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    BUIO SULLA PICCOLA MARIA MORTA IN PISCINA NEL SANNIO - IL GIOVANE ROMENO INDAGATO CONTINUA A NEGARE DI AVERLA UCCISA: “ABBIAMO FATTO SOLO UN GIRO IN MACCHINA” - IL PM: “NON CREIAMO MOSTRI” - IL SINDACO: “CHI SA O HA VISTO QUALCOSA PARLI”


     
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    1. MARIA, CACCIA AL KILLER CON IL DNA

    Stella Cervasio per “la Repubblica”

    SANNIO BIMBA ANNEGATA SANNIO BIMBA ANNEGATA

     

    Sotto torchio per ore, continua a ripetere «non sono stato io». Ancora un lungo interrogatorio per Petru Daniel Ciocan, il 21enne romeno che resta l’indagato numero uno per l’omicidio di Maria Ungurano, la sua connazionale di 9 anni trovata morta, dopo essere stata violentata — forse da tempo, come ha accertato l’autopsia — e poi scaraventata nella piscina di un agriturismo, nel piccolo centro di San Salvatore Telesino, nel Sannio.

     

    In serata il ragazzo, che aveva trascorso la giornata lontano dal paese, col suo legale è stato prelevato nuovamente dai carabinieri. Ed è stato incalzato dalle domande degli inquirenti: fino a notte.

     

    Nel pomeriggio era trapelata l’indiscrezione di un arresto imminente dovuto alla coincidenza del dna prelevato dai carabinieri del Ris. Il paese sembrava tirare un sospiro di sollievo. Invece i tempi si sono allungati di nuovo: non ci sono evidentemente gravi indizi a reggere un fermo. «Chi sa o ha visto qualcosa, parli», dice il sindaco, Fabio Romano.

    SANNIO BIMBA ANNEGATA SANNIO BIMBA ANNEGATA

     

    «Per questo faremo una veglia di preghiera, vogliamo sensibilizzare le coscienze, se qualcuno può dare una mano , non si tiri indietro». Un’intera giornata di interrogatori, a San Salvatore assediata dalle telecamere.

     

    Sono sfilate in caserma 40 persone: i compagni di scuola della bambina, il parroco, il sacrestano, altri romeni e immigrati del paese, che sono, secondo dati Istat, 183, quasi tutti nordafricani e una ventina di romeni. Tanti abitanti di San Salvatore sono stati sentiti dagli uomini del colonnello Pasquale Vasaturo, il comandante provinciale, coordinati dalla Procura retta da Giovanni Conzo.

     

    «Non vogliamo creare mostri, c’è bisogno anche del tempo giusto, oltre che della doverosa professionalità », sottolinea il procuratore. Il colonnello Vasaturo annuisce. «Lasciateci fare tutte le verifiche, non possiamo escludere nulla». Indagini concentrate sul buco temporale: dalle 19.40, ora in cui Maria viene vista in compagnia di Daniel Petru, fino a mezzanotte e 7 minuti, quando il corpo della bimba viene trovato senza vita nella piscina del resort.

    SANNIO BIMBA ANNEGATA SANNIO BIMBA ANNEGATA

     

    Le giostraie presenti per la festa patronale prima raccontano d’ aver visto “una bambina bionda” nella piazza vicino al resort, poi ritrattano. Esaminati anche i disegni scolastici della bambina, per osservare segnali di molestie («ma Maria — dice una delle insegnanti — disegnava solo cuori e stelle, niente di cupo »). Nel pomeriggio, i genitori, Marius e Andrea, dopo alcune ore trascorse in caserma, vengono riaccompagnati a casa, prelevano qualcosa, poi tornano in caserma. Dove restano fino a notte. «Le ore passano», ripete la madre, Andrea. Come se il tempo possa cancellare quello che è stato fatto a sua figlia. L’incubo è che il delitto resti senza colpevoli.

     

    Il parroco, don Franco Pezone, non fa ipotesi: «L’ho intravista in chiesa mentre celebravo la messa, quando è venuta a domandare se si sarebbe fatta la processione per Sant’Anselmo d’Aosta. Ma non è tornata ». Dov’era finita Maria? Chi ha incontrato, a parte Daniel? L’avvocato della famiglia Unguranu, Michele D’Occhio, ha dichiarato: «Aveva graffi sulla schiena, forse l’hanno fatta passare sotto la rete del resort». Forse trascinata dal suo assassino.

     

    2. “NON L’HO UCCISA IO È STATA LEI A CHIAMARMI POI ABBIAMO SOLO FATTO UN GIRO IN MACCHINA”

    Conchita Sannino per “la Repubblica”

     

    Ti guarda obliquo. Non sai se è paura di te e della gogna. O terrore di lasciarsi scoprire. «Sono innocente, giuro. Sono un lavoratore. Mi arrangio a fare tutto. Non so che cosa è successo a Maria. Sono rimasto male, mi dispiace per lei. Chi se lo aspettava? Siamo gente tranquilla».

    SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA

     

    Petru Daniel Ciocan, ventunenne, originario di Reghin, Romania, è arrivato in Italia otto anni fa. Da cinque, vive con sua sorella Cristina, badante presso alcune famiglie, in questo paesino del beneventano tra boschi e antichi resti della città di Telesia. Nello studio del suo avvocato, Giuseppe Maturo, Petru è timido nelle risposte, provato per la tensione.

     

    Poco dopo, sarà costretto a tornare in caserma, a Cerreto Sannita, per il secondo lungo interrogatorio. Un altro corpo a corpo a caccia della verità sull’atroce delitto di Maria: 9 anni, violentata (forse «da mesi») e annegata.

     

    Daniel, Maria è sparita domenica sera. Pochi minuti dopo la mezzanotte, il suo cadavere galleggiava in piscina. Lei l’ha portata in auto: cos’è successo?

    SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA

    «L’ho detto tante volte ai carabinieri. Stavo a casa, riposando. Abito a pochi metri dalla chiesa del paese. Erano le 19.30. Mi sono sentito chiamare da fuori. “Daniel, Daniel!”».

     

    Chi era: Maria?

    «Sì. Era lei. Mi sono affacciato. Sto al piano rialzato e ho chiesto cosa c’era. Mi fa: “C’è una ragazza che mi dà un po’ fastidio, posso stare un po’ con te?”» 

     

    Scusi, ma lei e la bambina eravate amici?

    «No, ci siamo visti qualche volta ».

    Un passo indietro. Come conosceva Maria o la sua famiglia?

    «Io ho conosciuto suo padre. Perché abbiamo lavorato qualche volta insieme, nei campi».

     

    Lei cosa fa?

    SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA

    «Un po’ di tutto. Mi arrangio. Ma in generale aiuto i contadini, taglio l’erba. E lavorando così conobbi il padre di Maria».

     

    E poi? Era diventato amico della famiglia?

    «Amico proprio no. Però sono andato qualche volta a casa loro. Quindi Maria l’ho vista solo qualche volta».

    E come faceva, allora, Maria, a conoscere il suo indirizzo? E a sapere che lei dal piano rialzato poteva sentirla?

    «Ah sì. Questo lo sapeva, perché al mio compleanno, il 21 marzo scorso, io ho fatto una piccola festicciola. E sono venuti anche i genitori di Maria e la bambina».

     

    Torniamo a domenica sera. Maria la chiama, lei cosa fa?

    «Dico: aspetta giù. Infilo le scarpe e scendo. Poi le dico: guarda che io, però, sto andando a prendere mia sorella che ha finito di lavorare a Telese. Vuoi venire con me? E lei dice: va bene».

     

    Però lei non ci arriverà mai a Telese. Né da sua sorella.

    «Sì: perché ho preso la solita strada ma c’era una gara podistica, tanti atleti, le transenne e quindi non potevo passare. Sono tornato indietro. Sono rientrato nel paese e ho lasciato Maria davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta. Chiedete agli altri: è vero, mi hanno visto che la bambina usciva dalla mia Polo blu. Dopo, non so che cosa è successo».

     

    MAMMA PICCOLA MARIA MAMMA PICCOLA MARIA

    Siete stati in auto quanto tempo?

    « Forse 30, forse 40 minuti».

    E di cosa avete parlato?

    «Non so, non mi ricordo, niente ».

     

    Scusi: la bambina aveva chiesto il suo aiuto, chiamandola dalla strada. C’era qualcuno o forse un’amichetta che le dava fastidio, e lei non le ha chiesto cosa succedeva? Come andava?

    «Ma no. Abbiamo sentito la musica in macchina».

     

    Si ricorda qualche brano, qualcosa che piaceva alla bambina?

    «No, non mi ricordo».

    Lei, dopo, che cosa ha fatto? Ha un alibi?

    «Sono riuscito ad andare a prendere mia sorella. E poi con mia sorella siamo andati a casa di alcuni anziani signori del paese che ci conoscono, ci vogliono bene e ci hanno offerto una fetta di torta».

     

    E poi?

    «Poi sono andato a dormire».

    E non si è accorto che intanto Maria era scomparsa e i genitori, con mezzo paese, erano in preda all’ansia?

    «No. A me il giorno dopo me l’hanno detto in paese. Io ero tranquillo. Poi mi ha chiamato mia sorella: “Uè cosa hai fatto, ti cercano i carabinieri”. Ma a me dispiace per Maria. Io sono innocente ».

    SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA SANNIO BIMBA ANNEGATA IN PISCINA

     

     

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