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DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)
DAGOREPORT
donald trump nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
L'ego multivision di Donald Trump non poteva certo permettersi di perdere l’occasione di sedersi sul trono del vincitore. Come sostiene il politologo Ian Bremmer, la decisione di attaccare l’Iran è stata presa più che altro per questioni di Super-io, “non per necessità di sicurezza nazionale”:
“Non aveva bisogno di attaccare questo fine settimana, anche perché quasi tutta la comunità internazionale era dalla sua parte. Il presidente però voleva evitare che Israele si prendesse tutto il merito dell'operazione, anche perché negli ultimi tempi ha fallito i negoziati sull'Ucraina, Gaza e l'Iran, e quindi aveva bisogno di un successo militare”.
BOMBARDAMENTO AMERICANO AI SITI NUCLEARI IRANIANI
Non volendosi far rubare la scena da Netanyahu (spedito al Muro del Pianto), Trump ha deciso di sguinzagliare in cielo i suoi B2 Spirit per mostrare al mondo la potenza militare degli Stati Uniti e poter rivendicare ancora una volta il ruolo di peacemaker, predestinato al premio Nobel per la la pace.
Una sceneggiata da "Pulp Fiction" nel ruolo di Mister "Risolvo problemi" Wolf che aveva già tentato di spacciare, promettendo a inizio mandato la pace in Ucraina in 24 ore e tentando inutilmente di imporre a Netanyahu una tregua a Gaza. Finora, due crateri nell'acqua.
Poco importa che le bombe anti-bunker abbiano distrutto o meno i siti nucleari iraniani (quel che è certo è che l’uranio arricchito era stato portato via tre giorni prima dall’impianto di Fordow), per Trump l’operazione “Midnight Hammer” serviva a ricoprirsi di gloria millantando un decisivo intervento per impedire all’Iran di dotarsi di un ordigno nucleare.
Quanta verità ci sia, ormai, non conta più: siamo ampiamente nella post-verità politica infarcita di cazzate, propaganda e ricostruzioni manipolate. L'altra faccia del bum-bum trumpiano ci riporta invece alla realtà. Perché l’attacco-show avrà, e ha già avuto, conseguenze potenzialmente devastanti in ogni angolo del mondo.
La prima: se il Consiglio Supremo di sicurezza iraniano decide di chiudere lo Stretto di Hormuz, l’economia mondiale rischia la paralisi. Il contraccolpo più grande lo avvertirebbe la Cina, che non avendo una goccia di petrolio in casa, è costretta ad abbeverarsi di greggio da Russia e Iran.
Il secondo ceffone arriverebbe all’Europa, che può sì godere delle forniture libiche e algerine, ma senza gli approvvigionamenti di sauditi e qatarini andrebbe in estrema difficoltà. E finirebbe per dover acquistare più petrolio dagli Stati Uniti.
Ma i più incazzati di tutti per l’eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz sono i Paesi del Golfo, dall'Arabia Saudita agli Emirati, tutti alleati e amici di Trump. A chi lo mandano il loro "oro nero" se l’unico canale di uscita dei barili viene serrato?
La seconda conseguenza: sentitosi accerchiato e minacciato, l’ayatollah Khamenei si è rinchiuso in un bunker inaccessibile anche ai suoi consiglieri.
La più importante autorità religiosa dell’Iran, temendo di saltare in aria, ha fatto testamento, nominando tre possibili successori (e tra questi non c’è figlio Mojtaba).
Il terzetto di potenziali “eredi” è composto da tre pasdaran: la scelta, dunque, lascia immaginare che anche la morte della guida suprema non porterà a un ammorbidimento delle politiche di Teheran, ma probabilmente a un’accelerazione militare delle strategie iraniane.
STEVE BANNON - SALUTO ROMANO ALLA CPAC
La terza conseguenza porta a una spaccatura all’interno del mondo “Maga”. Eletto con lo slogan “America First”, Trump aveva promesso di tenere lontani gli Usa da ogni guerra, evitando di buttare miliardi di dollari impelagandosi in nuovi conflitti in ogni angolo del mondo. E invece, si ritrova a a rifornire di armi e intelligence l'Ucraina e a bombardare l’Iran. Una mossa da Dottor Stranamore che neppure l’amministrazione turbo-neocon di George W. Bush aveva mai concepito.
Gli isolazionisti dell'ala “Maga” del partito repubblicano (Steve Bannon, Tucker Carlson, Marjorie Taylor Greene, Charlie Kirk), hanno trovato il loro condottiero nel vicepresidente JD Vance, contrario all’interventismo trumpiano, affiancata dalla capa dell’intelligence Tulsi Gabbard, umiliata pubblicamente da Trump per aver osato negare che l’Iran fosse vicino a costruire la bomba nucleare.
jd vance e donald trump nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
Il Caligola della Casa Bianca prima l’ha ricondotta all’ovile dicendo: “Si sbaglia”. Poi l’ha costretta a una pubblica ammenda, con una inversione a U imbarazzante, e infine l’ha tenuta fuori dalla situation room durante l’attacco americano ai tre siti nucleari iraniani: Fordow, Natanz e Isfahan.
La tensione tra "King Donald" e i sostenitori Maga di "Amerca First" è altissima: il Boss col ciuffo trapiantato ha minacciato Thomas Massie, il deputato repubblicano del Kentucky che si è espresso contro l’operazione “Midnight Hammer”, chiedendo alla base Maga di “sbarazzarsi di lui, “eliminandolo come la peste”, e preannunciando che farà campagna nelle primarie dello Stato per sostenere un suo rivale. “È un sempliciotto che pensa che sia una buona politica per l’Iran avere l’arma nucleare al massimo livello, mentre allo stesso tempo grida ‘Morte all’America’ a ogni occasione”, è stata la replica di Trump. Ladies e gentlemen, benvenuti al Caos Mondiale...
Thomas Massie 2
il discorso di ali khamenei dal bunker 2
mojtaba khamenei
steve bannon e jd vance - i cattolici maga
LA FOLLA OSANNA KHAMENEI
DAN CAINE ILLUSTRA L OPERAZIONE MIDNIGHT HAMMER
jd vance e donald trump nella situation room durante i bombardamenti americani sull'iran
DONALD TRUMP AL G7 IN CANADA
foto satellitari del sito nucleare di fordow dopo l attacco usa
attacco usa all iran foto satellitari del sito nucleare di fordow
mojtaba khamenei 4
Thomas Massie
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