1 - NIENTE CODE PER IL DEBUTTO DEL REDDITO DI CITTADINANZA ARRIVATE 50 MILA DOMANDE
Paolo Baroni per “la Stampa”
poste reddito di cittadinanza
Falso allarme. Il debutto del reddito di cittadinanza, a parte un problema a inizio giornata sul sito web del ministero, non ha subito intoppi. Nessun assalto alle Poste e niente code in gran parte dei Caf sparsi in giro per l' Italia. «Tutto fila liscio, oggi è un bel giorno» ha commentato da Belgrado il premier Giuseppe Conte tirando un sospiro di sollievo. «È andato tutto bene: è avvenuto tutto regolarmente in maniera ordinata. Per questo voglio ringraziare tutti quelli che da oggi prestano questo servizio ai cittadini» ha scritto invece su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio.
Code solo al Sud Gli appelli a non precipitarsi tutti il primo giorno e a non affollare gli uffici, perché per istruire le pratiche c'è tempo sino a fine mese, insomma hanno funzionato. Nei Caf l' attività è stata un poco superiore al normale e in generale qualche criticità si è registrata solamente in Puglia, Calabria e Sicilia e in particolare a Cosenza, Catania e Castrovillari. Nelle grandi città, da Torino a Milano a Roma, l' attività più intensa ha interessato invece solo alcune zone di periferia.
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«Abbiamo fatto il possibile per rendere agevole agli italiani il percorso che porta al reddito di cittadinanza» hanno commentato dalla Consulta dei Caf Massimo Bagnoli e Mauro Soldini, spiegando che «i vari centri hanno aperto la stragrande parte dei propri uffici avendo preparato gli operatori a reggere l' impatto di migliaia di persone: in realtà l' uso degli appuntamenti, fissati già soprattutto per l' Isee, ha fatto sì che il temuto assalto non ci sia stato».
Il solo Caf della Cisl ieri ha elaborato 3.500 domande e fissato 14mila appuntamenti. Attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it invece sono state raccolte 8.492 domande. A loro volta le Poste hanno fatto sapere di aver ricevuto in tutto 35.653 richieste e che «il flusso dei cittadini richiedenti è stato costante e ordinato su tutto il territorio nazionale».
Le prime tre regioni per numero di richieste - ha fatto sapere in serata Di Maio - sono la Campania, la Lombardia e la Sicilia rispettivamente con 5.770, 5.751, 5.328 mentre «non è quantificabile il numero delle domande pervenute dai centri di assistenza fiscale». Ma si può certamente dire che in base ai primi dati quota 50mila sia già stata ampiamente superata.
il sito per il reddito di cittadinanza 4
Poste italiane, come è noto, ha scaglionato i flussi per ordine alfabetico (ieri si partiva coi cognomi che iniziano per A e B, oggi tocca alla C) e questo sembra aver fftto da argine. «Oggi le file non ci sono perché c' è stata una buona organizzazione» ha ammesso la sottosegretaria all' Economia Laura Castelli, che ieri ha tenuto una conferenza stampa assieme al collega del Lavoro Durigon ed al commissario Inps Tridico.
L'INPS STRINGE I TEMPI
L' Inps ieri ha fatto sapere di essere pronto a ricevere le domande dai Caf a partire dal 20 marzo, mentre dal 15 aprile l' istituto «provvederà a rendere disponibile i primi esiti istruttori e i flussi dispositivi» e quindi dal 19 inizierà la consegna della carta Rdc. Anche questa fase avverrà in modo scaglionato e presumibilmente durerà un paio di settimane. Per cui, come ha assicurato Tridico «entro fine mese saranno pagate le prime rate». In tutto saranno 1,3 milioni i nuclei e circa 4 milioni gli individui che beneficeranno del sussidio, con una diffusione omogenea sul territorio: il 52,5% al Sud e Isole e il 46,5% al Nord a conferma che «la povertà interessa tutto il territorio nazionale».
DI MAIO E LA CARD PER IL REDDITO DI CITTADINANZA BY LUGHINO
Secondo le stime fornite dall' Ufficio parlamentare di bilancio nel corso di un' audizione alla Camera soltanto il 5,5% dei percettori dell' Rdc riceverà più di 6mila euro l' anno, mentre un quarto ne avrà meno di mille. Su 1,3 milioni di famiglie il 37% non avrà nessun obbligo, un altro 37% verrà indirizzato al contratto di inclusione sociale e appena il 26% sarà affidato ai centri per l' impiego nella speranza di trovare lavoro.
2 - E A OSTIA SPUNTA IL BOSS SPADA NELLE LISTE DEL CAF PER IL SUSSIDIO
Mirko Polisano per “il Messaggero”
Ci sono anche gli Spada in fila ai Caf per poter prenotare il loro reddito di cittadinanza. La famiglia di origini sinti partita dall' Abruzzo negli anni' 50 e che ora, nonostante una condanna in primo grado per «associazione mafiosa», continua a dettare legge a Ostia, sul mare di Roma, vuole il sussidio economico.
Ieri, così come nei giorni scorsi, gli Spada si sono recati in uno dei Caf di Ostia e hanno preso appuntamento per compilare il modello Isee, documento preliminare per poter poi presentare la domanda per il reddito di cittadinanza. «Almeno tre nuclei della famiglia Spada - fanno sapere dal Caf della Cisl di Ostia - hanno preso appuntamento per la compilazione dell' Isee, il documento è senz' altro prerogativa per poter chiedere poi il reddito di cittadinanza».
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IL COGNOME Un cognome pesante che è rimbombato nei locali del centro di assistenza fiscale di Ostia, dove il nome Spada non può passare inascoltato. Una famiglia i cui componenti sono stati più volte condannati per reati come estorsione e minacce con l' aggravante del metodo mafioso.
Tra questi c' è anche Roberto Spada, il reggente del clan - secondo i pm - e autore della testata nei confronti del giornalista Rai. Gli Spada presenteranno il loro Isee al centro di assistenza fiscale di Ostia e, con il documento alla mano proveranno a chiedere il reddito di cittadinanza. I tre nuclei familiari degli Spada si sono recati negli uffici per chiedere di poter dimostrare il proprio reddito.
I BENI Molti appartenenti alla famiglia risultano proprio nullatenenti.
Già le indagini della magistratura hanno accertato come locali e macchine di lusso fossero intestate a persone «prestanome» così come le case che sono quelle del Comune di Roma occupate abusivamente o con la forza.
meme su di maio e la card per il reddito di cittadinanza 2
L' associazione criminale, condannata in primo grado per mafia, è peculiare proprio per il suo carattere familiare e che continua a spadroneggiare a Ostia, nonostante gli arresti e le operazioni delle forze dell' ordine che hanno «decapitato» i vertici del clan.
E in una strategia familiare, complice l' omertà e il «potere di assoggettamento», il sodalizio si è ricavato un ruolo cruciale a livello economico e criminale sul mare di Roma. «La sussistenza della associazione mafiosa - si legge nella sentenza di primo grado nei confronti del clan - è desumibile dalla circostanza che un numero significativo di soggetti, quasi tutti legati da rapporti familiari, hanno agito in accordo tra loro per la commissione di un numero indeterminato di reati particolarmente gravi». A Ostia, ieri, si è registrata l' affluenza tra le più alte della Capitale. E da ieri anche gli Spada attendono un appuntamento.