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    “BERLUSCONI MI FREGÒ E MI ‘PORTÒ VIA’ UN PALAZZO” – PIPPO BAUDO RICORDA QUANDO BERLUSCONI LO CONVINSE A LASCIARE LA RAI PER PASSARE AL BISCIONE, CON UN CONTRATTO DA 50 MILIARDI DI LIRE PER 5 ANNI: “LUI SI ERA INNAMORATO DI ME E MI CORTEGGIAVA IN MODO INCESSANTE” – “RICCI MI PRESE DI PUNTA, CE L’AVEVA DA SEMPRE CON ME…” – POI LA DECISIONE DI RESCINDERE IL CONTRATTO DOPO UN ANNO, CON UNA PESANTE PENALE DA PAGARE: “SILVIO SAPEVA CHE NON AVEVO TUTTI QUEI SOLDI E ALLORA MI CHIESE DI CEDERGLI UN PALAZZO DI MIA PROPRIETÀ CHE GLI STAVA MOLTO A CUORE…”


     
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    Estratto dell'articolo di Renato Franco per www.corriere.it

     

    Il primo incontro?

    SILVIO BERLUSCONI RAFFAELLA CARRA PIPPO BAUDO SILVIO BERLUSCONI RAFFAELLA CARRA PIPPO BAUDO

    «Lo ricordo benissimo. Lui si era innamorato di me. Si innamorava spesso delle persone e quando si innamorava le corteggiava in modo incessante. Mi volle conoscere, andai a incontralo ad Arcore e mi disse che mi voleva come direttore artistico delle sue reti. Io tentennavo perché lui aveva Mike Bongiorno, ma mi tranquillizzò dicendomi che lo aveva fatto presidente. A quel punto accettai».

     

    Pippo Baudo ha conosciuto bene Silvio Berlusconi: nel 1987 lo convinse a lasciare la Rai e a firmare un contratto in esclusiva con l’allora Fininvest. La cifra era da capogiro: 50 miliardi di lire per 5 anni.

     

    PIPPO BAUDO SILVIO BERLUSCONI PIPPO BAUDO SILVIO BERLUSCONI

    […]

     

     

    Qualcuno la prese di punta? Chi le fece la guerra?

    «Ufficialmente nessuno si lamentò».

     

    Ufficialmente no, ma tra le righe, magari Ricci...

    «Beh Ricci sì. Lui ce l’aveva da sempre con me e quella diventò un’altra occasione per attaccarmi».

     

    Su Canale 5 fece «Festival» con Lorella Cuccarini...

    «Fu un successo enorme. Registravamo le puntate al Palatino, finivamo di montare alle 6 del mattino e poi partivano le cassette per le varie regioni italiane perché allora non c’era ancora la diretta. Ricordo che, quando arrivavano gli ascolti, la prima telefonata al mattino me la faceva lui».

    PIPPO BAUDO GIORGIO FALETTI - CANALE 5 PIPPO BAUDO GIORGIO FALETTI - CANALE 5

     

    In fondo però lei era un volto Rai e non riuscì a diventare veramente un uomo Mediaset. A gennaio del 1988 decise di rescindere l’esclusiva, anche a costo di una penale mostruosa (si parla di miliardi) e dell’inattività per un anno, come prevedevano le clausole del contratto.

    «Andai da Berlusconi a dirgli che volevo andarmene e lui mi rispose che non poteva fare brutta figura nei confronti dei suoi, che dovevo pagargli una penale come risarcimento. Lui sapeva tutto di me, sapeva che non avevo tutti quei soldi e allora mi chiese di cedergli un palazzo di mia proprietà che gli stava molto a cuore. Io ormai mi ero fissato, volevo andarmene e gli dissi che andava bene, che ci saremo rivisti più avanti per firmare. Lui mi stoppò: firmiamo subito. Aprì una porta ed entrò un notaio. Aveva previsto tutto».

     

    pippo baudo raffaella carra silvio berlusconi pippo baudo raffaella carra silvio berlusconi

    Insomma Berlusconi l’ha fregata, il palazzo valeva miliardi...

    «Eh sì, mi ha fregato. Io volevo trattare, ma sull’atto c’era già scritto tutto, anche le particelle catastali. In quella palazzina di fronte alla Fao ci mandarono il Tg5. Enrico Mentana la chiamava Palazzo Baudo».

     

    […]

     

    Molti però sostengono che il suo modello di tv ha fatto danni...

    pippo baudo antonio ricci foto di bacco pippo baudo antonio ricci foto di bacco

    «Berlusconi rappresentava il Paese di allora e quello che è venuto dopo. Tutto questo danno non penso assolutamente che l’abbia combinato».

    maurizio costanzo pippo baudo foto di bacco maurizio costanzo pippo baudo foto di bacco pippo baudo 5 pippo baudo 5

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