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    LE FUSIONI INDUSTRIALI CAMMINANO SULLE GAMBE DEGLI UOMINI – E BOLLORE’ HA GIA’ SCELTO CHI DOVRA’ GESTIRE LA MAXI OPERAZIONE TELECOM-CANAL PLUS-MEDIASET. SI CHIAMA ALEXANDER BOMPARD, VIENE DA FNAC, COLOSSO FRANCESE DELL’ELETTRONICA DA CONSUMO – PERCHE’ LUI? PERCHE’ E’ AMICO DI FILLON, PROSSIMO PRESIDENTE FRANCESE – A PARIGI SI VOTA IN APRILE


     
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    Occhio di Lince per Lettera 43

     

    Alexandre Bompard1 Alexandre Bompard1

    Se volete sapere come andrà a finire la telenovela tra Vivendi e Mediaset, segnatevi questo nome: Alexandre Bompard. Nato a Saint-Étienne e vissuto a Megève, 44 anni, enarca, moglie vice presidente della Corte suprema e tre figli, Bompard attualmente è amministratore delegato di Darty Fnac, società quotata in Borsa a Parigi, leader in Francia nella distribuzione al grande pubblico di prodotti culturali, informatici ed elettronici, detenuta per il 33% dal gruppo Artémis (holding di François Pinault, il multimiliardario patron del gruppo del lusso Ppr) e per il 15% da Vivendi. Cosa c’entra tutto ciò con la scalata di Vincent Bolloré alle televisioni di Silvio Berlusconi?

    VINCENT BOLLORE VINCENT BOLLORE

     

    EX CANAL PLUS, AMICO DI BOLLORÉ

     

    C’entra talmente tanto che potrebbe essere lui l’uomo che troverà la soluzione al rebus di un’operazione che è andata troppo avanti per non creare problemi a Mediaset, ma nello stesso non così tanto avanti da assicurare a Vivendi il controllo della società ora in mano a Fininvest. Perché questo manager francese? Intanto partiamo con il dire che Bompard è stato a lungo a capo di Canal Plus (gruppo Vivendi) ed è in rapporti di stima e amicizia con Bolloré. Il quale, come detto, è con Vivendi il secondo azionista di Darty Fnac, l’azienda che oggi Bompard guida con successo.

     

    Alexandre Bompard Alexandre Bompard

    Poi va ricordato che nel 2016 il rampante manager che Capital France ha descritto suggerendo di «non fidarsi del suo sorriso da prima comunione, perché Alexandre sa mostrare i denti», è stato cooptato nel consiglio di amministrazione di Orange, la prima società telefonica transalpina, già France Telecom, controllata dallo Stato per il 24%. Quest’ultima, poi, non nasconde il suo interesse tanto per Canal Plus quanto per Telecom Italia, nella doppia ottica di integrare telecomunicazioni e contenuti e di diventare top player in Europa allargando la sua presenza ad altri Paesi continentali.

    orange logo orange logo

     

    AUMENTO DI CAPITALE DEDICATO

     

    Orange, che capitalizza più del doppio di Telecom, non avrebbe difficoltà a prendersi l’ex monopolista dei telefoni che Bolloré ha conquistato, ma il finanziere bretone ha un altro obiettivo: apportare in un colpo solo la sua tivù francese, il pacchetto di controllo di Telecom e Mediaset (in parte, come ora, o tutto se la famiglia Berlusconi cedesse alla tentazione di fare cassa) in Orange, attraverso un aumento di capitale dedicato, facendo di Vivendi il nuovo maggior azionista, privato, della stessa Orange.

     

    mediaset vivendi mediaset vivendi

    Ma è evidente che l’operazione richiede due condizioni imprescindibili: la prima è che ci sia l’okay del governo francese, che deve rinunciare a essere il socio di riferimento di Orange; la seconda è che a gestire il tutto sia un manager diverso dall’attuale amministratore delegato, Stéphane Richard, legato a figure politiche (Dominique Strauss-Kahn, Jean-Louis Borloo, Christine Lagarde) e grand commis (Jean-Marie Messier, ex di Vivendi) del passato.

     

    FILLON E PUTIN FILLON E PUTIN

    IN FRANCIA SI VOTA AD APRILE...

     

    Mentre al contrario nel curriculum di Bompard c’è una proficua collaborazione, come consulente tecnico, con François Fillon nella veste di ministro degli Affari sociali e del lavoro. Sì, proprio quel Fillon che ha vinto le primarie su Nicolas Sarkozy per la corsa all’Eliseo e che è il più probabile candidato a succedere a Hollande.

     

    E l’astuto Bolloré, che puntava tutto sul ritorno del consorte di Carla Bruni, ha capito che Bompard potrebbe essere il giusto anello di congiunzione con Fillon. Il quale, una volta diventato presidente della République, potrebbe più facilmente dar il via libera alla mega operazione che vi ho descritto se a capo della nuova Orange ci fosse Bompard. Capito ora perché dovete segnarvi sul taccuino questo nome? In Francia si vota in aprile. Subito dopo...

    FILLON SARKOZY FILLON SARKOZY

     

    (*) Con questo “nome de plume” scrive su Lettera43.it un protagonista e osservatore delle più importanti partite del potere politico ed economico-finanziario italiano.

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