ANGELA MERKEL JOE BIDEN
Federico Rampini per "la Repubblica"
Mancano 21 giorni al suo insediamento e Joe Biden incassa una prima sconfitta in politica estera, ad opera degli "amici" europei. L' accordo sugli investimenti tra la Cina e l' Ue , visto da Washington è un pessimo segnale.
XI JINPING IN VIDEOCONFERENZA CON I LEADER EUROPEI PER L'ACCORDO SUGLI INVESTIMENTI
Angela Merkel ha ignorato la richiesta della squadra Biden di aspettare il nuovo esecutivo Usa e di consultarlo. Xi Jinping mette a segno un' altra vittoria in un 2020 per lui trionfale. Il presidente cinese non paga alcun prezzo per le ultime violazioni dei diritti umani, da Hong Kong a Wuhan, dal Tibet allo Xinjiang. Gli americani sono scettici sulle concessioni di Pechino che hanno reso possibile questo accordo. Xi promette di liberare le imprese europee da un vincolo gravoso: l' obbligo di investire in joint venture con soci cinesi, una clausola capestro che per decenni ha legalizzato il furto di know how a vantaggio dei partner locali.
merkel xi jinping
Ma questa liberazione in alcuni settori avviene gradualmente, e solo quando ormai l' industria cinese ha cancellato il suo ritardo tecnologico. C' è l' impegno di trasparenza sugli aiuti di Stato alle imprese, e un' apertura agli europei in alcuni servizi e commesse pubbliche: sono promesse già formulate in passato e per lo più disattese. Non esistono meccanismi vincolanti per costringere la Cina a mantenere gli impegni.
campi di concentramento per uiguri, nella regione dello xinjiang 1
Nell' applicazione concreta Xi potrà continuare a privilegiare il suo "capitalismo politico", i campioni nazionali dell' industria di Stato, e a discriminare contro gli imprenditori europei. Le promesse più vaghe sono quelle che riguardano ambiente, diritti umani, trattamento dei lavoratori.
i musulmani uiguri costretti a mangiare ravioli con carne di maiale
In compenso la Cina conquista nuovi varchi preziosi nel settore energetico europeo. Biden può ancora sperare di far deragliare questo accordo nella fase di ratifica all' Europarlamento, dove le obiezioni americane troveranno consensi. Ma non si fa illusioni. Il presidente-eletto ha troppa esperienza di politica estera per non capire il segnale che arriva da Bruxelles. L' Ue lo accoglierà a braccia aperte, felice di chiudere il capitolo Trump. Ma un conto saranno le buone maniere, altro è la sostanza.
JOE BIDEN E XI JINPING
Nella nuova guerra fredda Usa-Cina, gli europei sono convinti di potersi ritagliare una posizione intermedia, scegliendo di volta in volta da che parte stare, in base ai propri interessi geo-economici e strategici. Non accettano che la riscoperta solidarietà occidentale sia un pretesto per subordinarli alle priorità di Washington, neanche sotto un nuovo presidente atlantista e multilateralista. Pensano perfino di poter insegnare a Biden la giusta via per estrarre concessioni da Xi. A loro volta, gli europei non dovranno scandalizzarsi se l' agenda Biden sarà segnata dal nazionalismo economico. Meno rozza nei modi, rispetto all' agenda Trump, ma non del tutto diversa.
posto di blocco nel campo di detenzione di artux, nello xinjiang prigionieri uiguri bendati nello xinjiang, in cina