PRIMO BROWN

Sandra Cesarale per il “Corriere della Sera”

L' hip hop italiano piange Primo Brown (all' anagrafe David Belardi) che con l' hardcore militante e arrabbiato dei suoi Cor Veleno ha infuocato la scena rap non solo della Capitale.
 

È morto la notte di Capodanno dopo una lunga malattia. Qualche giorno fa su Facebook il suo papà aveva lasciato trapelare che le condizioni del figlio si erano aggravate. Aveva 39 anni David, e tanti rapper italiani hanno voluto lasciare il loro ultimo saluto sui social. I suoi amici di crew, Grandi Numeri e Dj Squarta hanno consegnato il loro dolore a pochissime parole: «Ciao frate'. Se ribeccamo presto».

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Ma sono arrivati anche i messaggi di Fabri Fibra («Ciao Primo. Ci rivediamo dall' altra parte. Riposa in pace frate'»), Piotta («Continuerò a pensarti forte./Continuerò ad ascoltarti forte»), Emis Killa («Non ci si conosceva ma ti rispettavo una cifra. Life is a bitch»). Jake La Furia dei Club Dogo ha scritto: «Pochi minuti dopo la fine di questo 2015 mi arriva la notizia di una grande perdita.

Per noi, per il rap, per la musica». E Gué Pequeno ricorda il primo singolo dei Cor Veleno: «Ero alle superiori e provavo-speravo di diventare un rapper e sentii 21 Tyson so ancora a memoria la strofa di Primo e quanto rimasi preso». Max Jovine dei 99 Posse ha postato: «Ho avuto la fortuna di conoscerti e di condividere con te anche momenti speciali, ma questo non addolcisce il mio dolore». Poi i ricordi di Gemitaiz, Saturnino, Nesli.

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I Cor Veleno si erano formati nel '93, partiti dall' underground, avevano saputo imporre oltre i confini romani le loro rime taglienti. All' inizio del 2000 Jovanotti li aveva voluti per aprire i suoi concerti.
 

Sono stati «opening act» anche delle star internazionali: Wu Tang Clan, 50 Cent, Gogol Bordello e Manu Chao. Hanno partecipato alle riprese di «20 sigarette» il film di Aureliano Amadei sulla strage dei soldati italiani a Nassiriya. L' ultimo disco di Primo Brown è della primavera 2014, in coppia con Tormento. Si intitola «El micro de oro». Poi, a settembre, la malattia lo costringe a ritirarsi. «Devo affrontare un viaggio difficile - scriveva - che non so dove porta, e come ritorna indietro».
I funerali si terranno oggi alle 12 a Roma, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie.

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