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    OK LO SCONTRO CON LA CINA MA GLI USA NON DEVONO FREGARE ANCHE NOI – BIDEN E VON DER LEYEN SI INCONTRANO PER UN PATTO SULLO SCAMBIO DI MATERIE PRIME E PER DISCUTERE DEGLI EFFETTI DELL’INFLATION REDUCTION ACT, IL PIANO AMERICANO CHE CONCEDE GENEROSI SUSSIDI ALLE AZIENDE MA LI VINCOLA ALL’USO DI MATERIALI MADE IN AMERICA - DAL VERTICE, OLTRE ALLA DECISIONE DI APRIRE IL MERCATO USA A VEICOLI ELETTRICI EUROPEI, È EMERSA ANCHE LA DECISIONE DI FARE UN PASSO AVANTI SU UN ACCORDO GLOBALE SULLA PRODUZIONE DI ACCIAIO E ALLUMINIO PULITO ENTRO OTTOBRE 2023 – TUTTO ‘STO CASINO OVVIAMENTE SERVE A SGANCIARE L’OCCIDENTE DALLA CINA…


     
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    1 - PATTO SU MATERIE PRIME E LIBERO SCAMBIO USA E UE VOGLIONO SGANCIARSI DALLA CINA

    Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

     

    joe biden ursula von der leyen joe biden ursula von der leyen

    «La Russia pagherà per la sua atroce guerra», dice Ursula von der Leyen seduta a fianco al presidente americano Joe Biden, nello Studio Ovale, all'inizio di un colloquio, il primo a Washington dal novembre del 2021, dominato simbolicamente dalla partnership fra Usa e Ue in difesa dell'Ucraina, ma che sul piano concreto ha visto i leader discutere di transizione verde, sicurezza economica e delle problematiche che l'Ira (Inflation Reduction Act) ha innescato con i suoi sussidi alla produzione Made in Usa.

     

    […] la Ue era irritata per la valanga di soldi che gli americani hanno messo sul piatto […] Sia l'Ira sia l'EU Green Deal Industrial Plan «hanno lo stesso obiettivo di costruire un'economia pulita e costruire una supply chain resiliente, sicura e diversificata». Da un punto di vista concreto, Usa ed Europa rafforzeranno la cooperazione sui «minerali critici» e sulla «supply chain delle batterie».

     

    Ursula Von Der Leyen Joe Biden Ursula Von Der Leyen Joe Biden

    Per fare questo partiranno dei negoziati per avere un accordo di libero mercato specifico (e limitato) ai minerali in modo da consentire che le materie rare estratte o processate in Europa possano rientrare in quelle consentite per accedere ai benefici fiscali nell'ambito dell'Ira che mobilita 430 miliardi di dollari.

     

    E' una strada che abbatte le tariffe in un campo strategico e soprattutto toglie dal tavolo la paura di trovarsi in quella che gli europei hanno definito una «corsa dei sussidi». Per questo Usa e Ue hanno annunciato «il lancio di un Dialogo per gli incentivi sull'energia pulita» proprio per coordinare i programmi di sussidi e non creare frizioni […] L'intesa transatlantica è anche un messaggio indirizzato alla Cina. Sia Biden sia la presidente della Commissione hanno evidenziato la necessità di staccare l'Europa da qualsiasi dipendenza straniera. […]

     

    joe biden ursula von der leyen joe biden ursula von der leyen

    […] il premier Rutte ha annunciato l'imposizione di restrizioni sull'export verso la Cina di tecnologica (microchips) della ditta cinese leader del settore ASML. Era una delle richieste che Biden aveva fatto in gennaio […] Ora Usa e Ue getteranno le basi per una piattaforma che sarà poi discussa dal G7 sulla cosiddetta «sicurezza economica», ovvero la cessione di chips e altro materiale critico a Pechino. […] Biden  […] è pronto a una nuova stretta sull'export di semiconduttori e chips alla Cina. […] Dal vertice, oltre che la decisione di avviare un negoziato sui minerali basilari e aprire il mercato Usa a veicoli elettrici europei, è emersa anche la decisione di fare un passo avanti su un «accordo globale sulla produzione di acciaio e alluminio entro ottobre 2023».

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    2 - PRIMO ACCORDO TRA UE E USA SUI SUSSIDI SI PARTE DALLE BATTERIE

    Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”

     

    […] superare gli attriti provocati dall’Inflation Reduction Act: […] L’Ira è una legge approvata dal Congresso nell’agosto scorso, che offre 369 miliardi di dollari per lo sviluppo della sicurezza energetica e la lotta ai cambiamenti climatici. Ha provocato forti tensioni tra Usa e Ue perché concede generosi sussidi, ma li vincola all’uso di materiali made in America, con la sola eccezione di Canada e Messico perché hanno un trattato di libero scambio con Washington. Ciò penalizza le auto elettriche e gli altri prodotti europei, e rischia di far scappare le grandi aziende dal Vecchio Continente al Nuovo.

     

    terre rare terre rare

    Alla viglia del vertice gli obiettivi principali erano due: avviare un dialogo sui sussidi, per evitare la corsa a chi ne offre di più; e ottenere concessioni sul tema “Fta equivalent”, ossia la possibilità che alla Ue siano concesse eccezioni all’Ira simili a Canada e Messico. Per riuscirci, Washington e Bruxelles hanno avviato la discussione su un trattato commerciale limitato ai minerali usati per le auto elettriche e le batterie, come litio e nichel, che però rientrerebbe nelle condizioni stabilite dall’Ira per i free trade agreement, e quindi consentirebbe di estendere le eccezioni all’Europa. Ciò porrebbe le basi per la creazione di un “club” di paesi interessati allo scambio delle terre rare, che raggiungerebbe anche lo scopo di liberarli dall’attuale dipendenza dalla Cina.

     

    […] Biden non può rinunciare all’Ira per ragioni elettorali. Nel 2020 ha vinto perché ha riconsegnato ai democratici i voti dei colletti blu di Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, e se vuole rivincere nel 2024 deve dimostrare che sta riportando il lavoro negli Usa. Però non può permettersi di incrinare l’alleanza con l’Europa […]

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