Alfonso Neri per l’ANSA
CONFALONIERI PIERSILVIO BERLUSCONI
I conti semestrali di Mediaset confermano le attese: torna l'utile dopo i costi affrontati per la mancata cessione di Premium, la pubblicità tiene nonostante il mercato in Italia stenti, il piano di taglio dei costi prosegue con anticipo sui tempi previsti. In apparenza nulla cambia anche nei rapporti con Vivendi, ma una piccola novità c'è: offerte per una partecipazione alla nascente joint venture nel settore media tra Tim e Canal+ (la prima fortemente partecipata, la seconda direttamente controllata dai francesi) non ne sono arrivate, ma di fatto non si chiude all'ipotesi.
PIERSILVIO, CONFA, ADREANI
La joint venture, da molti analisti indicata come il possibile veicolo per colloqui di pace con Vivendi, per ora è in fase di studio nei comitati interni di Tim, ma ormai sarebbe in rampa in lancio. Sull'ipotesi di una partecipazione del Biscione "ne abbiamo solo letto sui giornali e non abbiamo ricevuto alcun offerta", commenta il direttore finanziario di Mediaset, Marco Giordani, che comunque sottolinea come "noi guardiamo a ogni investimento che possa migliorare la perfomance finanziaria".
Ovviamente è un'affermazione generica, ma il nucleo di ciò che Bolloré vede come l''anti-Netflix' del Sud Europa è al momento l'unico mezzo con il quale i francesi possono avviare i primi contatti con il Biscione, in parallelo ovviamente alla soluzione della questione 'golden power' su Tim. Sul piano dei conti, Mediaset ha registrato i primi sei mesi dell'anno positivi, con una visione solida sul resto del 2017: l'utile netto è stato di 74 milioni rispetto alla perdita di 28 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso, i ricavi sono 'limati' a 1.845 milioni, ma la pubblicità segna un aumento del 2,2% nei sei mesi.
MATTEO CARDANI
La raccolta di luglio e agosto è stata negativa ma poco rilevante sul bilancio dell'anno, settembre è in ripresa e ottobre appare sulla "buona strada", spiega Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia. Confermata infine l'offerta "razionale" per i diritti televisivi in chiaro dei Mondiali di calcio in Russia e Qatar, anche se il Biscione pensa che altri (la Rai, anche se non è escluso l'inserimento di Discovery, Ndr.) abbiano fatto una proposta più aggressiva. Mediaset resta invece alla finestra sulla prossima gara per i diritti della Serie A. "Premium ha un piano anche senza calcio, ma comunque valutiamo con un approccio molto razionale ogni pacchetto sul mercato", conclude Giordani.
BOLLORE CANAL