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    “LA CHIUSURA DELL’ELISEO E’ UN GENOCIDIO CULTURALE” – IL DIRETTORE LUCA BARBARESCHI COMMENTA LA BOCCIATURA DELL'EMENDAMENTO CON IL QUALE IL TEATRO AVREBBE USUFRUITO DI 4 MILIONI ALL'ANNO PER TRE ANNI E ATTACCA FRANCESCHINI - “HANNO INVIDIA DI NOI. FORSE PERCHÉ È L'UNICO CASO ITALIANO IN CUI IL DIRETTORE NON È DI NOMINA POLITICA. MA CHIUDEREMO QUANDO MI PORTERANNO VIA DI PESO” – POI SI RIVOLGE AL CAMPIDOGLIO


     
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    luca barbareschi foto di bacco luca barbareschi foto di bacco

    Da www.ilmessaggero.it

     

    «Chiuderemo quando mi porteranno via di peso da qui». Non usa mezzi termini Luca Barbareschi, direttore del teatro Eliseo incontrando i giornalisti. Barbareschi ha convocato una conferenza stampa a seguito della passo indietro sull'emendamento al decreto legge Milleproroghe con il quale il teatro avrebbe usufruito di 4 milioni all'anno per tre anni. 

     

    Teatro Eliseo Teatro Eliseo

    «La chiusura del teatro Eliseo è un genocidio culturale», dice. «Ad oggi non possiamo chiudere perché non truffo gli abbonati, e questo ci costerà 400mila euro». «Manderemo a giorni le lettere di licenziamento, non sappiamo cosa fare e poi licenziare chi, gente che ha fatto bene il proprio mestiere», ha aggiunto Barbareschi. «Hanno detto che vogliono aprire un tavolo di trattative con i lavoratori dell'Eliseo, ma questa mattina ho chiamato il Ministero e nessuno sa dirmi nulla».

     

    barbareschi barbareschi

    «Non mi spiego perché, malgrado il gioco di squadra vincente, il teatro abbia suscitato così tanta invidia sociale da volerlo far morire. Forse perché è l'unico caso italiano il cui direttore non è di nomina politica: un peccato mortale», aggiunge. 

     

    Barbareschi si rivolge anche al Campidoglio. «Tutti si dicono dispiaciuti, ma la Raggi non ha mai risposto al telefono, Bergamo dice che non può perché c'è la magistratura, ma non so cosa vuol dire. Se chiude il teatro, se chiudono i teatri muore la cultura, c'è la galera. Sono stufo di vedere persone che dicono una cosa e poi ne fanno altre». E poi: «Chi è stato in quella stanza e ha bocciato quell'emendamento, non potrà più parlare di cultura. Chi chiude teatri non può parlare di cultura». 

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    Teatro Eliseo Teatro Eliseo

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