Da “Telelombardia”
massimo bossetti
“Mi sento non considerato, ignorato e calpestato. Vorrei tanto che qualcuno si interfacciasse e mi spiegasse come io mi possa difendere se non mi vengono date le giuste cause per poterlo fare, a maggior ragione chiudendomi sempre più tutte le possibili porte. In tutto questo tempo non ho mai preteso né voluto essere assolto, ma ho sempre a gran voce gridato a tutti che mi venisse data la ripetizione di quel benedetto esame scientifico. Affinché con certezza assoluta io possa garantire l’esatto contrario di quanto vergognosamente continuano a volermi ingiustamente attribuire.
MASSIMO BOSSETTI
Questa giustizia non solo mi ha completamente rovinato la vita, ma mi ha pure strappato e portato via quasi tutto di caro mi tenevo al mio fianco, E’ come se mi trovassi in cima sull’orlo di un precipizio che non mi da nessuna certezza su quale strada io debba imboccare nel percorrere per evitare questa mia lunga agonia ma soprattutto per togliere le sofferenze dei miei cari. Nonostante tutto dovendo assorbire colpo su colpo, continuo con la speranza che mi venga concessa la ripetizione di un esame scientifico. Non è mia intenzione nel volermi arrendere, ne desistere un solo attimo, gridando con tutto il fiato che ancora mi rimane. Per la semplice ragione che in me sussiste la consapevolezza di essere innocente
MASSIMO BOSSETTI yara gambirasio massimo bossetti
MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI MARITA COMI E MASSIMO BOSSETTI MASSIMO BOSSETTI