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    SU LAGARDE! LA NUOVA PRESIDENTE DELLA BCE VUOLE DIFENDERE A TUTTI I COSTI LA LINEA DRAGHI E RILANCIARLA, MA I FALCHI TEDESCHI VOGLIONO FARLE RIVEDERE AL RIBASSO L’OBIETTIVO DELL’INFLAZIONE - RIUSCIRÀ A RESISTERE? IL GRANDE OBIETTIVO È CONVINCERE I TEDESCHI A SPENDERE UN PO’ DI SOLDI PER LA CRESCITA - OGGI LA PRIMA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DOPO IL CAMBIO AL VERTICE


     
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    Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

     

    christine lagarde christine lagarde

    L' attesa sarà trepidante, quando alle 14,30 in punto la neo presidente della Bce, Christine Lagarde, comincerà a commentare le decisioni di politica monetaria adottate dal Consiglio direttivo dei banchieri centrali. Anche se non sono attese grandi novità, il linguaggio sarà importante, ogni sillaba soppesata.

     

    christine lagarde mario draghi christine lagarde mario draghi

    E di Lagarde si è notato solo che ha recentissimamente adottato uno stile più sobrio, quasi penitenziale, forse per convincere gli austeri monaci a guardia dell' euro che persino una donna può guidare la Bce. In ogni caso, l' ex direttrice del Fmi comincia il suo mandato in trincea. Dopo l' ultimo pacchetto di misure approvato a settembre da Draghi, la banchiera francese rischiava di ritrovarsi i suoi due connazionali all' opposizione: Benoit Coeurè e il governatore della Banca centrale francese, François Villeroy de Galhau, si erano opposti al riavvio del programma di acquisti di titoli di Stato, il cosiddetto quantitative easing (Qe).

    francois villeroy de galhau francois villeroy de galhau

     

    benoit coeure benoit coeure

    E avevano anche espresso il loro dissenso su un ulteriore taglio del tasso sui depositi. Per il resto, il fronte dei ribelli si era nutrito dei "soliti" falchi, dunque tedeschi, olandesi e austriaci. Ma nella riunione successiva - l' ultima di Draghi - sembra che le distanze tra i fronti si siano ridotte. Del resto, il Consiglio direttivo di ottobre non ha potuto far altro che constatare che l' economia continua a muoversi a ritmi striscianti, quando non rischia addirittura di fermarsi. E l' inflazione è ancora lontanissima dagli obiettivi programmatici, dal 2 per cento statutario.

     

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    Una scorciatoia, ovvio, ci sarebbe. Cambiare l' obiettivo, abbassarlo, e riprendersi i margini per politiche monetarie un po' meno generose. È il sogno segreto di tanti falchi, e ieri, non a caso, l' ennesimo editoriale su un grande giornale tedesco invitava la Bce a fare esattamente questo. Ma quanto sarebbe credibile Francoforte, se ammettesse implicitamente di non riuscire a raggiungere il suo obiettivo e lo abbassasse, per dire, dal 2 all' 1 per cento? Anche se il dibattito è in corso da mesi ed è legato a quello sul rischio di una stagnazione secolare, su anni o decenni a venire che rischiano di essere caratterizzati da una crescita al palo.

     

    CHRISTINE LAGARDE CHRISTINE LAGARDE

    Un orizzonte che condannerebbe Lagarde a confermare a lungo l' attuale traiettoria di politica monetaria. Come la Fed americana che ieri ha lasciato invariati i tassi (1,50%-1,75%) che potrebbero restare a questi livelli per tutto il prossimo anno. L' altra grande sfida per Lagarde è quella di provare a convincere i governi dell' eurozona a mettere sul piatto misure di stimolo per la crescita. Il messaggio della Bce è diventato martellante nella richiesta rivolta soprattutto a governi che hanno i margini fiscali, come la Germania, a fare scelte pro-crescita. Scongiurare la stagnazione secolare e la condanna eterna a politiche iper-accomodanti - e ai falchi perennemente in trincea - sarà uno dei suoi principali obiettivi.

     

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    Infine, chissà se qualcuno si lancerà da oggi in una "foulardologia": Lagarde è nota per la sua predilezione per quelli di Hermès. Non ci sarebbe nulla d i strano: negli ultimi otto anni qualche aruspice ha disperatamente tentato di stabilire una correlazione tra il colore delle cravatte di Draghi e le decisioni di politica monetaria. Risultato: il bordeaux o il blu erano random, indipendenti dai suoi umori da falco o da colomba. Così, gli analisti di tutto il globo sono stati inevitabilmente costretti a farsi sorprendere dalle sue parole.

    E da oggi penderanno dalle labbra della sua erede.

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