CARLO CALENDA VINCENZO BOCCIA
DAGOREPORT
Enzo Boccia ci ha messo poco a quadrare il cerchio riunificando Confindustria dopo l'elezione in cui prevalse su Alberto Vacchi per nove voti: le nomine dei responsabili dei comitati tecnici (organismi apparentemente di supporto ma fondamentali per delineare le politiche di temi decisivi per le imprese, come il fisco, l'energia o il credito) da una parte, e degli ultimi quattro membri dell'Advisory Board dall'altra, hanno coinvolto direttamente le associazioni territoriali di Milano, della Lombardia e dell'Emilia Romagna, che nella disfida elettorale erano finite nello schieramento perdente.
calienda e boccia
Così Assolombarda ha preso il Fisco con Carlo Bonomi e Scienze della vita con Rosario Bifulco, mentre Brescia (territoriale che aveva inizialmente spinto la candidatura di Bonometti alla presidenza degli imprenditori) si occuperà di Energia con Giuseppe Pasini mentre Matteo Zanetti di Bergamo ha la responsabilità di Credito e Finanza.
VINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIA
Nell'Advisory Board entrano invece Fedele Confalonieri, Sandro De Poli e Pietro Guindani, rispettivamente presidenti Mediaset, General Electric e Vodafone, e Gaetano Maccaferri, presidente del proprio Gruppo: non solo imprenditori a capo di grandi imprese ma anche rappresentanti di Assolombarda i primi tre e dell'Emilia Romagna l'ultimo, a testimonianza del fatto che se prima la legge elettorale bipolare di Confindustria divide e porta in finale due candidati con risultato ovviamente deciso per una manciata di voti, poi sono le capacità del presidente eletto a creare le condizioni per l'unità.
BOCCIA VACCHI
E Boccia ci ha lavorato, e' andato direttamente sui territori a parlare con tutti e in tempo record ha schierato un vertice compatto sul rilancio dell'associazione e sulle battaglie da affrontare per porre le imprese in grado di tornare alla crescita e il Paese a ritrovare l'ascensore sociale smarrito negli anni della grande crisi.