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    BUFFON, LA CHAMPIONS RESTA UNA MALEDIZIONE – EPICA IMPRESA DELLO UNITED CHE RIBALTA IL PSG MA SUL SECONDO GOL DEGLI INGLESI C'E' LA PAPERA DI "SUPERGIGI" - UNA MACCHIA PER L’EX BIANCONERO CHE SI CONSOLA CON IL RINNOVO PER ALTRI DUE ANNI. E UN INGAGGIO DA 8 MILIONI… - NEYMAR SI SCAGLIA CONTRO L’ARBITRO: “VERGOGNA” - VIDEO


     
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    Alessandro Grandesso per la Gazzetta dello Sport

     

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    Ancora una remontada. Ancora un' umiliazione. E ancora il Psg a buttare al vento una qualificazione promessa, accarezzata, ma bruciata contro ogni pronostico. E contro ogni attesa. Ma ai quarti ci va una squadra meritevole.

     

    Un Manchester United che ci ha creduto fino in fondo, nonostante le assenze di molti titolari, rimpiazzati da una manciata di ragazzini. E anche senza il leader Pogba, squalificato, ma comunque a Parigi con i compagni. Che hanno realizzato il miracolo, ribaltando il 2-0 dell' andata. Con Lukaku che ha sfruttato due errori gravi di Kehrer e Buffon, che avrebbe appena rinnovato il contratto.

     

    Ma anche con Rashford, imperturbabile dal dischetto, allo scadere per il 3-1 finale. E il Psg rivive il dramma di due anni fa quando fu sbattuto fuori dal Barcellona, nonostante il 4-0 dell' andata.

     

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    PROFETA Ma Solskjaer fa pure meglio, andando a vincere fuori casa. Dopo aver fatto il profeta alla vigilia, annunciando la strategia. Segnare subito e credere in un crollo del Psg, lo scorso anno eliminato dal Real Madrid. Ma forse neppure al norvegese, che ormai può davvero meritarsi un rinnovo, era venuto in mente che la squadra di Tuchel potesse mettersi in difficoltà da sola. Fin dal 2' con una sbandata di Kehrer, imperdonabile nell' appoggio impreciso per Silva. Pallone suicida, su cui si è avventato Lukaku, bruciando il brasiliano, evitando Buffon in uscita e mettendola dentro, angolando da sinistra, in scivolata. Una pugnalata a freddo, comunque rimediabile. Almeno in apparenza.

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    Anche perché il Psg ha sequestrato palla, con un possesso totale. Ma gli inglesi non hanno mai perso di vista l' obiettivo.

     

    Sempre lucidi, sempre pronti ad avventarsi in contropiede.

    Con Lukaku esemplare nel sacrificarsi, per caricarsi i centrali sulle spalle, fare da sponda, aprire varchi per Rashford. Ecco, da Rashford nasce il secondo gol. Di nuovo macchiato da un errore grossolano. Stavolta di Buffon, che si fa sorprendere dal rimbalzo sul tiro dalla distanza del 21enne inglese. Altro regalo per Lukaku, dimenticato da Kimpembe e Silva, per metterla dentro in tranquillità (30'). Una macchia per Buffon che avrebbe appena confermato il rinnovo fino al 2020, con l' opzione di un anno in più. E un ingaggio da 8 milioni, che sale facilmente a dieci.

     

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    SCUSE Ma è il suo errore a tenere aperta la gara, che Bernat aveva provato a scardinare, andando in gol su assist di Mbappé, imbeccato su un filtrante da destra di Alves. Tutto prevedibile. Anche perché Verratti è meno creativo del solito, in coppia con Marquinhos. E spesso preso a bastonate dal giovane McTominay, titolare per Pogba. Il Manchester infatti l' ha messa anche sul fisico, ma senza mai scomporre un 4-4-2 che ad un certo punto della ripresa si risolveva in soli venti metri.

     

    Densità pura per resistere a Di Maria (che prende il palo) e alle accelerazioni di Mbappé, troppo impreciso, magari schiacciato dalla responsabilità dei gol, tutta sulle sue spalle, con Neymar in tribuna e Cavani entrato solo nel recupero. Cioè il 3-1 su rigore deciso con la Var, che ha visto il gomito di Kimpembe sul tiro da fuori di Dalot. Trasformato freddamente da Rashford. «È una vergogna», la protesta di Neymar affidata ai social. «Ci scusiamo», ha commentato invece il capitano Silva. Scuse forse insufficienti per l' emiro in tribuna.

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