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    QUANDO IL NERD SI FA HARD – “BROTOPIA”, IL LIBRO SULLA FRAT CULTURE DEI MILIARDARI DELLA SILICON VALLEY CHE SI DISTRUGGONO DI FESTINI, DROGHE E ORGE, È USCITO DA PIÙ DI UN ANNO E DOVEVA FARE SFRACELI. EPPURE I GIOVANI BOSS ILLUMINATI SONO SEMPRE AL LORO POSTO E CONTINUANO NELLE LORO CARE VECCHIE ABITUDINI - SPACCARSI DI PASTICCHE E DONNE BONE. SEMMAI È IL LUCCICANTE MONDO CHE SI SONO CREATI CHE STA FRANANDO ADDOSSO A COLPI DI SCANDALI - VIDEO


     
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    emily chang brotopia le scopate della silicon valley emily chang brotopia le scopate della silicon valley

    1 – ESCE IL LIBRO SUI FESTINI DELLA SILICON VALLEY: ECSTASY, ALCOL E ORGE SFRENATE. I MILIARDARI ILLUMINATI DEL TECH VIVRANNO PURE NEL FUTURO MA LE LORO PASSIONI SONO LE PIÙ VECCHIE DEL MONDO (DAGOSPIA DEL 4 GENNAIO 2018)

     

    2 – L’ESTRATTO DEL LIBRO ‘BROTOPIA’ PUBBLICATO DA ‘VANITY FAIR’

    https://www.vanityfair.com/news/2018/01/brotopia-silicon-valley-secretive-orgiastic-inner-sanctum

     

    3 – DAGOSPIA VE LO RACCONTAVA NEL 2013: TUTTI GLI SCANDALI SESSUALI CHE HANNO TRAVOLTO IL MONDO DEI CERVELLONI IN AMERICA. ALTRO CHE NERD IMBRANATI, LA SILICON VALLEY È MEGLIO DI HOLLYWOOD

     

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/silicon-valley-sesso-hurd-tutti-scandali-sessuali-che-hanno-60220.htm

    brotopia le scopate della silicon valley brotopia le scopate della silicon valley

     

     

    4 – 2015: LA FRAT CULTURE DELLA SILICON VALLEY

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/basta-digitare-google-parole-silicon-valley-frat-boy-culture-93544.htm

    silicon valley silicon valley

     

    5 – IL LATO OSCURO DELLA SILICON VALLEY

    Francesco Semprini per “la Stampa”

     

    elon musk 2 elon musk 2

    Quando i primi estratti del suo libro sono iniziati a circolare negli ambienti hi-tech della West Coast americana è risultato chiaro che di lì a poco si sarebbe registrato un vero e proprio terremoto. Nulla a che vedere con la faglia di Sant' Andrea, epicentro sismico per antonomasia, poiché la scossa in questione avrebbe riguardato piuttosto la Silicon Valley. E la causa non era da ricercare nelle viscere della Terra, ma nella tagliente penna di Emily Chang, audace cronista del comparto hi-tech e autrice di Brotopia: Breaking Up the Boy' s Club of Silicon Valley (Penguin Putnam Inc), «Brotopia: spaccato nel club per soli uomini di Silicon Valley».

    EMILY CHANG EMILY CHANG

     

    Si tratta di un viaggio nel lato più oscuro e decadente della Valle del Silicio, quello «orgiastico» e «stupefacente» (nel senso narcotico del termine). Chang veste i panni di un Caronte del nuovo millennio che traghetta il lettore in una sorta di Sodoma e Gomorra a sfondo tecnologico, dove festini a base di sesso, alcol e droga si svolgono con regolarità nella camere occulte delle magioni di manager rampanti e facoltosi investitori del comparto tecnologico.

     

    elon musk con larry page e sergei brin elon musk con larry page e sergei brin

    Come quelli organizzati nell' abitazione di Steve Jurvetson, talentuoso ventur capitalist costretto all' esilio per un' indagine su «comportamenti disdicevoli» nei confronti delle donne. Ed è questo l' altro elemento che emerge in Brotopoia (l' utopia dei brothers, ovvero degli uomini), l' approccio maschilista e omofobo basato su sfruttamento e molestie. E che racconta la discriminazione di genere in molti ambienti lavorativi della Silicon Valley, schiacciata e deformata dal dominio maschile.

    Steve Jurvetson Steve Jurvetson

     

    Un tema che la trentanovenne Chang ha affrontato proprio mentre, nella vicina Hollywood, esplodeva il movimento #MeToo innescato dagli scandali sessuali del produttore «orco» Harvey Weinstein. «Durante il boom degli anni 60 e 70 la Silicon Valley era alla ricerca di cervelli e così reclutò due psicologi di punta, William Cannon e Dallis Perry, per selezionare i candidati più talentuosi, in particolare nel ruolo di programmatori», racconta l' autrice.

     

    party nella silicon valley 1996 party nella silicon valley 1996

    I due talent scout, nel corso dei colloqui con 200 donne e 1.200 uomini, arrivarono alla conclusione che i migliori programmatori sono quelli più asociali, ovvero meno inclini a interagire col gruppo. Un criterio che è stato adottato nelle selezioni di settore per diversi decenni.

     

    silicon valley silicon valley

    «Se cerchi persone asociali, automaticamente assumi più uomini che donne, uno stereotipo che si è trascinato sino ai nostri giorni», afferma Chang descrivendo la genesi del fenomeno. Con la predominanza maschile «i comportamenti riprovevoli sono stati tollerati, anzi normalizzati per tanto, troppo tempo». Il riferimento dell' autrice è proprio alla cultura alla base del rapporto uomo-donna che ha imperato nel feudo hi-tech. Una cultura emersa nel corso di interviste condotte per circa due anni a professioniste del settore coinvolte, ad esempio, in festini hard e costrette a tacere sotto minaccia.

    SUSAN FOWLER SUSAN FOWLER

     

    «Era una questione di potere ancor prima che di sesso», chiosa la cronista, raccontando come la cosa che l' ha più sconvolta è l' assoluta consapevolezza, nelle sue intervistate, di un disagio diffuso, codificato quasi istituzionalizzato. «Nessuna si è dimostrata sorpresa quando Susan Fowler, ex ingegnere di Uber, fu tra le prime nel 2017 a denunciare pubblicamente i comportamenti discriminatori e molesti di cui erano protagonisti i colleghi».

    stanford university e la silicon valley stanford university e la silicon valley

     

    Steve Jurvetson 1 Steve Jurvetson 1

    Chang racconta di aver parlato con donne, impiegate come ingegneri nella società di App per servizio auto, e «che venivano invitate nei locali per spogliarelliste o nei bondage club», ovvero luoghi dedicati a feticismo o sadismo. E questo avveniva in pieno giorno. «Spesso andavano perché era quello che tutte facevano. Era la cosa che bisognava fare per essere inserite e considerate».

    silicon valley nerd e maschilista silicon valley nerd e maschilista

     

    E questo riguardava altre realtà dell' industria tecnologica, una situazione tale che la cronista si è sentita in dovere di portare alla luce anche a rischio di creare un terremoto. Ma che può essere combattuta con successo, secondo l' autrice. «Il cambiamento deve avvenire dall' alto, dagli amministratori delegati attraverso una comunicazione efficace, politiche di inclusione e tolleranza zero» su ogni genere di discriminazione e molestie.

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    Chang, che ha dedicato il volume a uno dei tre figli, dice di aver pensato proprio a loro, alle giovani generazioni e al loro futuro, nel realizzare Brotopia. "«La Silicon Valley controlla quello che vediamo, cosa leggiamo, come compriamo, in che modo comunichiamo e in che maniera si è interrelati gli uni con gli altri. Non è un problema di tecnologia, è un problema che riguarda la società. E l' industria che ha cambiato il mondo più cambiare anche questo».

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