merkel gentiloni berlino
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, il leccaculismo della ultra faziosa stampa liberal, deve aver dato alla testa ad Obama che ora si crede il custode della democrazia.
Benlil Marduk
Lettera 2
Caro Dago, sin dal primo vertice con la Merkel, Gentiloni ha voluto far vedere di che pasta è fatto: plastilina.
Gripp
Lettera 3
Caro Dago, dato che il terremoto colpisce spesso negli stessi posti, Ti pare intelligente continuare a ricostruire nella stessa localita'?
Sandro da Rio
sarkozy lagarde
Lettera 4
Caro Dago, il bravo Gilioli si chiede dov’era la tutta d'un pezzo Lagarde quando l’Fmi contribuiva all’aumento di forbice sociale ed austerità? Ai piedi di Monsieur le Président Sarkozy a baciarne servilmente la pantofola con frasi tipo “usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting”.
Giorgio Colomba
Lettera 5
Caro Dago, la direttora del Fmi Christine Lagarde: "Le vittorie populiste segnalano la necessità di una maggiore redistribuzione dei redditi". La frase segnala che non vuole redistribuire la poltrona.
Scara
Lettera 6
Dago dragoi,
trump putin obama
Bizzarro paese. Dove dopo il terremoto prima dei soccorsi arrivano i magistrati.
Aigor
Lettera 7
Caro Dago, arroganza senza fine. Prima di andarsene Obama dispensa consigli a Trump nella materia in cui è stato più carente: la politica estera.
Franz Tissot
Lettera 8
Caro Dago, non sorprende la situazione di abbandono dei terremotati. Da agosto ad oggi Renzi e Gentiloni si sono occupati sempre e solo dei migranti.
Furio Panetta
Lettera 9
Caro Dago, un uomo si è dato fuoco davanti al Trump Hotel di Washington per protestare contro l'elezione di Donald Trump . Così adesso De Niro e la Streep potranno farci un film.
Leo Eredi
TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA
Lettera 10
Caro Dago, terremotati abbandonati alla neve e al gelo. Dov'è l'Esercito? A far festa con le quote rosa?
Flavio
Lettera 11
Caro Dago, spiacevole equivoco, si mormora, durante la visita di Mattarella ad Atene. Pare che, nel Partenone, un turista si sia appoggiato al Capo dello Stato per farsi fotografare, avendolo scambiato per una statua.
BarbaPeru
Lettera 12
Ciao Dago, vorrei esprimere la mia vicinanza e solidarietà a Travaglio, in questo suo difficile momento. Non bastavano le figure barbine dei suoi protetti a 5 stelle, tipo querelle Raggi-Marra o Grillo-Farage; ora ci si mette pure il Parlamento Europeo che passa dall'orso tedesco "Mangia-Berlusconi", alias il Kapo Schultz, a un fedelissimo del Cavaliere come Tajani. Roba da travaglio, pardon travaso, di bile e fegato ingrossato.
TERREMOTO NEL CENTRO ITALIA
Ciao Pasqualino Settebruttezze
Lettera 13
Caro Dago, la dottoressa Silvana De Mari sostiene che la sola vera attività sessuale è quella che ha per scopo la riproduzione, cioè quella tra maschio e femmina. Questa è una pervicace (e vecchia) posizione della Chiesa, secondo la quale o si fa sesso per perpetuare la specie o si dovrebbe fare astinenza.
Non si rende conto la professionista di cui sopra che ciò equivale a sostenere una sessualità puramente animale? In quella umana essa si accompagna all'affettività e, se vogliamo, anche alla ludicità, e che quindi può riguardare persone anche dello stesso sesso. Questa è la differenza fra la sessualità umana e quella animale.
Cordiali saluti,
Italo Tonielli - Roma
Lettera 14
stefano cucchi
Caro Dago, si vuol far passare Cucchi per un ignaro passante fermato dai cattivi carabinieri. Ma bisogna sempre ricordare, col rispetto che si deve ai morti, che Stefano non era propriamente un angioletto. Spacciava droga, vendeva morte. Quando lo hanno fermato aveva con se hashish e cocaina. Cosa pensano di lui i genitori delle "sue" vittime, cioè i ragazzi a cui vendeva le dosi? Si intervistino anche loro. Eh! Perché sennò sembra che lo abbiano fermato mentre andava a Messa.
U.Delmal
Lettera 15
Caro Dago, "Una sequenza sismica mai vista". Lo dice l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia dopo le scosse di ieri. E se si sa così poco dei terremoti, figurarsi l'attendibilità che possono avere le previsioni sul clima. Tutte cose campate in aria per favorire il business delle multinazionali amiche.
Max A.
Lettera 16
Caro Dago, quando metti il dito nella piaga PD ecco che sei una iena, uno sciacallo, un gufo, ecc.ecc.ma non mi dicono dove sono i soldi donati dagli Italiani ad altri Italiani colpiti dal terremoto forse e dico forse, se li sono magnati.
Ciao Cleto 48
BOLLORE BERLUSCONI
Lettera 17
Caro Dago, cosa vuole fare Vincent Bolloré delle quote Mediaset? Magari le ha acquistate per metterle nelle uova di Pasqua.
Maury
Lettera 18
Emissioni auto: la Chrysler con Mercedes era una "paraculata", la Crysler invece con Fiat,
per le autorità tedesche diventa una "stronzata" !
amandolfo(StC)
Lettera 19
Caro Dago, ho assistito alla intervista della sindaca Raggi rilasciata a Floris. Sono rimasto di stucco! La Raggi non risponde alle domande con dati e argomenti ma con slogan e frasi fatte (ormai siamo alla 13° o 14° replica). Attendiamo fiduciosi che dalla Casaleggio & Associati arrivino presto un'altra decina di frasi fatte che la Raggi, diligentemente, imparerà a memoria e per prossimi sei mesi potrà affrontare con grande sicurezza altre interviste (sic!).
FB
VIRGINIA RAGGI A DI MARTEDI
Lettera 20
Dago darling, quando diventò presidente, Obama era giovane, elegante, bello, abbronzato quel tanto che basta, dizione perfetta come le star della Hollywood classica, e poi era un buono e pacifista avallato da tutti i buoni del mondo, a partire dai norvegesi.
Insomma un vero specchietto per i milioni e milioni di allodole che s'innamorarono di lui. Pur non avendo pregiudizi su Trump, devo riconoscere che quest'ultimo sembra invece un vecchio e sgualcito spaventapasseri. Comunque, che siano allodole o passeri, alla fine della fiera si tratta sempre di uccelli.
E pensare che a governare un paese autocratico da sempre come la Santa Madre Russia ci sono già state, secoli fa, alcune vere passere, che "illuminate" seguirono - prevedendoli - i consigli di Francesco, Mattarella, Renziloni, Alfano, ecc, tenendo sempre le loro "porte" aperte agli uccelloni che chiedevano asilo nel gelo di San Pietroburgo. Tra queste, la grande Caterina, tedesca di nascita.
E proprio grazie alla sua (di Caterina) pratica delle "porte" aperte, il bel superdotato Grigorj Grigorevic Orlov ruscì a immettere un po' di sangue russo nella dinastia dei Romanov, che quando si estinse nella bolscevica mattanza di Ekaterinburg (1918) era ormai quasi totalmente germanica. Quando si dice l'accoglienza e l'integrazione! Pace e bene
Natalie Paav