Guglielmo Buccheri per “la Stampa”
HIGUAIN
Un tempo (45') sotto i ferri per un intervento perfettamente riuscito. Gonzalo Higuain vede Napoli, ma non gioca: anzi, venerdì sera l' argentino (salvo miracoli) guarderà la sfida contro il suo passato davanti alla tv per colpa di una mano, quella sinistra, fuori uso. Tutto nasce nell' ultimo allenamento che deve portare al duello contro il Crotone: è sabato quando il Pipita va a sbattere su Marchisio ed il verdetto è impietoso perchè, 48 ore dopo, si scoprirà una frattura al terzo raggio metacarpale della mano.
VELENI CON DE LAURENTIIS
higuain dybala
Così mentre a Fuorigrotta c' è la caccia al preziosissimo biglietto per una partita che può significare molto (il San Paolo sarà esaurito), Higuain interrompe la sua corsa: prima novanta minuti in panchina contro i calabresi domenica sera, ora lo stop. Peccato, verrebbe da dire. Peccato perchè la presenza del grande ex sotto al Vesuvio poteva arricchire una letteratura già ricca di suo quando ad affrontarsi sono gli azzurri ed i bianconeri.
Il Pipita, a Napoli, è già tornato due volte in un anno, il primo da «nemico»: in campionato il 2 aprile scorso e in Coppa Italia tre giorni dopo. Quest'ultimo appuntamento ha segnato un confine: da una parte la rabbia dell'argentino, dall'altra una profonda sensazione di beffa del popolo partenopeo, e non solo.
higuain
«E' tutta colpa tua...», fu il labiale, indiscutibile, con il quale Higuain festeggiò la prima delle due reti nella gara che spinse la Juve in finale di Coppa Italia. Colpa tua, di Aurelio De Laurentiis che, per il centravanti che aveva polverizzato il record di gol in una stagione, è il responsabile di un addio al veleno.
RIENTRO IN CHAMPIONS
Higuain ha lasciato Napoli per alzare l'asticella della propria ambizione e, Napoli, si è sentita tradita sul più bello. Il destino, poi, ha giocato la sua partita, mettendo, come detto, una davanti all' altra per ben quattro volte e, alla prima, è arrivato subito il gol dell' amore ferito (quattro saranno i centri complessivi del Pipita da ex).
sarri de laurentiis
Venerdì, l' argentino non ci sarà e, per lui, è già scattato il piano rientro: la Juve guarda al viaggio nell' infuocata Atene di martedì prossimo, dove contro l' Olympiacos c' è in palio il pass per gli ottavi di finale di Champions League. E se non sarà Atene, dovrà essere Torino, sabato 9 dicembre in occasione della visita dell' Inter di Luciano Spalletti.
TOCCA ANCORA A MANDZUKIC
Senza Higuain, si cambia. O, meglio, si dà continuità al fresco cambiamento. Il motivo? Dentro al San Paolo potremmo rivedere la Juve così come l' abbiamo vista nelle ultime due uscite: lo 0-0 di coppa con il Barcellona e il 3-0 in campionato contro il Crotone. Punto di equilibrio là davanti, Mario Mandzukic.
HIGUAIN DE LAURENTISS
Alle spalle dell'attaccante croato, Dybala e Douglas Costa, con il primo chiamato ad una nuova notte d'autore. Schierarsi con un modulo diverso (3-4-2-1) ha permesso ad Allegri di fermare l' attacco del Barcellona e, nelle intenzioni, potrebbe funzionare anche per limitare i folletti azzurri Callejon-Mertens-Insigne. «Lo scudetto? Non ci dobbiamo pensare troppo. Meglio vivere una partita alla volta...», il messaggio di Mertens. Higuain, lo scudetto, l'ha vinto al primo anno alla Juve: il bis passa anche da un duello a Fuorigrotta che vivrà da spettatore. «La sua assenza? Per noi una perdita notevole», così Buffon.