Francesca Paci per “la Stampa”
burioni
Quando agli albori della pandemia il virologo Roberto Burioni debuttò sui social spiegando da scienziato le ragioni della scienza, fu una rivelazione culturale: dopo la resistibile ascesa dell'«uno vale uno», un medico rivendicava la propria competenza sfidando i negazionisti sulla conoscenza del Covid-19. Certo, i toni erano irridenti, paternalistici, spesso sprezzanti.
Ma contavamo mille morti al giorno ed eravamo tutti molto nervosi. A distanza di due anni il virus è cambiato, l'Italia, vaccinatissima, è cambiata: Burioni invece no. Ieri, dopo essere stato accusato di bodyshaming per un tweet poi cancellato contro una sostenitrice della Lega ostile alla quarta dosa, è stato costretto a scusarsi. L'aveva bacchettata come d'uso alludendo però stavolta non al sapere ma alla sua foto sul profilo. Un'offesa tanto sciocca quanto banale, da «uno vale uno».
BURIONI RIDICOLIZZA UNA RAGAZZA LEGHISTA
Fabrizio Boschi per “il Giornale”
BURIONI TWITTER
Il rigoroso medico e professore Roberto Burioni che abbiamo imparato a conoscere a Che Tempo che fa, dove ogni domenica da le sue lezioni e previsioni sulla pandemia, è scivolato sulle offese personali a una giovane.
L'uomo di scienza, invece di tenersi fuori da certe polemiche sterili, ci si e ficcato con tutte le scarpe, prendendo in giro su Twitter, una ragazza di nome Alessia, che aveva osato fare un complimento alla Lega. Ecco come è andata.
La ragazza aveva solo difeso un deputato della Lega in una lunga discussione che vedeva coinvolti Burioni, Alex Bazzaro del Carroccio e la dottoressa Barbara Balanzoni, radiata dall'Ordine dei Medici per non essersi vaccinata.
Bazzaro ha pubblicato un tweet riferendosi ad uno delle tanti allarmi lanciati dal consulente del ministro Speranza, Walter Ricciardi. «Covid, Ricciardi: rischio concreto che a ottobre la quarta dose del vaccino anti-Covid sia estesa anche agli under 50», scrive Bazzaro aggiungendo: «Correrò il rischio concreto di non farla». A questo aggiunge un emoticon con la faccina di un clown.
roberto burioni
Tra le centinaia di risposte ricevute dal deputato leghista, ecco quella della Balanzoni («porello», riferito a Ricciardi) e poi il tweet di Roberto Burioni: «Non posso credere che un irresponsabile disinformatore orgoglioso della sua purissima ignoranza come lei sia nello stesso partito di persone per bene come (per citarne due, ma sono di più) @zaiapresidente e @M_Fedriga».
A quel punto nasce un botta e risposta estenuante a cui si aggiunge il tweet di @alessia_smile6 la quale fa capire il suo appoggio a Bazzaro scrivendo: «Sono orgogliosa che nella Lega ci siano persone come Alex Bazzaro». E Burioni twetta in risposta alla ragazza: «Capisco» e posta la foto del profilo della ragazza con il chiaro intento di schernire l'aspetto fisico della giovane che nella foto si è scattata un selfie mentre era dal parrucchiere. A questo punto nasce il caso. Lucio Malan: «Se esiste un Ordine dei medici dovrebbe occuparsi di questo individuo».
roberto burioni
Sono tantissimi i tweet di questo tenore. Solo quando la polemica era ormai montata, il medico si è scusato e ha rimosso il tweet. «Le scuse arrivate, deboli ed in modo tardivo, non bastano a cancellare il bullismo ed il bodyshaming che Alessia ha dovuto subire dal virologo», scrivono esponenti della Lega. Matteo Salvini infierisce: «Capisci cosa? Che sei un uomo piccolo piccolo».
Laura Ravetto, deputata della Lega, lo segue: «Atto di bullismo in piena regola. Quanto di più becero e vergognoso». Anche Giorgia Meloni è intervenuta per stigmatizzare le parole del medico: «A cosa alludi, Burioni? Ha qualcosa di sbagliato quella foto? Rimuovi il tweet e chiedi scusa».
MATTEO SALVINI E QUOTA 100
In tanti invocano l'intervento della Rai, con la quale Burioni collabora da due anni, come il giornalista Giorgio La Porta: «Bullizzare e fare body shaming a una ragazza disabile da un profilo con 350mila follower è la nuova politica di inclusione degli ospiti Rai? Voglio Alessia da Fazio e Littizzetto al posto di Burioni». Tranchant l'intervento del deputato leghista Claudio Borghi: «Burioni a questo giro non la può passare liscia. Prima che arrivi la giustizia deve arrivare il disprezzo collettivo. Intanto segnalo ad Agcom».