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    OLTRE IL RIDICOLO - PER LA QUARTA VOLTA IN UNA SETTIMANA, BERLUSCONI CONFERMA LA FIDUCIA A BERTOLASO - MA SILVIO QUANTE CAPRIOLE DEVE INVENTARSI PER AIUTARE RENZI ED IL PD AD ANDARE AL BALLOTTAGGIO CONTRO GRILLO? - L'IRA DI STORACE: ''RAGGI E GIACHETTI RINGRAZIANO'' - MARCHINI: “OGGI ANCHE IL CENTRODESTRA È MORTO. È UNA OTTIMA NOTIZIA”


     
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    BERLUSCONI BERTOLASO BERLUSCONI BERTOLASO

    1. DAGONOTA

    Ma Berlusconi quante capriole deve inventarsi per aiutare Renzi ed il PD ad andare al ballottaggio contro Grillo? Tutte le invenzioni di Silvio per dividere il centro-destra ed evitare che vada al confronto diretto con i grillini, evitando così la debacle di Renzi che rischia altrimenti nemmeno di andare al ballottaggio alle elezioni amministrative di Roma.

     

    2. BERLUSCONI IRREMOVIBILE "A ROMA CON BERTOLASO" MARCHINI: OK, SIETE FINITI

    BERTOLASO BERLUSCONI MELONI MARCHINI BERTOLASO BERLUSCONI MELONI MARCHINI

    Mauro Fava per La Repubblica

     

    Più dell' unità del centrodestra, ha prevalso quella di un partito già piuttosto malconcio. Per la quarta volta in una settimana, Silvio Berlusconi conferma la fiducia a Guido Bertolaso che, a questo punto, dovrebbe restare fino al 5 giugno il candidato sindaco di Roma per Forza Italia.
    Il Cavaliere sceglie l' ex capo della protezione civile al termine di una giornata in cui, dicono, cambia idea più di una volta.

    berlusconi e bertolaso batman robin berlusconi e bertolaso batman robin


    Lo testimonia la telefonata che Altero Matteoli, ufficiale di collegamento incaricato di tenere i rapporti coi Fratelli d' Italia, fa a Ignazio La Russa. Poco prima di pranzo gli comunica che «è fatta», si vira su Giorgia Meloni, si ricompatta il centrodestra. La Russa chiama la candidata e le riferisce la decisione che riporta la situazione alla mezzanotte di 4 giorni fa, quando sembrava chiuso l' accordo per una federazione di centrodestra tra Forza Italia, Fdi e Lega, con Berlusconi nel ruolo di coordinatore. Ma allora come ieri, in poche ore cambia tutto: basta un pranzo (a tavola, col Cavaliere l' eurodeputato Antonio Tajani e la fedelissima Maria Rosaria Rossi) e si capovolge di nuovo la situazione.

    MARCHINI to MARCHINI to


    Alle 19 da Palazzo Grazioli esce il comunicato che sembra proprio chiudere la partita: «Noi abbiamo fatto del mantenimento della parola data la regola del nostro impegno politico. Per questo non possiamo accettare che gli accordi pubblicamente assunti vengano disattesi, men che meno per calcoli egoistici di partito». Berlusconi si dice «dispiaciuto che a Roma non si sia potuta realizzare l' unità del centrodestra » e ribadisce un «deciso sostegno a Guido Bertolaso». «La questione è chiusa », chiosa Salvini. E così, la candidatura dell' ex capo della Protezione civile, nata "unitaria" il 12 febbraio, diventa una corsa solitaria.


    Lui via Twitter ringrazia Berlusconi «per sostenermi sempre con vigore. Ancora più determinato a risollevare Roma».
    Ora ha il problema di comporre le liste: la civica e quella di Forza Italia, dove non si riesce a trovare nessuno disposto a fare il capolista. Mentre nei Municipi si teme la grande fuga verso la Meloni o Alfio Marchini, l' imprenditore civico sul quale, nelle ultime 48 ore, sembrava pendere la bilancia di Berlusconi. A spingere verso di lui soprattutto Tajani ma anche Gianni Letta (che ieri era a Palazzo Grazioli) e Fedele Confalonieri. «Ma convergere su Marchini è sembrata a Berlusconi una mossa troppo azzardata», dicono da Forza Italia.

    ALFIO MARCHINI ALFIO MARCHINI


    E così ognuno va per sé e, nel centrodestra, i candidati restano quattro. Da Forza Italia c' è ancora qualcuno che spera di convincere Francesco Storace a sostenere Bertolaso. Ma il leader della Destra che ieri mattina ha sentito Berlusconi, non sembra disposto a lasciarsi convincere. Al Cavaliere ha spiegato che se il quadro non si semplifica non sarà certo lui a rinunciare alla candidatura.

    STORACE BERLUSCONI STORACE BERLUSCONI


    Forza Italia esce con le ossa rotte ma Berlusconi evita scissioni. L' asse del nord (Paolo Romani, Giovanni Toti, Mariastella Gelmini), che "adora" la Meloni, mastica amaro ma incassa almeno la bocciatura dell' ipotesi Marchini. Il Cavaliere, così, derubrica la vicenda di Roma a «bega locale » e riparte per Arcore.

     

    MELONI BERTOLASO MELONI BERTOLASO

    Due tweet chiudono la giornata. Prima Storace: «Necrologio: a Roma è morta la speranza. Giachetti e Raggi sentitamente ringraziano Berlusconi, Meloni, Salvini». Poi Marchini: «Oggi anche il centrodestra è morto. È una ottima notizia. Bisogna andare oltre i vecchi schemi».

    bertolaso meloni rom 9 bertolaso meloni rom 9

     

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