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    LA SORA GIORGIA È FINITA NELLE SABBIE MOBILI - LA PROPOSTA DEL GOVERNO ITALIANO DI METTERE A GARA SOLO LE SPIAGGE LIBERE, RINNOVANDO LE ATTUALI CONCESSIONI BALNEARI, NON HA CONVINTO LA COMMISSIONE EUROPEA – DA BRUXELLES È PARTITA LA “LETTERINA” PER LA MELONI CHE FA SCATTARE LA SECONDA FASE DELLA PROCEDURA D'INFRAZIONE: ROMA AVRÀ 60 GIORNI PER ADEGUARSI ALLA DIRETTIVA BOLKENSTEIN E FAR PARTIRE I BANDI. ALTRIMENTI SCATTERÀ IL DEFERIMENTO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA UE…


     
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    1 – INVIATA A ROMA LA LETTERA D’INFRAZIONE UE SUI BALNEARI 

    (ANSA) - La lettera della Commissione Ue, contenente il parere motivato dell'esecutivo europeo sul dossier delle concessioni dei Balneari, è stata inviata a Roma. L'invio della missiva sancisce un passo avanti nella procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkenstein.

     

    2 – LA MOSSA SUI BALNEARI NON CONVINCE. ROMA NON EVITA LA LETTERA DELL'EUROPA

    Estratto dell’articolo di Ma.Bre. per “la Stampa”

     

    concessioni balneari concessioni balneari

    La proposta di mettere a gara solo le spiagge libere, rinnovando le concessioni attualmente in essere, non sembra convincere gli esperti della Commissione europea. Il piano discusso martedì nella riunione ristretta tra i vertici del governo non è stato ancora trasmesso in modo ufficiale a Bruxelles, anche se l'idea è stata fatta trapelare informalmente.

     

    I contatti tra le due parti sono costanti e ovviamente sono destinati a intensificarsi nella "fase due" della procedura d'infrazione, aperta per la mancata applicazione della direttiva Bolkestein.

     

    giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3 giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3

    Come anticipato ieri da La Stampa, – salvo interventi politici in extremis – oggi all'ora di pranzo la Commissione annuncerà il pacchetto mensile di infrazioni e spedirà a Roma la lettera contenente il "parere motivato", un passaggio che attiva appunto la seconda fase della procedura e fissa un termine massimo entro il quale il Paese dovrà conformarsi al diritto europeo. L'Italia avrà 60 giorni per adottare un provvedimento al fine di garantire la messa a gara delle concessioni balneari. Diversamente scatterà il deferimento alla Corte di Giustizia Ue.

     

    L'esecutivo punta a convincere Bruxelles che non c'è una «scarsità di risorse» in quanto la mappatura realizzata ha dimostrato che solo un terzo del litorale è attualmente occupato da stabilimenti. […]

     

    GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA

    Ma l'interpretazione di Bruxelles è che la «scarsità di risorse» non può essere valutata a livello nazionale, bensì a livello territoriale, in quanto le coste italiane presentano caratteristiche molto diverse tra di loro. E dunque, anche alla luce del pronunciamento della Corte di Giustizia del 20 aprile scorso, la Commissione è convinta che ci siano tutti i presupposti giuridici per poter far avanzare la procedura aperta ormai tre anni fa. […]

    concessioni balneari concessioni balneari concessioni balneari 1 concessioni balneari 1 VIGNETTA DELL ECONOMIST SUI BALNEARI ITALIANI VIGNETTA DELL ECONOMIST SUI BALNEARI ITALIANI

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