• Dagospia

    STIAMO ANCORA ASPETTANDO L’APOCALISSE PER LA BREXIT – DOVE SONO FINITI GLI “ESPERTI” CHE VATICINAVANO IL CAOS TOTALE PER IL REGNO UNITO? CARENZA DI MEDICINE, BANCHE IN FUGA, TRACOLLO DELLA STERLINA: NIENTE DI TUTTO QUESTO SI È VERIFICATO, ANZI – TUTTI GLI ALLARMI SMENTITI DAI FATTI


     
    Guarda la fotogallery

     

     

    1 - MA INSOMMA 'STA BREXIT ALLA FINE NON ERA NIENTE DI CHE

    Marco Palombi per "il Fatto quotidiano”

     

    micheal gove e boris johnson campagna per la brexit micheal gove e boris johnson campagna per la brexit

    Così stasera, a tre anni e mezzo dal referendum, ci sarà la Brexit, anche se da ieri - dopo aver letto i giornali - non pare essere 'sta gran cosa: pagine interne, toni moderati Repubblica ha una pagina "Brexit. Cosa cambia". Il CorSera, invece, ci spiega che "non sono mai stati europei" (e allora?). Il Messaggero: "Bruxelles: addio agli inglesi, nuovi equilibri in Parlamento". Il Sole: "Brexit, il terremoto che cambia i rapporti di forza nella Ue".

    brexit e budget europeo 1 brexit e budget europeo 1

     

    La Stampa è l' unica un po' battagliera: "Effetto Brexit: Londra vieta il suo mare alla pesca Ue". Per carità, se vogliono metterla così va bene, ma a noi piaceva di più la fase psichedelica: "Brexit svuota la tavola degli inglesi", "Carenza di medicine", "Brexodus: aziende e banche in fuga", "le banche via: choc da 1.300 miliardi". Questa cosa delle banche, un classico da oltre tre anni, fu l' occasione della mitica missione londinese Alfano-Padoan-Maroni-Sala per invitare la "City" a spostarsi a Milano insieme all' Agenzia del farmaco (vabbè).

    la felpa pro europa di margaret thatcher la felpa pro europa di margaret thatcher

     

    Citiamo su questo, per puro dovere di cronaca, un pezzo di Reuters di qualche giorno fa: "Un migliaio di società finanziarie Ue pianificano l' apertura di una sede nel Regno Unito dopo la Brexit". Ora, la vita è difficile, la geopolitica di più, il destino incerto e la cazzata sempre in agguato, ma non è questo il punto. Noi siamo stilisti e - diceva il grande Contini - "in quanto tali a-tematici": il merito non ci interessa, solo la coerenza artistica. Quindi domani speriamo di leggere da qualche parte il titolo: "La Gran Bretagna è affondata nell' Atlantico".

     

    2 - STOP ALLE MEDICINE, CARESTIA E CROLLO DEL PIL: LE BUFALE SU BREXIT (SMENTITE DAI FATTI)

    Daniele Capezzone per “la Verità”

    boris johnson boris johnson

     

    LONDRA - MANIFESTANTI CONTRARI ALLA BREXIT LONDRA - MANIFESTANTI CONTRARI ALLA BREXIT

    Con l' ok anche del Consiglio Ue, Brexit è ormai realtà. E ci vorrebbe un Requiem per i cosiddetti «competenti» ed «esperti». Avevano detto, all' epoca del referendum (giugno 2016) che il remain avrebbe agevolmente vinto: e invece trionfò il leave. Più di recente, avevano pronosticato che Boris Johnson non sarebbe mai diventato leader conservatore: è invece il più acceso sostenitore dell' uscita del Regno Unito dall' Ue ha vinto alcuni mesi fa il leadership contest per aggiudicarsi la guida del partito e conseguentemente è divenuto primo ministro.

    FARAGE E LA BREXIT FARAGE E LA BREXIT gertrude shilling festeggia l'ingresso del regno unito nell'ue gertrude shilling festeggia l'ingresso del regno unito nell'ue

     

    Poi avevano detto che Johnson, con i suoi modi fiammeggianti, non avrebbe mai strappato ai negoziatori di Bruxelles un' intesa più forte di quella - striminzita e infatti rigettata dal Parlamento britannico - ottenuta dalla debole Theresa May: e invece Johnson, minacciando la carta del no deal, cioè un' uscita senza alcun accordo, ha smontato le trincee di Bruxelles.

     

    il pulmino di boris johnson per la brexit il pulmino di boris johnson per la brexit

    Poi avevano detto che il primo ministro britannico non avrebbe mai ottenuto la convocazione di nuove elezioni: e invece Johnson ci è riuscito e le ha pure stravinte, conducendo in porto l' uscita dello United Kingdom dalla gabbia di Bruxelles. Un trionfo per lui, un caso da manuale di rispetto della volontà popolare, e insieme una débâcle per la vecchia politica e i mainstream media.

     

    regina elisabetta brexit regina elisabetta brexit la campagna da 350 milioni a settimana all europa la campagna da 350 milioni a settimana all europa

    Del resto, già il 23 giugno 2016 in Italia si era capito molto. La notte televisiva del referendum su Brexit andrà conservata e ristudiata, con tesi di laurea da assegnare agli studenti del futuro per capire come non si fa informazione. Fino alla mezzanotte (con il remain in vantaggio), giaculatorie di elogio alla grande democrazia britannica; dopo la mezzanotte, essendo passato in vantaggio il leave, insulti alla Perfida Albione, contumelie contro gli elettori anziani, dubbi sul suffragio universale.

    boris johnson boris johnson

     

    Ed era solo l' antipasto di ciò a cui avremmo assistito nei mesi successivi in tv e sui giornali (con poche e pregevoli eccezioni): e cioè essenzialmente servizi ansiogeni sulla sorte degli italiani in Inghilterra, in genere piuttosto esterrefatti nel sentirsi rivolgere domande dagli intervistatori come se il governo di Londra stesse per programmare espulsioni o purghe di massa. Più profezie di sciagura che è il caso di ripercorrere.

     

    ursula von der leyen ursula von der leyen

    L' ufficio in Uk di Amnesty International, ancora nel settembre scorso, si è aggiudicato la medaglia d' oro delle ipotesi di sventura, ovviamente smentite dai fatti: «L' addio britannico pone serie preoccupazioni per i diritti umani». Fino a paventare un' emergenza sanitaria: «Non ci devono essere interruzioni nelle forniture di medicinali, che sono cruciali per garantire che tutti godano del loro diritto alla salute».

    brexit 7 brexit 7 nigel farage contento per la brexit nigel farage contento per la brexit

     

    Non scherzarono nemmeno diversi settori delle burocrazie britanniche. Un rapporto governativo riservato, poi sbattuto in prima pagina dal Sunday Times, in caso di no deal preconizzava scenari nefasti: problemi con cibo e carburante, file inenarrabili di camion francesi, rischio di disordini.

    confine irlandese backstop 2 confine irlandese backstop 2

     

    Ma le previsioni all' insegna del terrore erano cominciate già a cavallo del referendum. Si potrebbe maramaldeggiare sull' 81% tra sondaggisti e bookmaker inglesi che scommettevano contro il risultato elettorale pro Brexit, e soprattutto sul 71% di economisti britannici che promettevano, in quel caso, sciagure e recessioni.

    boris johnson boris johnson

     

    Ha avuto onestà intellettuale, molti mesi dopo, il capo economista della Banca d' Inghilterra, Andrew Haldane, riconoscendo un eccesso di pessimismo e di catastrofismo nelle previsioni sue e di buona parte degli «esperti». Un report della Bank of England si spinse a preconizzare un calo del Pil dell' 8%, il crollo della sterlina, un deprezzamento degli immobili: tutte ipotesi poi smentite dai fatti.

     

    parlamentari europei cantano auld lang syne 5 parlamentari europei cantano auld lang syne 5 michael fish michael fish

    «Abbiamo avuto il nostro momento Michael Fish», ha spiritosamente ammesso Haldane, alludendo al leggendario infortunio del meteorologo della Bbc nel 1987, che aveva categoricamente escluso un uragano che invece si verificò puntualmente.

     

    Trent' anni dopo, Fish, sentendosi chiamato in causa, è stato anche più spiritoso di Haldane, replicando di aver fatto a suo tempo meno danni di economisti e banchieri.

    brexit 1 brexit 1

    Naturalmente, solo il tempo darà un giudizio definitivo su questa scelta. Ma, a chiunque esamini la volontà dei britannici senza pregiudizi, la loro decisione appare perfettamente razionale.

     

    parlamentari europei cantano auld lang syne parlamentari europei cantano auld lang syne

    Hanno la sterlina; sono un membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu; sono una potenza militare anche nucleare; la loro economia va a gonfie vele (nel recente quinquennio, hanno quasi prodotto più posti di lavoro degli altri paesi Ue messi insieme). Ora, uscendo, saranno liberi di negoziare accordi commerciali a 360 gradi: con gli Usa, con i Paesi legati al Commonwealth, con la stessa Ue, con i giganti asiatici. E senza dover chiedere il permesso ai burocrati di Bruxelles.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport