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    BRUTTE NOTIZIE PER MANCINI: CERCASI DISPERATAMENTE BOMBER MADE IN ITALY – NESSUN ATTACCANTE ITALIANO A QUOTA 2 GOL DOPO TRE GIORNATE. L’UNICO CAPACE DI REALIZZARE 3 RETI E’ VINCENZO GRIFO, CHE GIOCA IN BUNDESLIGA CON IL FRIBURGO. LE DIFFICOLTÀ DELLA NOSTRA NAZIONALE E I TENTATIVI DI AGGIRARE IL PROBLEMA CON IL FALSO NOVE ADOTTATI PIÙ VOLTE DA ROBERTO MANCINI SONO ARCINOTI, MA SI VA DI MALE IN PEGGIO…


     
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    Stefano Boldrini per “il Messaggero”

     

    VINCENZO GRIFO 44 VINCENZO GRIFO 44

    Se cercate un bomber italiano che abbia segnato più di una rete nei cinque campionati europei più importanti, non guardate alla serie A: nessuno sopra quota 1. In testa, con 3 gol, Vlahovic e Kvaratskhelia, a seguire con 2 Arnautovic, Lautaro Martinez, Rebic, Osimhen, Nzola e Henry.

     

    Bisogna salire sull'aereo e sbarcare in Bundesliga per vedere il tricolore accanto al nome di un calciatore capace di superare la cifra minima: Vincenzo Grifo, italiano con cittadinanza tedesca, 3 centri con il Friburgo. Grifo, premio fair play 2022 in Germania, ha giocato 6 gare con la maglia azzurra e firmato 2 gol, ma non ha partecipato alla cavalcata dell'Europeo del 2021.

     

    IN CADUTA Il bomber made in Italy è un ruolo in crisi. Non è una novità.

     

    vincenzo grifo vincenzo grifo

    Le difficoltà della nostra nazionale e i tentativi di aggirare il problema con il falso nove adottati più volte da Roberto Mancini sono arcinoti, ma si va di male in peggio. L'allarme era già scattato lo scorso settembre, con l'euforia ancora in corpo per il titolo continentale vinto a Wembley. Analisi di Calciomercato.com del 16 settembre 2021: «In serie A il gol parla straniero, dopo Toni la crisi dei bomber italiani. Raspadori è l'ultima speranza». All'interno del pezzo: «In tre giornate sono state segnate 95 reti: 65 da calciatori stranieri, 33 da italiani». Dodici mesi dopo stiamo messi peggio: dopo tre turni le firme nostrane sono 21 (Colpani, Mandragora, Udogie, Sernicola, Bastoni, Berardi, Bastoni, Berardi, Cristante, Bianchetti, Bonazzoli, Frattesi, Immobile, Lasagna, Masina, Parisi, Pinamonti, Politano, Sanabria, Strefezza, Toloi).

     

    E' il quadro emblematico del crollo di un ruolo che appena sedici anni fa, al mondiale di Germania 2006, ci vedeva troneggiare con Toni, Filippo Inzaghi, Del Piero, Totti, Gilardino, Iaquinta. Bobo Vieri era rimasto a casa, causa infortunio. La classifica marcatori 2005-2006 era stata vinta da Toni, all'epoca alla Fiorentina, con 31 reti. Secondo il francese Trezeguet con 23.

    mancini vialli europei mancini vialli europei

    Al quarto posto, Lucarelli e Tavano, attaccanti di Livorno ed Empoli, a quota 19. Gilardino, settimo, aveva chiuso con 17.

     

    Numeri improponibili oggi. La classifica dei bomber 2021-2022 è stata vinta per la terza volta da Ciro Immobile con 27 gol. Tra i primi dieci, solo altri due italiani, Berardi e Scamacca. Immobile nei nostri confini è implacabile, 183 reti in serie A, ma all'estero ha faticato: 14 marcature in due stagioni con Borussia Dortmund e Siviglia, tutto compreso. In Nazionale, 15 centri, ma è a secco da Italia-Svizzera del 16 giugno 2021.

     

    La crisi di gol, tra le cause della seconda mancata qualificazione di fila al mondiale, emerge impietosa nel confronto con gli altri quattro campionati. Nella Liga, 9 spagnoli hanno segnato almeno 2 gol e il capocannoniere è Borja Iglesias a quota 4. In Premier dove siamo alla quarta giornata -, 5 inglesi hanno firmato più di una rete: Kane è già a 4. In Ligue 1 anche qui quarto turno ben 11 francesi hanno realizzato almeno 2 centri. In Germania ancora 4 partite 8 tedeschi dai 2 gol in su.

     

    germania italia mancini germania italia mancini

    ATTENUANTI Prendiamoci tutte le attenuanti del caso: il mercato ancora in corso - Belotti ha firmato con la Roma due giorni fa -, gli infortuni, gli allenatori ancora alla ricerca della formula magica. Celebriamo i giovani della Juve e quelli del solito Empoli, l'equilibrio italiani/stranieri della Roma, il patriottismo berlusconiano del Monza, ma il dato di fondo resta: il bomber made in Italy è una specie in crisi.

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