sì, perché inducono a toccarsi, e la masturbazione provoca tristezza, lascia senza Dio nell’anima, e rende intrattabili.
padre angelo bellon
La masturbazione è assalto del male, è egoismo, chi si tocca si svende a Satana, chi lo fa dopo sta male, perché ogni pippa è perdita di unità interiore. Gesù ha detto: “Vegliate e pregate per non entrare in tentazione”, e c’è chi non sta a mani giunte ma le mette lì, sul cazzo, se lo trastulla, e ci gode pure, dandola vinta al diavolo!
La “scabbia della tentazione” si vince solo col rosario quotidiano. Dicendo il santo rosario fissi lo sguardo altrove, cioè dove è giusto, lontano dalla voglia di spippettarti. Il rosario salva e rinvigorisce, la pippa danna e causa malattie. Padre Angelo ci esorta a tenere sempre il crocefisso al collo e il rosario in tasca, a portata di mano, e le mani lontane da lì, perdio!
La pornografia è peccato grave, di più, è peccato mortale, imbratta mente e corpo, e il corpo mica appartiene a noi, ma a Dio, è il Suo tempio: guai a profanarlo con immonde fantasie e azioni! “Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui”, avverte Padre Angelo. Cioè: se guardi porno, quando muori t’aspetta l’inferno!
padre angelo bellon (1)
Pornostar e pornografi son peccaminosi oltre ogni dire, sottraggono all’intimità coniugale gli atti sessuali, esibendoli deliberatamente a terze persone. Il porno è oggetto di piacere rudimentale e di illecito guadagno. Padre Angelo non ha dubbi: porno e pornostar vanno fermati. Al più presto.
Chi si tocca, pure senza porno, vada subito a confessarsi! Padre Angelo spiega che l’assoluzione non è valida se non si racconta tutto, ma proprio tutto, al prete: non basta dirgli “ho commesso atti impuri”, no, gli va detto come, quante volte, quali porno cliccati, su quali siti. Solo un confessore informato è in grado di dare la giusta penitenza e l’assoluzione, la quale è un’esperienza molto bella, anche perché è fetish: “è sentirsi mondati interiormente dal sangue di Cristo versato su di noi”.
Se non ci si masturba, si sta male? È il diavolo che fa star male. Le ghiandole sessuali, assicura Padre Angelo, sono come quelle lacrimali: si attivano solo se stimolate. Nessuno avverte male agli occhi se non piange. Padre Angelo dice che al regolare svuotamento di palle provvede la naturale polluzione notturna.
E se me le faccio svuotare dalla mia ragazza, gli chiede un fedele, tramite pompino o con le sue sante mani? I fidanzati devono rimanere casti, lo rimbrotta Padre Angelo, e pure da sposati, farsi masturbare da mani, tette, bocca, lingua, non è atto di autentico amore, ma “uso disordinato delle potenze procreative”. Libidine fine a se stessa. Peccato grave.
dildo religiosi suora fallica
Il sesso è dono totale e completo di un corpo a un altro, spiega Padre Angelo: guai agli sposi che lo fanno usando contraccettivi, perché anche sperma e ovulazione fanno parte del corpo, e chi scopa con precauzione, offende Dio, che tutto sa e tutto guarda. La castità vince su tutto, pure sul salto della quaglia, e risolve ogni problema.
Rapporti orali e anali, anche se compiuti tra coniugi, sono peccato grave e offesa a Dio. Sono atti contronatura perché succhiare cazzi e leccare vagine e introdurre peni nell’ano maschile/femminile non consente la procreazione, quindi, dice Padre Angelo, sono segno di volontà perversa! Sono passioni infami, prodotto di intelligenza depravata, azioni indegne!
Ma caro Padre, scrive uno, a me e a mia moglie piace. Il piacere è peccato grave, risponde Padre Angelo, il sesso è santificazione di Dio e procreazione, nient’altro. Per nessun motivo una moglie, “neppure per evitare la morte”, deve compiacere un marito impudico.
dildo presepe
Nel sesso, è perversione turpe e disonesta ogni posizione o intento che non sia a scopo generativo, cioè che non sia fatto introducendo il pene in vagina e eiaculando bene dentro, senza pensare al piacere di lei e di lui, ma solo al bambino che nascerà e a Dio che applaude, contento.
Dice Padre Angelo: il bacio in bocca è permesso solo alle persone sposate, e l’eventuale erezione scatenata dal gioco di lingue è benedetta. Ma che il pene sia subito infilato in vagina, e il seme della polluzione non vada disperso. Il sesso insidia tutti, nessuno è immune: badiamo alla testa del serpente, cioè stiamo sempre all’erta. Il diavolo è in agguato.
app un sacerdote risponde
A un ragazzo che gli scrive spaventato di non riuscire a vivere serenamente la propria omosessualità, perché in conflitto tra l’amore che prova per un coetaneo e quello che la Chiesa comanda sul sesso, Padre Angelo risponde elencando passi della Bibbia in cui è scritto che i gay meritano la morte.
E se fin qui mi sono permessa di prenderla bonariamente in giro, caro collega, adesso sono seria: io non sono cattolica ma sono strasicura che Dio sia mille volte più intelligente di chi sulla terra dice di parlare a Suo nome. Lei, caro Padre, dovrebbe dare il buon esempio e smetterla di condannare pubblicamente chiunque ami una persona del suo stesso sesso.
andy warhol pentiti e non peccare piu'
Lei può pensarla come vuole ma la morte non la merita nessuno, anche perché i primi a morire per omosessualità dovrebbero essere proprio i preti, e su tutti quei porci delinquenti che molestano i bambini.
Essere gay, bisex, di qualunque identità, non è una colpa né un peccato, è ora che voi in tonaca ve lo mettiate bene in testa. O devo ricordarvi quello che combinava Gesù con San Giovannino, San Paolo prima di Damasco, e le scopate di Sant’Agostino?
presepe equivoco un sacerdote risponde (1) preti gay prete rosario prete confessione gelato sacrilego