Estratto dell'articolo di Giulia Marani per www.artribune.com
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La “Barbie mania” che ha accompagnato l’uscita nelle sale del film di Greta Gerwig e non accenna a placarsi ha contagiato fin da subito anche gli appassionati di architettura e design. Tra gli aspetti più scrutati e analizzati dell’intera operazione c’è infatti la Barbie Dreamhouse, la casa dei sogni della biondissima bambola immaginata dalla scenografa Sarah Greenwood e dalla decoratrice Katie Spencer e costruita all’interno degli studi della Warner Bros di Leavesden, alle porte di Londra, a grandezza quasi naturale.
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La casa dei sogni di Barbie: un’apoteosi di rosa e fucsia
L’edificio a tre piani, privo di porte e di scale e più piccolo del 23% circa rispetto a una normale abitazione […] i diversi modelli di “case dei sogni” prodotti dalla Mattel nel corso degli anni, in particolare la Townhouse con l’ascensore lanciata nel 1974 e riproposta in una nuova versione nel 1983, e le icone del modernismo californiano, su tutte la Kauffmann House di Richard Neutra a Palm Springs. Quest’ultima, progettata nel 1946 dall’architetto allievo di Frank Lloyd Wright […] Da questa la casa del film riprende l’impianto geometrico […]
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Il tavolo da pranzo e le sedute all pink con un solo piede centrale ricordano nelle linee due oggetti simbolo degli anni Cinquanta e Sessanta che continuano ad andare fortissimo nelle case di oggi: la Tulip Chair e il Tulip Table di Eero Saarinen per Knoll.
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La caratteristica forma a calice, o a gambo di tulipano appunto, venne ideata dal progettista finlandese nel 1955 per risolvere il problema del groviglio di gambe che si veniva inevitabilmente a creare sotto i tavoli, un caos che secondo lui faceva sembrare “il mondo brutto, confuso e inquietante”. Alludono agli anni Sessanta anche il radio fonografo, che richiama da vicino l’RR 126 progettato dai fratelli Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Brionvega nel 1964, le lampade, ispirate a diverse icone del design tra cui la Flowerpot disegnata nel 1968 da Verner Panton e oggi prodotta dal marchio danese And Tradition, il tostapane vintage della Smeg e la Cadillac rosa fiammante parcheggiata nel vialetto.
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Altri dettagli, come il letto – a forma di cuore, con la testiera di velluto a forma di conchiglia e il copriletto glitterato – o il divano modulare a onda, si inseriscono nell’estetica Barbiecore che, come tendenza nella moda e nella decorazione di interni, ha addirittura anticipato l’uscita del film. La bambola più venduta nel mondo, all’anagrafe Barbara Millicent Robert in omaggio al nome della figlia della sua creatrice, ha d’altronde sempre vissuto in ambienti al passo coi tempi. […]
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