Estratto dell’articolo di Andrea Siravo per “La Stampa”
infarto alla guida 1
«Mio papà sta male ed è svenuto». È la voce di un bambino quella che sente l'operatore della centrale unica di emergenza di Bolzano. La chiamata ha salvato la vita al genitore colto da un infarto con arresto cardiaco mentre guidava nel capoluogo altoatesino nel pomeriggio dello scorso Ferragosto.
Erano da poco passate le 17 quando l'adulto si è sentito all'improvviso male e si è accasciato in avanti sul volante. Seduto al suo fianco con la Toyota Auris ancora in marcia il figlio di sette anni. Il primo pensiero è stato un colpo di sonno. Il bambino ha cercato di svegliarlo con alcuni scossoni, ma il padre non si svegliava. A quel punto ha capito che qualcosa di grave era successo.
infarto alla guida 2
La prima preoccupazione è stata la macchina ancora in movimento. Con una prontezza e nervi saldi insospettabili per un'età così giovane è rimasto calmo e non si è fatto prendere dal panico. Ha slacciato la cintura di sicurezza e si è intrufolato tra le gambe del papà spostando il piede dall'acceleratore e spingendo con una mano il pedale del freno.
infarto alla guida 3
Con l'inserimento del freno a mano la macchina si è arrestata. Poi, come mamma e papà gli avevano spiegato di fare in casi di pericolo, ha recuperato lo smartphone del cinquantottenne. […] Al centralinista ha risposto in modo puntuale a tutte le domande consentendo di far intervenire i mezzi di soccorso corretti in pochi minuti. In via Milano davanti alla farmacia Perini sono arrivate un'automedica e un'ambulanza della Croce Bianca.
infarto alla guida 4
[…] Dopo la prima notte in pronto soccorso l'uomo è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva in regime di coma farmacologico. Dopo giorni difficili si è risvegliato e i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo di vita. Per lui ora si attende un lungo percorso di guarigione che dovrebbe concludersi con un pieno recupero. Anche qui parte del merito lo deve probabilmente al figlio che con la sua tempestività ha evitato possibili complicanze cerebrali legati ai minuti in cui il cuore aveva smesso di pompare ossigeno. […]