Mattia Feltri per ‘La Stampa'
Michaela BiancofioreOnorevole Biancofiore, lei è senza dubbio un'inutile idiota: «Alfano non ha tutti i torti».
Come?
«Inutile non mi sento ma idiota sì».
Idiota?
«Certo, mi sento idiota se penso a tutto ciò che Angelino ha ricevuto in vece di tanti altri che hanno militato in Forza Italia e nel Pdl ma non hanno sgomitato e scodinzolato. Perché lui è uno che davanti a Berlusconi ha scodinzolato più di Dudù».
Non esageri...
«L'ho visto io stessa più volte stendersi a pelle d'orso davanti al presidente, blandirlo, esaltarne i successi e del resto l'ha fatto con tutti i suoi mentori, da La Loggia a Miccichè. Chiedete a loro».
Si sarà emancipato.
«Emancipato? Ma non gli tornano alla mente tutti i ruoli e gli incarichi che ha avuto, lui, che non se li è mai guadagnati? A quarant'anni ha avuto in mano un partito da 35-40 per cento e l'ha ridotto all'undici».
Non era solo colpa sua.
«Ma se non ha mai vinto un'elezione? Ha perso persino quelle del suo condominio. A Berlusconi non ha mai dato nulla, è stato solo capace di prendere poltrone e soldi».
Soldi?
«Uno che fa il ministro guadagna di più, o no? Al partito era circondato da 10 o 15 segretarie e collaboratori. Ma via!».
Ditelo a Berlusconi: lì ce l'aveva messo lui.
«E gliel'ho detto. Mille volte. Se Berlusconi ha un difetto è che non è capace di capire chi gli è davvero amico. Fu un caso clamoroso di fiducia malriposta. Ma lo avete sentito oggi (ieri, ndr)? Quanta cattiveria, quanto livore».
È la stessa cattiveria e lo stesso livore che lui rimprovera a voi.
«Ma è il cane che si morde la coda! E comunque è lui che se ne è andato. E ricordatevi che mi fece fuori dal governo, in cui ero sottosegretario, soltanto perché ero una fedele berlusconiana. Mi epurò».
Se voi gli dite utile idiota, lui dice a voi inutili idioti.
«La verità è che Alfano soffre di sindrome rancorosa del beneficato - inutile che vi spieghi, no? - e di sindrome da palazzo Chigi».
Adesso è leader di un partito.
«No perché leader non ci si autonomina: si è leader quando si hanno i voti della gente, come li ha Berlusconi, e Alfano non li ha. Lui può sbandierare tutti i sondaggi che vuole, ma sono pezzi di carta».
Sono sondaggi: li guardano tutti.
«E io guardo quelli che abbiamo noi, di cui mi fido, e vedo che il Nuovo centrodestra è ben al di sotto del quattro per cento».
Oggi Alfano ha detto che non si è mai sentito così lontano da Forza Italia, e che non è più tanto sicuro di volersi alleare con voi. Potrebbe essere un guaio.
«Un guaio? Ma io rido! Non ci serve il Nuovo centrodestra. Noi raggiungeremo il 37 per cento da soli, e da soli andremo al governo. Quanto a lui, finirà schiacciato da Renzi».
RENZI E LETTA