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    SOLDATO BUFFON, PRESENTE! “LA NAZIONALE? SOLO UNA PAUSA. MA NON DISERTO. ANCHE A 60 ANNI, SE CI FOSSE UNA MORIA DI PORTIERI, RISPONDERO’ PRESENTE" – E POI SCHERZA DOPO IL PREMIO DELL'ASSOCALCIATORI: "ORA SI CAPISCE PERCHÉ SIAMO USCITI CON LA SVEZIA, SE IL MIGLIORE SONO IO VUOL DIRE CHE NON ABBIAMO FUTURO..." - CANNAVARO LO CANDIDA ALLA PRESIDENZA DELLA FIGC


     
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    Da www.corrieredellosport.it

    buffon d'amico buffon d'amico

     

    La settima edizione del "Gran Galà del calcio", il prestigioso premio organizzato dall'Associazione Italiana Calciatori, è stata l'occasione per dirigenti e calciatori della Juventus di entrare in clima partita in vista della sfida di venerdì al San Paolo contro il Napoli capolista.

     

    Presente alla serata l'ad bianconero Beppe Marotta: «Quella contro il Napoli è una partita importante ma non credo sia determinante al fine dell'esito del campionato, per cui cercheremo di onorarla nel migliore dei modi. Generalmente questa partita arriva quando la Juventus non è mai al top ma siamo consapevoli delle difficoltà dell'incontro e pur rispettandoli non abbiamo grande timore. Higuain? Per lui è più no che sì».

     

    BUFFON - Presente anche Gigi Buffon che ha avuto modo di elogiare il Napoli e di tornare a parlare di Nazionale: «Il Napoli? Nessuno ha la sua filosofia. La Nazionale?  Mi sono preso un periodo di pausa. Ho una certa età. Sono sempre stato un soldato arruolato per la Nazionale e per la Juventus, quindi non posso disertare. Anche a 60 anni, se ci fosse una morìa di portieri, risponderò presente perché concepisco così l'idea di nazione».

    buffon buffon

     

    Buffon  ha parlato così, con un sorriso, della Nazionale dopo l'addio al Mondiale contro la Svezia. Un flop che ha portato all'esonero di Ventura: «Il mister - ha detto Buffon - ha fatto il suo lavoro, purtroppo noi non siamo riusciti a fare quel gol che ci avrebbe permesso di sognare e sperare».

     

    FABIO CANNAVARO

     

    Da www.itasportpress.it

     

    Dai temi riguardanti la nostra Nazionale, di cui è stato simbolo e capitano nella vittoria del Mondiale 2006, a quelli legati al nostro campionato, con Napoli e Juventus, due squadre in cui ha militato in passato, che si sfideranno venerdì al San Paolo. Fabio Cannavaro, nuovo allenatore del Guangzhou Evergrande, ha trattato questi argomenti in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera; ecco un estratto delle dichiarazioni dell’ex difensore:

     

    buffon buffon

    ITALIA – “Ancora non ci siamo resi conto veramente di quello che è successo. Si è dimesso Tavecchio. Ma è calato il silenzio. È il momento che qualcuno ci metta la faccia e decida di fare nuove regole. La svolta può partire solo da questo. Abbiamo vinto quattro Mondiali: siamo rispettati. A volte diamo poca importanza a noi stessi e guardiamo sempre gli altri. Ma noi per anni siamo stati un punto di riferimento. C’è troppa esterofilia, sia in campo che fuori. Ci mancano i Totti, i Del Piero, i Baggio. Insigne non si è ancora espresso a livello internazionale. Vincere nel 2006 ci ha fatto più male che bene. Perché si è smesso di curare i vivai. L’unico vero modello da cui imparare è quello tedesco. 

     

    Vanno insegnati i fondamentali della tecnica, della coordinazione, dell’uno contro uno. Invece sento parlare di linea a quattro o di fuorigioco: gli allenatori non devono sfogare la loro repressione sui più giovani. Nella semifinale del Mondiale ho fatto un anticipo da cui è partita un’azione da gol grazie all’insegnamento di uno dei miei primi allenatori. Oggi vedo difensori che fanno rimbalzare la palla o non sanno saltare con un piede… 

     

    fabio cannavaro fabio cannavaro

    In questo momento bisogna essere egoisti e tutelare lo sviluppo dei nostri giocatori. Ben vengano gli stranieri che fanno la differenza, ma a pari qualità preferiamo l’italiano. Non è razzismo, ma a livello giovanile i nostri ragazzi crescono più tardi di altri.

     

    Ancelotti? A Napoli si dice: è come mettere le pezze a colori. Carlo è perfetto, ma maschererebbe il problema: bisogna prima cambiare le regole e i formati dei campionati. Non ci sono tutti questi giocatori per sostenere 42 squadre di A e B. Io c.t.? Ho firmato per 5 anni, in Cina posso crescere e ci sono tanti molto più bravi di me. Abbiamo un patrimonio di ex calciatori enorme, come Maldini o Baggio. Ma li nascondiamo. Per quanto riguarda Buffon, lo vedo presidente FIGC. Lui e Pirlo sono perfetti dietro una scrivania”.

     

    NAPOLI-JUVENTUS – “Per Sarri è un’occasione unica perché avere la Juventus a 7 punti sarebbe un bel vantaggio. Ma non è solo una corsa a due. L’Inter zitta zitta si sta inserendo: non giocare le coppe la aiuta. Come fu per la prima Juventus di Conte”.

     

    SCUDETTO – “Per la rosa che ha, Allegri resta favorito, Ma il Napoli, che dopo tre anni gioca a memoria, sta capendo come vincere le partite sporche, quelle in cui non brilli, come a Udine”.

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