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    BOTTE DA ORBAN IN EUROPA - IL PRESIDENTE UNGHERESE METTE LE MANI AVANTI E INIZIA GIÀ A ROMPERE LE PALLE ALL’UE SULL’EVENTUALITÀ DI ACCOGLIERE I PROFUGHI AFGHANI IN FUGA DAI TALEBANI: “SE VOGLIAMO EVITARE CHE QUESTO PROBLEMA DISTRUGGA L'UNIONE DOBBIAMO TRASFERIRE LE COMPETENZE SUI MIGRANTI AGLI STATI NAZIONALI” - CON IL “VIKTATOR” STANNO I SOLITI POLACCHI, SLOVENI E OVVIAMENTE GIORGIA MELONI. SASSOLI: “SIAMO DELUSI. ABBIAMO VISTO PAESI FUORI DALL'UE FARSI AVANTI PER OFFRIRE ACCOGLIENZA, MA NON UN SOLO PAESE MEMBRO FARE ALTRETTANTO…"


     
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    Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

    MARIO DRAGHI DAVID SASSOLI MARIO DRAGHI DAVID SASSOLI

     

    «Siamo rimasti molto delusi dalle conclusioni del Consiglio Affari interni. Abbiamo visto Paesi fuori dall'Ue farsi avanti per offrire accoglienza ai richiedenti asilo afghani, ma non abbiamo visto un solo Paese membro fare altrettanto».

     

    afghanistan profughi in fuga dai talebani afghanistan profughi in fuga dai talebani

    Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nel discorso di apertura del Forum Strategico di Bled, in Slovenia, ha criticato il messaggio lanciato da Stati membri e Commissione di privilegiare l'aiuto dei profughi nella regione per evitare un'ondata migratoria come quella del 2015. Il Canada ha annunciato due giorni fa che accoglierà 5 mila profughi afghani evacuati dagli Usa.

     

    mario draghi e boris johnson mario draghi e boris johnson

    E ieri il primo ministro britannico Boris Johnson ha promesso di dare un «caldo benvenuto» a migliaia di rifugiati afghani che sono arrivati nel Regno Unito. Secondo Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhr), entro fine anno potrebbero fuggire dal Paese fino a 500 mila dei 39 milioni di afghani. Ieri pomeriggio il premier Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sugli ultimi sviluppi della crisi afghana e le sue implicazioni.

     

    VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI

    Lo sforzo dell'Ue è di trovare una risposta in collaborazione con la comunità internazionale. Il tema migranti continua a dividere gli Stati membri. Per Sassoli nessun Paese deve essere lasciato solo a gestire i confini europei e «gli stati nazionali devono dotare la Ue di nuove competenze per una politica comune» su immigrazione e richiedenti asilo.

     

    La replica del premier ungherese Viktor Orbán non si è fatta attendere: «La questione migranti ha creato contrasti e dissidi in seno all'Ue che non possiamo superare - ha detto -. Se vogliamo evitare che questo problema distrugga l'Unione dobbiamo trasferire le competenze sui migranti agli stati nazionali».

     

    afghanistan profughi in fuga dai talebani afghanistan profughi in fuga dai talebani

    Al forum di Bled ha partecipato anche la leader di FdI Giorgia Meloni, che è presidente dei Conservatori europei (Ecr). Ha incontrato il premier sloveno Janez Jana e quello polacco Mateusz Morawiecki, che fanno parte della stessa famiglia politica. Per Meloni «non possiamo permetterci di gestire questa vicenda dando il messaggio delle "porte aperte a tutti"». Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha evidenziato la necessità per l'Ue di sviluppare «un'autonomia strategica».

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