cane spiaggia
Vivono assieme tutto l’anno con grande soddisfazione e amore, tra passeggiate, coccole e cibi prelibati. Una coppia di ferro che non ha alcuna intenzione di separarsi quando arrivano le tanto agognate vacanze. Ma se si tratta del mare arrivano i problemi, le multe, le polemiche. Non tutte le spiagge sono infatti accessibili ai cani, non tutti gli arenili possono essere i luoghi adatti, permessi agli amati quadrupedi per farsi una nuotata.
Ci sono quelle pet friendly da un lato e i divieti e le ordinanze comunali dall'altro. Ci sono gli stabilimenti balneari che li accettano e quelli che non ne vogliono sapere. E così padroni distratti e accaldati vedono fioccare multe per i cani sull’arenile, e in acqua e divampano le polemiche con vigili e amministrazioni.
L’ultima in ordine di tempo ha come teatro i lidi ravennati dove, dall’inizio della stagione, sono state 99 le sanzioni per i cani in spiaggia. A Casal Borsetti nel weekend i vigili hanno fatto una maximulta da 800 euro a una coppia rea di essersi presentata al bagno Overbeach con tre cani senza guinzaglio (costati 200 euro ciascuno) più una tenda da campeggio aperta (altri 200).
Da qui le proteste, le accuse ai vigili, accaldati in spiaggia con la divisa d'ordinanza, di essere troppo livorosi. Ma la risposta dei pubblici ufficiali è netta: "Dall'inizio della stagione abbiamo fatto 1.500 avvertimenti a cani senza guinzaglio o dal comportamento borderline, avrebbero potuto essere contravvenzioni", dicono nella regione che vanta una trentina di lidi pet friendly.
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Le multe scattano in base alle ordinanze, che però alcune associazioni mettono in discussione. L’associazione italiana per la difesa di animali e ambiente sostiene infatti che almeno la metà dei divieti che spuntano nei mesi estivi, seppur messi dalle amministrazioni dei Comuni, siano illegali. Per poter vietare l'ingresso ai bagnanti con Fido al seguito, occorre che i Comuni emettano un'ordinanza che preveda il divieto motivato, indicandone l'estensione oraria. E che la medesima ordinanza sia firmata dal sindaco, da un assessore delegato o dal comandante dei vigili urbani, e pubblicata sugli albi pretori dei singoli Comuni. Se manca solo una di queste indicazioni, sottolinea l’associazione, l'ordinanza non è valida.
Al di là delle ordinanze, ci sono poi le regole generali di comportamento per non incorrere in multe salate anche nelle zone ok. Si tratti di spiagge pubbliche o di stabilimenti balneari privati, è sempre obbligatorio portarsi dietro il libretto sanitario. Nella maggior parte dei lidi, le norme da rispettare prevedono che l'animale sia tenuto al guinzaglio (fissato a una lunghezza non superiore a un metro e mezzo), oltre all'obbligo di portare con sé la museruola e i sacchetti per raccogliere le deiezioni. Gli stabilimenti poi hanno regole che stabiliscono il numero massimo di cani che possono accedere contemporaneamente all'acqua. Ci sono anche orari determinati in cui gli animali possono fare il bagno, solitamente di prima mattina e nel tardo pomeriggio.
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Per chi sta partendo per le vacanze e non vuole correre rischi le associazioni animaliste hanno raccolto un elenco (affidabile in linea di massima, visto che è soggetto a costanti aggiornamenti) dei i luoghi, i lidi, i bagni dove "Fido" è ben accetto. Animalpedia.it ne segnala un centinaio dal Veneto alla Sicilia. Mentre www.vacanzeanimali.it dà gli indirizzi dei luoghi dedicati al cane o al gatto con cui si divide la vita, dove ci sono spazi previsti per padrone e animale e anche un veterinario all’occorrenza. Come, per fare un esempio, la spiaggia di Pluto al Lido dei pini di Bibione, nel Veneziano. Stabilimento balneare privato, attrezzato per gli animali, dove il cane può entrare in acqua senza limiti di orario. Ombrelloni, lettini, sdraio, ciotola, guinzaglio e lettino per il cane sono inclusi. Ma ci sono anche un’area agility-dog, corsi di educazione cinofila e corsi di nuoto condotti da personale qualificato. Senza dimenticare le doccette a misura di cane.
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