Amedeo La Mattina per “la Stampa”
salvini berlusconi
«Vedrete, quello ha in testa un'alleanza elettorale con i 5 Stelle». Silvio Berlusconi è convinto che Matteo Salvini abbia pianificato tutto. La stessa scelta di indicare Marcello Foa alla presidenza della Rai senza averla concordata, andrebbe in questa direzione.
Nella direzione di mollare definitivamente gli ormeggi del centrodestra e pensare a intese elettorali con M5S già a partire dalle regionali in autunno e nella primavera del 2019. È una convinzione diffusa dentro Forza Italia dove cresce di giorno in giorno la voglia di opposizione a governo giallo-verde, senza più distinguere tra Lega e 5 Stelle. Quello che sta succedendo in Parlamento è abbastanza chiaro.
conte salvini di maio
«È solo l'inizio, vedrete i numeri che faremo... Il Nazareno con il Pd lo stanno facendo quelli della Lega che aiutano ad approvare un provvedimento che piace alla Cgil». Mariastella Gelmini sta andando a bere un caffè alla buvette. In aula intanto lei e i deputati di Forza Italia stanno bombardando il decreto dignità, un attacco a testa bassa come non si vedeva da tempo da parte degli azzurri. Con argomenti che fanno male, infastidiscono moltissimo gli ex alleati della Lega già sono molto tesi per le critiche arrivate dagli industriali veneti, da un pezzo importante del loro elettorato.
berlusconi salvini
«State danneggiando gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti», urla dal suo scranno la capogruppo Fi. E la sua collega del Senato Annamaria Bernini mette due dita negli occhi al leader del Carroccio Matteo Salvini: «Siamo delusi per la sbandata a sinistra di questa Lega di governo. A Salvini chiediamo che resti fedele ai nostri comuni elettori di centrodestra e a tutto quel mondo piccolo e medio-imprenditoriale che ha sperato il 4 marzo di veder nascere un vero governo del cambiamento. I 5 Stelle sembrano invece aver vinto il braccio di ferro e imposto una politica economica di sinistra».
Salvini aveva sperato di tenere al guinzaglio Silvio Berlusconi, si era illuso in un' opposizione morbida, accondiscendente, utile in caso di difficoltà durante i marosi della navigazione giallo-verde. Invece il Cavaliere ha deciso di giocare duro. Ha pure nominato alla vicepresidenza del partito Antonio Tajani, l'uomo più inviso al vicepremier leghista che lo ha sempre combattuto al Parlamento europeo, considerandolo la longa manus in Italia di Angela Merkel nelle politiche di austerità e anti-sovraniste. È stato Tajani a dire l'altro ieri per la prima volta in maniera esplicita che gli azzurri mai avrebbero votato Marcello Foa.
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
E lo ha detto, guarda caso, a Mestre durante una conferenza stampa tenuta con Renato Brunetta per stroncare il decreto dignità e far capire agli imprenditori veneti, e italiani in generale, chi veramente rappresenta i loro interessi. Di fronte all'opposizione crescente di Forza Italia, Salvini si è irrigidito e ha deciso di fare di testa sua sulla presidenza della Rai, indicando Foa.
Non voleva far entrare il Cavaliere nella trattativa su ruoli apicali di viale Mazzini. In questo modo ha evitato di irritare il vero nuovo alleato Luigi Di Maio. Basta tutto questo per spiegare perchè il ministro dell'Interno non abbia fatto mezza telefonata ad Arcore per comunicare direttamente a Berlusconi la sua scelta?
SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI
Il Cavaliere ha più di un sospetto, quasi una convinzione: Salvini ha deciso che sia arrivato il momento di poter rappresentare da solo tutto il centrodestra e di poter far a meno di Forza Italia. Il passaggio successivo, secondo il Cavaliere, sarebbe appunto un' intesa elettorale con i 5 Stelle alle regionali in autunno e nella prossima primavera. Intese tutta da costruire, ma smentita dai diretti interessati.
Dalla Lega il commento è questo: «Fantasie, solo fantasie, semmai Berlusconi si chieda perchè Forza Italia è precipitata al 7%. Votando contro Foa insieme al Pd, è chiaro che Fi pensa in prospettiva di allearsi con i Democratici».