Luigi Bisignani per Il Tempo
Caro direttore,
MATTARELLA
posso chiederti se ha ancora senso il discorso del Capo dello Stato, che arriva da sempre sulle nostre tavole con lo zampone e le lenticchie a capodanno? È infatti l' unica abitudine che non si rottama nonostante sia nata agli albori della Costituzione con il Presidente della Repubblica che parlava solo il 31 dicembre o con i messaggi alle Camere peraltro inascoltati.
Con la sua onestà intellettuale, il dubbio deve essere venuto anche a Mattarella, che ha iniziato dicendo di non volersi ripetere rispetto alle sue precedenti esternazioni. Solo negli ultimi quindici giorni l' abbiamo sentito con gli atleti, gli ambasciatori e le cosiddette alte cariche, soprannominate da un impertinente ex ministro «alte scariche» dello Stato.
MATTARELLA
Per apparire innovativo e più vicino alla gente ha scelto, anziché uno scranno o una scrivania, di riesumare una comoda poltrona. Immagino per lui la difficoltà delle prove, con due telecamere fisse da inseguire con lo sguardo per non perdere le lucine rosse e il gobbo che lo ha aiutato nella scaletta, non certo scritta in quel foglio che il presidente ha tenuto per tutto il tempo sulle gambe come coperta di Linus senza mai consultarlo.
Ma se l' è cavata bene, divertendosi, e forse magari ancora stupito di trovarsi dove si trovava. Nel complesso Mattarella è apparso rassicurante ma, vistala gravità del momento, ha deciso di non usare quella che per chi lo conosce bene è la sua arma principale, soprattutto quando sta con gli amati nipotini che scorrazzano nei giardini del Quirinale: il sorriso pieno e disarmante che illumina ancor di più i suoi occhi azzurri.
mattarella maggioni campo dall orto
A parte queste sfumature, qualche domanda va fatta, visto che il discorso verte su temi di drammatica attualità, sui quali il Paese sta dibattendo: da dove li prende i dati sulla ripresa economica che gli italiani ancora non vedono (e forse per questo si segnala un acquisto smisurato di lenticchie che secondo la vulgata portano tanti soldi)?
E neppure una parola sulla mancata spending review, sulla crisi nella sanita' o sul disastro provocato dalle banche con tanti risparmiatori truffati, tantomeno sulle riforme. Forse un segnale di gratitudine verso il capo del governo Matteo Renzi, che dalla Consulta l'ha catapultato al Quirinale, sebbene "democristianamente" non l'abbia mai citato?
MATTARELLA CON LA MACCHIA FOTOGRAFICA
E poi come mai come Capo del CSM non ha ricordato i tanti casi di mala giustizia, nel civile e nel penale, che bloccano il Paese? Al contrario ha occupato gran parte del discorso nella parte iniziale, a smog e inquinamento, forse proprio per deviare l' attenzione, e all' evasione fiscale.
SERGIO MATTARELLA E QUENTIN TARANTINO
Su un punto controverso ci potrebbe essere, invece, stando a qualche autorevole indiscrezione, una spiegazione. Neppure una parola infatti il presidente ha speso sui marò, ingiustamente trattenuti sotto processo in India da un tempo ormai infinito.
Gli sarebbe stato suggerito di non dire una parola perché una trattativa riservata è in corso e con ogni probabilità ci potrebbero essere degli sviluppi clamorosi a breve.
Mattarella è stato Ministro della difesa e con gli apparati USA ha mantenuto rapporti più che cordiali. Sarebbe questa la notizia migliore per iniziare il 2016.
renzi grasso mattarella
Comunque grazie, caro Presidente, perché con il suo primo messaggio, ancorché ricco di tanti inevitabili luoghi comuni, Lei è stato delicato e sobrio. Fa bene a non adeguarsi a questi tempi in cui tutto, anche le parole, si consumano troppo in fretta. Ne aspettiamo altri sei, magari con qualche sorriso in più. In tempo di gufi ne abbiamo tutti grande bisogno.