simona rocca
Carlotta Rocci per www.repubblica.it
Non era stato facile nemmeno due anni fa quando Simona Rocca, 40 anni, aveva deciso di denunciare l' uomo che la perseguitava. Aveva trovato il coraggio di raccontare l' inconfessabile a suo marito, lottare per salvare la sua famiglia prima di tutto e tutti. Era stato un brigadiere del comando provinciale dei carabinieri di Vercelli a convincerla a denunciare i messaggi, i pedinamenti, le telefonate.
Il processo, davanti al tribunale di Vercelli, che dovrebbe vedere il suo aguzzino indagato per stalking inizierà la prossima settimana, ma Simona non sarà in aula: lotta per la vita al Centro grandi ustionati del Cto di Torino perché quello stesso uomo, ieri mattina, le ha dato fuoco insieme alla sua auto nel parcheggio tra il Carrefour e l' Oviesse dove lei lavora come commessa. Ora Mario D' Uonno, 54 anni, ex guardia giurata è in carcere, a Vercelli, accusato di tentato omicidio.
D' Uonno l' ha aspettata sulla strada che lei fa tutti i giorni per andare al lavoro dopo aver lasciato i suoi figli di 10 e 15 anni a scuola. Prima l' ha speronata poi l' ha seguita nel piazzale e l' ha aggredita.
VERCELLI
La donna ha cercato di difendersi, ha fermato la macchina più vicino possibile all' ingresso dell' Oviesse sperando di fare in tempo a mettersi in salvo ma lui le è piombato addosso versandole addosso una tanica di benzina. Quando ha acceso il liquido infiammabile con un accendino Simona si trovava ancora vicino all' auto. Alcuni colleghi hanno visto la scena e hanno provato a soccorrerla mentre D' Uonno è scappato. I vigili del fuoco hanno spento l' incendio, il 118 ha trasportato la donna prima all' ospedale di Vercelli poi a Torino e nel piazzale è rimasta solo una larga chiazza nera bruciata.
Quell' uomo, che davanti al procuratore capo di Vercelli Pier Luigi Pianta, ha raccontato di aver avuto una relazione con la vittima che lei aveva troncato nel 2017, non avrebbe potuto nemmeno avvicinarsi alla donna. Una settimana fa era tornato a farsi vivo: si era fatto vedere davanti al negozio e addirittura davanti alla scuola dei bambini. Per questo sabato il gip aveva emesso nei suoi confronti un divieto di avvicinamento dopo che lui era tornato a perseguitare Simona che aveva scelto la famiglia, chiedendogli di farsi da parte. Il provvedimento però non gli era mai stato notificato perché l' ex guardia giurata non ha un indirizzo fisso e le forze dell' ordine non sono riuscite a rintracciarlo prima di ieri.
simona rocca
Pino, il marito, e Simona sono sposati da quasi vent' anni, si sono conosciuti quando entrambi lavoravano al Globo, un altro store della zona. Avevano affrontato insieme anche l' emergenza di due anni fa: quando Simona si era seduta nell' ufficio del brigadiere dei carabinieri per denunciare l' uomo che la perseguitava lo aveva fatto con il marito seduto al suo fianco. Non ne avevano parlato con i fratelli di lei o gli zii. « Non so niente di quell' uomo » , dice Chiara, un' amica di Simona. Qualcosa in famiglia era trapelato ma per tutti era una storia ormai sepolta: « Se anche ci fosse stato qualcosa - dicono alcune parenti che bisbigliano tra loro davanti alla porta del pronto soccorso - parliamo di una questione chiusa due anni fa. Perché tornare adesso per vendicarsi? Non ha senso » . Nulla ha senso quando c' è di mezzo la violenza sulle donne.
Una Vercelli sotto shock ieri sera è scesa in strada per una manifestazione con le fiaccole per offrire la propria solidarietà alla famiglia. «Un episodio indegno di violenza contro le donne» , lo ha definito il ministro dell' Interno Matteo Salvini.
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