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    BONUS CASA: IMBROGLI ACCERTATI PER ALMENO 800 MILIONI - SPESSO IL PROPRIETARIO DELL’ABITAZIONE CEDE IL CREDITO FISCALE A QUALCUN ALTRO, PAGA UNA PARTE O NULLA DELLE SPESE SOSTENUTE E I RIMBORSI DEL FISCO LI PRENDE CHI, IN CAMBIO DEI LAVORI, HA OTTENUTO LA CESSIONE DEL CREDITO FISCALE. TUTTO QUESTO GIRO, VIRTUOSO, HA FINORA MOVIMENTATO SECONDO AGENZIA DELLE ENTRATE CIRCA 19 MILIARDI. MA…


     
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    Riccardo Galli per blitzquotidiano.it

     

     

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    Bonus casa, il 110 per cento e gli altri che prevedono il fisco rimborsi il tutto o parti rilevanti delle spese sostenute per ristrutturare e/o rendere meno mangia energia le abitazioni. Il proprietario dell’abitazione paga i lavori o gli interventi e il fisco proceda ai rimborsi spalmando il credito fiscale su più anni. Oppure e sempre più spesso il proprietario dell’abitazione cede il credito fiscale a qualcun altro, paga una parte o nulla delle spese sostenute e i rimborsi del fisco li prende chi, in cambio dei lavori, ha ottenuto la cessione del credito fiscale. Tutto questo giro, virtuoso, ha finora movimentato secondo Agenzia delle Entrate circa 19 miliardi. Ma nel giro virtuoso si è incistato sotto giro vizioso.

     

    Spese sostenute? Non sempre

    Sono stati finora, anzi occorre dire sono stati già accertati (la vita dei bonus casa è stata allungata dalla legge di Bilancio) crediti fiscali fabbricati ad arte per almeno 800 milioni. Cioè crediti fiscali basati su lavori mai effettivamente eseguiti o su lavori per le abitazioni i cui costi sono stati gonfiati. Crediti fiscali usati come usa fare con le banconote false: hanno un loro mercato, vengono scambiate a valore ovviamente inferiore a quello delle banconote vere.

     

    Così accade per i crediti fiscali da bonus casa: chi finge di averne diritto (finge perché non esegue in tutto o in parte i lavori) cede il corrispondente credito fiscale ad un terzo che lo acquista sotto prezzo. Se il fisco paga e non scopre l’imbroglio, allora l’acquirente ha fatto ottimo affare, anzi ottimo volpo, il bottino c’è. Se invece c’è controllo e fisco se ne accorge, allora è…rischio di impresa.

    MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

     

     

    800 milioni, quanti sono?

    In percentuale sui 19 miliardi mossi dai bonus casa 800 milioni sono poco più del 4 per cento. Ma a questa percentuale va aggiunto il valore ad oggi non quantificabile del “già” (si è ai primi accertamenti) e dello “almeno” (in tema di verifiche fiscali la devianza dalla norma non viene mai accertata nella sua reale quantità). Allora se il 10 per cento circa di imbrogli al fisco quando si tratta di bonus casa sia quantità inevitabile e sopportabile oppure un’altra esagerata e intollerabile strada aperta al saccheggio di pubblico denaro…decidetelo voi.

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