• Dagospia

    LA FOLLIA DELL’UE: SI AGGRAPPA AI PRINCIPI PER NON VEDERE LA REALTÀ - LA TUNISIA E’ ALLO SBANDO, SULL’ORLO DEL CRAC, NON RIESCE A CONTROLLARE PIU’ LE PARTENZE DEI MIGRANTI VERSO L’ITALIA E HA BISOGNO DI SOLDI. IL COMMISSARIO EUROPEO GENTILONI E’ VOLATO A TUNISI PER DIRE CHE BRUXELLES E’ PRONTA A SGANCIARE I DANÉ “MA CI SONO DELLE CONDIZIONI DA RISPETTARE”. QUALI? TUNISI DEVE FARE LE RIFORME ECONOMICHE E DEMOCRATICHE - L'ITALIA SPINGE PER GLI AIUTI ALLA TUNISIA PER FERMARE LE PARTENZE DEI MIGRANTI, I PAESI DEL NORDEUROPA INVECE SONO PREOCCUPATI “PER LA DERIVA AUTORITARIA DEL PRESIDENTE SAIED”


     
    Guarda la fotogallery

    Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

     

    PAOLO GENTILONI CON NABIL AMMAR PAOLO GENTILONI CON NABIL AMMAR

    «La Tunisia non sarà lasciata sola». Ma per ottenere il sostegno dell'Unione europea utile a evitare il collasso finanziario «ci sono delle condizioni da rispettare». In termini di riforme economiche, ma anche e soprattutto democratiche. È questo il messaggio che il commissario europeo Paolo Gentiloni ha portato ieri a Tunisi al presidente Kais Saied, nel tentativo di tendere una mano al Paese nordafricano che in questo momento sta affrontando una grave crisi e non riesce più a controllare le partenze dei migranti diretti verso l'Italia.

    kais saied 3 kais saied 3

     

    […] Gentiloni e Saied si sono visti per circa un'ora, durante la quale l'ex premier ha confermato la disponibilità dell'Ue a concedere un altro piano di assistenza macrofinanziaria. Sarebbe il quarto dopo i tre siglati negli ultimi dieci anni (per un valore totale di 1,4 miliardi di prestiti, ancora da rimborsare) che si aggiungono ai circa 2 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto che l'Ue ha erogato dal 2011 a oggi. […]

     

    proteste in tunisia contro saied 2 proteste in tunisia contro saied 2

    Prima però è necessario che Tunisi trovi l'accordo con il Fondo monetario internazionale per il prestito da 1,9 miliardi di dollari, ancora bloccato perché il Paese non ha fatto le riforme concordate. Dalla Casa Bianca sono arrivati timidi segnali di apertura, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Gentiloni ha spiegato al suo interlocutore che l'Unione europea è pronta a fare da facilitatore con il Fmi, ma bisogna portare termine le riforme. […]

     

    nejla bouden 1 nejla bouden 1

    La Commissione europea in questo momento si trova stretta tra due fuochi. Da un lato ci sono le pressioni dell'Italia, che chiede di fare tutto il possibile per sostenere la Tunisia in modo da fermare le partenze dei migranti. «O l'Europa si sveglia – ha attaccato ieri il vicepremier Matteo Salvini – o mi domando che senso abbia di esistere. Sul controllo delle frontiere e sulla protezione dei confini deve darci una mano. C'è un evidente attacco della malavita ed è l'Italia a essere sotto attacco, non le Ong».

     

    proteste in tunisia contro saied 1 proteste in tunisia contro saied 1

    Ma dall'altro lato Bruxelles deve fare i conti con i dubbi di molti governi Ue del Nord e del Parlamento europeo, preoccupati «per la deriva autoritaria del presidente Saied e per la sua strumentalizzazione della drammatica situazione socioeconomica al fine di invertire la storica transizione democratica del Paese» […]

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport