franco bernabe chicco testa foto di bacco
Sara Bennewitz per ''La Repubblica''
A volte ritornano: Franco Bernabè si avvicenda alla presidenza di Cellnex al posto di Marco Patuano, lo stesso che prese il suo posto alla guida di Telecom Italia nel 2014. La decisione è maturata da quando Edizione, la holding dei Benetton, ha nominato alla presidenza Gianni Mion, dopo l'uscita dalla tolda di comando di Marco Patuano e Fabio Cerchiai, che però è rimasto presidente di Atlantia (la società che controlla Autostrade per l'Italia e gli Aeroporti di Roma).
La famiglia Benetton, che conosce Bernabè da anni, sotto la regia di Gilberto Benetton e di Mion, nel 2009 decise di vendere quello che restava dalla quota in Telecom che al tempo era guidata dal manager di Vipiteno. Per la dinasty veneta, l'avventura nelle telecomunicazioni iniziata nel 2001 al fianco di marco Tronchetti Provera e terminata otto anni dopo al fianco di Mediobanca, Generali e Telefonica, è costata circa 1,5 miliardi di perdita.
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Ora Bernabè, classe 1948, per anni ai vertici dell'ex monopolista italiana delle tlc, tornerà per conto dei Benetton a presiedere il cda di Cellnex, la maggiore società delle torri di trasmissione d'Europa. Il gruppo guidato da Tobias Martinez è stato acquistato da Edizione un anno fa, dopo l'acquisizione da parte di Atlantia del colosso delle infrastrutture Abertis.
Peraltro Bernabè fino allo scorso maggio era il primo candidato della lista di Vivendi per rientrare - per la quinta volta nella sua storia - nel cda Telecom. Una posizione che a questo punto sarebbe in conflitto d'interessi, dato che la Inwit di Telecom è il primo operatore italiano delle torri, e compete contro Cellnex che nella penisola ha rilevato le infrastrutture di Wind e quelle di Iliad, impegnandosi per conto dell'operatore francese a costruirgli la rete per i cellulari di quinta generazione.
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